Giustizia per Stefano Cucchi

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Giustizia per Stefano Cucchi: condannati due carabinieri a 12 anni per omicidio.E il fascista Salvini sprezzante sulla sentenza Cucchi: “La vicenda testimonia che la droga fa male sempre”Da rabbrividire per il cinismo e la disumanità.

I giudici della corte d’assise di Roma hanno riconosciuto l’accusa di omicidio preterintenzionale in relazione al processo per la morte di Stefano Cucchi per cui erano sotto accusa 5 militari dell’Arma. Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro hanno avuto 12 anni. Il pm Giovanni Musarò aveva chiesto una pena di 18 anni.

Condannati anche a tre anni e otto mesi il maresciallo Roberto Mandolini, all’epoca comandante della stazione Appia, accusato di falso nella redazione del verbale d’arresto, e a due anni e mezzo il carabiniere Francesco Tedesco accusato di falso sempre per la compilazione dello stesso.

Secondo quanto è emerso dal processo il pestaggio nella caserma dei carabinieri provocò la morte di Stefano Cucchi, avvenuta nel reparto penitenziario dell’ospedale Pertini il 22 ottobre 2009, una settimana dopo il suo arresto per possesso di droga nella notte tra il 15 e 16 ottobre.

Ilaria Cucchi: “Adesso Stefano potrà riposare in pace” “Oggi ho mantenuto la promessa fatta a Stefano dieci anni fa quando l’ho visto morto sul tavolo dell’obitorio. A mio fratello dissi: ‘Stefano ti giuro che non finisce qua’. Abbiamo affrontato tanti momenti difficili, siamo caduti e ci siamo rialzati, ma oggi giustizia è stata fatta e Stefano, forse, potrà riposare in pace”.  Così Ilaria Cucchi subito dopo la sentenza. 
 “Ci sono voluti 10 anni e chi è stato al nostro fianco ogni giorno sa benissimo quanta strada abbiamo dovuto fare. Ringrazio tutti coloro che non ci hanno abbandonato e ci hanno creduto, assieme a noi”, ha aggiunto.
 Il generale Nistri: “Ancora più forte il nostro dolore” Dopo la sentenza, il comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri commenta: “Abbiamo manifestato in più occasioni il nostro dolore e la nostra vicinanza alla famiglia per la vicenda. Un dolore che oggi è ancora più intenso dopo la sentenza di primo grado che definisce le responsabilità di alcuni carabinieri venuti meno al loro dovere, con ciò disattendendo i valori fondanti dell’istituzione”. “Sono valori – riprende – a cui si ispira l’agire di 108mila carabinieri che, con sacrificio e impegno quotidiani, operano per garantire i diritti e la sicurezza dei cittadini, spesso mettendo a rischio la propria vita, come purtroppo testimoniano anche le cronache più recenti”.  
 Genitori Cucchi: “Avanti per la verità, lo abbiamo giurato sul corpo di Stefano” “Andremo sempre avanti. Lo abbiamo giurato davanti a quel corpo martoriato. A Stefano abbiamo promesso di andare avanti per avere verità e giustizia. Questo è il primo passo e andremo avanti fino alla fine, ma oggi è già tanto e vogliamo ringraziare la procura di Roma e tutte le persone che ci sono state vicine”. Così i genitori di Stefano Cucchi, Rita e Giovanni, dopo la lettura della sentenza.

E SALVINI  COMMENTA CON Parole volgari, sprezzanti.Che non sono degne di uno che chiede pieni poteri e che, nemmeno di fronte alle sentenze, la smette di difendere chi ha violato la legge e di irridere le vittime.
Così Matteo Salvini parlando prima di entrare al Paladozza con la Borgonzoni a chi gli ha chiesto un commento sulla sentenza Cucchi ha risposto in maniera davvero riprovevole: “Non posso chiedere scusa per errori altrui. Sono vicinissimo alla famiglia. Se qualcuno ha usato violenza e ha sbagliato, pagherà”.
Ma subito dopo in maniera strafottente: “La vicenda di Stefano Cucchi, “testimonia che la droga fa male sempre”.E ancora: “Perdonate, ho ucciso qualcuno? Ho già invitato la sorella al Viminale. Posso dire che sono contro lo spaccio di droga, sempre e comunque, oppure dà fastidio?”.Quindi se uno viene picchiato a morte dai carabinieri la colpa è del fatto che possedeva droga.Con questa meschina spiegazione torniamo alle donne che vengono violentate perché fa male uscire da sole oppure al classico “se l’è cercata” espressione con la quale si giustifica l’ingiustificabile.

Da rabbrividire per il cinismo e la disumanità.

Giustizia per Stefano Cucchiultima modifica: 2019-11-15T08:55:28+01:00da bezzifer
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