Povero Caselli, già magistrato di alto livello, affetto con tutta evidenza da demenza senile.

CaselliVia la prescrizione per fare giustizia.La riforma ha più pregi che inconvenienti. Il sistema penale oggi produce iniquità. Non può esserci un processo per i cittadini comuni e uno per i “galantuomini”

Povero Caselli, già magistrato di alto livello, affetto con tutta evidenza da demenza senile. Pochi giorni fa si è esibito in TV ripetendo la noiosa solfa che Renzi deve difendersi NEL processo e non DAL processo, dimenticando che lo stesso Renzi non è sottoposto ad alcun processo (se non mediatico) e non ha ricevuto neppure un avviso di garanzia. Oggi si dilunga nella difesa dell’abnorme e incostituzionale abolizione della prescrizione, accampando un presunto trattamento di favore per i “privilegiati” assistiti da grandi ed abili avvocati, dimenticando che più della metà delle prescrizioni scattano quando ancora le indagini dei PM sono in corso. Brutto affare invecchiare così male.

A dir la verità, la prescrizione scatta soprattutto già prima di andare in primo grado. Ma cambia poco: com’è che prima il problema non c’era, e ora sì? Noi abbiamo un processo in infinita transizione, è sempre sotto riforma, ogni sei mesi arriva il ministro con la rivoluzione epocale. Eliminare di fatto la prescrizione è solo un mettere la polvere sotto al tappeto, un po’ come alzare i limiti ammessi di un veleno nei cibi perché non si riescono a fare controlli. Il processo va sistemato da capo a piedi, dalle indagini a come si gestisce la vita e il recupero del condannato. Possibile che nella Patria del Diritto si debba andar avanti solo a slogan elettorali?

Aggiungo che all’estero però ci sono meno gradi di giudizio, e che i 3 gradi (che a volte aumentano pure) ci siano solo o quasi in Italia. I casi in cui in Italia la prescrizione è scattata nel primo grado sono pochi, e infatti la nuova norma prevede proprio il blocco DOPO il primo grado di giudizio. Per me va bene adeguarci alle altre nazioni europee sia per quello che per la prescrizione. Gli avvocati guarda caso invece sono contrari per entrambe le cose…. quindi o il nostro sistema giudiziario è il migliore e gli altri dovrebbero adeguarsi a noi o qualcosa non torna.Infatti bisogna adeguarsi a ciò che avviene negli altri paesi e ridurre la lunghezza dei processi. E  è vero che gli avvocati sono contrari ad un a anomalia che è puramente italiana.

Sono trent’anni che il processo penale è maneggiato con riforme sbagliate, contraddittorie, confuse e inutili. La giustizia non è di classe per la prescrizione, ma per tante altre cose (alcuni riti, che permettono di pagare in cambio di rapidità, alcune misure cautelari, che permettono ad alcuni di non vedere mai il carcere, dalla stessa disorganizzazione e carenza di mezzi della giustizia, anche nell’esecuzione della pena). I ricchi resteranno privilegiati, con una riforma che, come dice pure Caselli, è uno slogan che, forse, servirà tra qualche anno. Si metta mano a una riforma organica del processo, ci si prenda il tempo necessario a fare i legislatori seri e la si smetta di vendere una manovra elettorale come una rivoluzione della legge.

 

 

Povero Caselli, già magistrato di alto livello, affetto con tutta evidenza da demenza senile.ultima modifica: 2019-12-30T17:38:22+01:00da bezzifer
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