LA PRIMA PREVENZIONE E’ USARE IL CERVELLO, LA PRIMA CURA E’ NERVI SALDI.

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“Adelante, Pedro, con juicio”. L’ordine rivolto al suo cocchiere da Antonio Ferrer, gran canelliere dello Stato di Milano governato dagli spagnoli nel 1628, per sottrarsi alla folla durante la rivolta del pane è esattamente quello che va fatto. Avanti, con giudizio.

Io credo che, al di là di alcune smagliature frutto dell’imprevedibile eccezionalità del caso, che hanno messo in rilievo – o confermato – alcune correzioni istituzionali da dare, il nostro sistema di governo e sanitario abbia funzionato. Il problema ora è duplice. In primo luogo contenere l’epidemia per non far collassare il servizio sanitario, che ha confermato la sua eccellenza, ma che ovviamente non è organizzati, né potrebbe esserlo stato, come in nessun altro paese al mondo, per fronteggiare simili evenienze.

In secondo luogo non bloccare l’economia del Paese. Facile a dirsi, difficilissimo a farsi. Ci vogliono scienza e prontezza, ma anche equilibrio e prudenza, attuando misure via via progressive per isolare i focolai, non far proliferare il contagio, ma anche non fermando tutto quanto è possibile non fermare.

Il nostro sistema non è quello cinese. Lì è stato possibile isolare decine di milioni di persone su una popolazione di quasi 1,7 miliardi di persone, in aree relativamente limitate di uno Stato più vasto dell’intera Europa. Da noi misure così drastiche, ammesso che si avesse la forza coercitiva di metterle in atto, forse ci salverebbero dal virus, ma ci condannerebbero alla morte economica nel giro di poche settimane. Con conseguenze sociali protratte nel tempo più di un’epidemia e inimmaginabili.

Questo è il momento di obbedire accettando con pazienza le misure restrittive che si stanno prendendo e che si prenderanno fintanto che non ci saranno segnali di remissione dell’epidemia. Avanzando proposte serie come sta facendo Italia Viva. Poi discuteremo col governo e sul governo per il dopo coronavirus.

E’ agghiacciante il comportamento ipocrita e strumentale della destra che, da un lato, è costretta dai fatti a elogiare il funzionamento del sistema sanitario nazionale che, aggiungo, è governato e non procede col pilota automatico, ma dall’altro pur dicendo di astenersi dall’avanzare le sue critiche, avendo accettato la “quarantena politica”, subito dopo, invece, le urla come fatto oggi al Senato. Vergogna, sciacalli e imbroglioni.

Sono certo che l’Italia raggiungerà presto il picco dei contagi, che sappiamo aumenteranno, ma sarà anche il paese europeo ad uscirne prima. Sembriamo essere i più contagiati solo perché abbiamo agito prima e il virus siamo andati, giustamente, a cercarlo. Abbiamo fatto oltre 21mila tamponi e ne abbiamo trovati 2000 positivi. In Francia, Germania e Inghilterra non lo stanno cercando e alcune notizie non smentite dicono che in Francia su 2mila tamponi fatti risultano positivi circa la metà e nella sola Londra i contagiati sarebbero almeno 500. Questo è stato detto oggi in Senato. Ma le fonti ufficiali tacciono, non danno trasparenza come da noi. Se questo fosse confermato ci sarà da chiedersi chi è che sta appestando l’Europa.

Nervi saldi, dunque, sapendo che la “cinese”, che a fine ’68 mise a letto 13milioni di italiani facendo 5mila morti, e l’influenza dello scorso anno colpì 19 milioni di persone con centinaia di decessi, sono state ben più letali del coronavirus, anche se questo è più pericoloso. Ma anche più combattuto.

LA PRIMA PREVENZIONE E’ USARE IL CERVELLO, LA PRIMA CURA E’ NERVI SALDI.ultima modifica: 2020-03-05T10:21:33+01:00da bezzifer
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