OK DAI GUARDIAMO IL LATO POSITIVI! FACCIAMO RIDERE IL MONDO INTERO IN UN PERIODO DRAMMATICO .

Da Pinochet in Venezuela agli “amici libici” di Beirut: tutte le gaffe dei 5 Stelle sulla politica esteraDa Pinochet in Venezuela agli “amici libici” di Beirut: tutte le gaffe dei 5 Stelle sulla politica estera.

Tutto si può dire tranne che il Movimento 5 stelle sia immune alle gaffe, soprattutto in ambito geografico. L’ultima risale a ieri sera, quando due esplosioni violentissime nel porto di Beirut, capitale del Libano, hanno devastato la città. Morte e terrore hanno martoriato il Paese con un bilancio ancora provvisorio di almeno 100 vittime, centinaia di dispersi e oltre 4.000 feriti. Numeri impressionanti, tant’è che la politica italiana non ha mancato di far sentire la propria solidarietà al Libano e al suo popolo.

Tra i commenti dei vari esponenti del Governo, accanto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è spiccato il tweet del sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano che sul suo account social ha scritto:  “Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici libici”. Peccato che il tragico evento sia accaduto in Libano e non in Libia.

Di Stefano però non ha per niente gradito questo polverone e ha affidato a Facebook una lunga replica: “Wow, pare che oggi io sia popolare”, iniziando ad elencare i risultati del suo operato come sottosegretario agli Esteri. “Tutte queste attenzioni mi si rivolgono perché per stanchezza, e quindi distrazione, ho scritto ‘libici’ invece di ‘libanesi’ in un tweet di sostegno dopo l’esplosione di ieri, da me stesso cancellato pochi istanti dopo, corretto e ripubblicato. Credetemi, io sono felice che qualcuno goda a sentirsi migliore di me, se posso evitargli lo psicologo con così poco è un bene”.

A fargli compagnia con un messaggio contenente lo stesso errore ci ha pensato la collega e senatrice grillina Elisa Pirro, la quale su Twitter ha scritto: “Le immagini dell’esplosione avvenuta a Beirut sono sconvolgenti. Esprimo la mia vicinanza al popolo libico e cordoglio per le vittime”.

I social, però, non hanno la memoria corta. Oltre a scatenare una vagonata di ironia, gli utenti hanno ricordato le numerose gaffe commesse anche dai loro compagni di partito in questi anni di timone al governo. Tra questi troviamo in cima alla lista il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio, ex capo dei cinque stelle, che a quanto ad orientamento geografico è apparso un po’ confuso in varie occasioni. Basti ricordare la sua dichiarazione riguardo agli attacchi subiti sull’operato politico del partito, ci criticano perché stiamo facendo bene, specialmente in Puglia, basti vedere la rinascita di Matera” o quando un anno fa ha scambiato il segretario di stato degli Stati Uniti Mike Pompeo con il ministro del commercio Wilbur Ross. Ma facciamo un passo indietro, quando non aveva ancora rivestito l’incarico di ministro degli Esteri.

A novembre 2018 Di Maio si trovava in Cina, a Shanghai, in occasione dell’International Import Expo, in veste di ministro dello Sviluppo economico. Nel prendere la parola, ha commesso una gaffe non facilmente dimenticabile visto che riguardava il nome del presidente cinese, uno degli uomini più potenti del mondo: “Ho ascoltato con molta attenzione il discorso del presidente Ping”, storpiando in maniera evidente il nome di Xi Jinping. L’anno precedente, nel 2017, si è reso protagonista di una nuova gaffe in diretta televisiva. Fresco di visita istituzionale negli USA, Di Maio dichiarò che “noi non siamo una forza isolazionista. Siamo un Paese alleato degli Stati Uniti, ma interlocutore dell’Occidente con tanti Paesi del Mediterraneo come la Russia“, che ovviamente non ha sbocchi sul mar Mediterraneo. Andando ancora più a ritroso nel tempo, a settembre del 2016 quando Di Maio era vice presidente della Camera, commette un altro errore. In un post su Facebook attaccò il premier di allora, Matteo Renzi, paragonandolo ad Augusto Pinochet. Peccato che, nella prima versione del post, il ministro ha collocato il regime del generale in Venezuela anziché in Cile incoronandola come la regina delle gaffe. 

Un altro esponente del Movimento 5 stelle, l’ex ministro ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, è entrato di fatto nella classifica dei politici grillini che ha commesso una clamorosa gaffe. Toninelli stava parlando con i giornalisti dopo aver incontrato a Genova Violeta Bulc, la commissaria europea per i Trasporti, e dichiarò che durante l’incontro aveva parlato anche del tunnel del Brennero: “Sapete quante delle merci italiane, quanti degli imprenditori italiani utilizzano con il trasporto principalmente ancora su gomma il tunnel del Brennero, e oggi dobbiamo purtroppo subire limitazioni settoriali da parte delle autorità del Tirolo che danneggiano fortemente l’economia italiana”. Nella spiegazione, però, Toninelli ha ignorato che il tunnel del Brennero, che collegherà l’Italia con l’Austria, non esiste ancora.

OK DAI GUARDIAMO IL LATO POSITIVI! FACCIAMO RIDERE IL MONDO INTERO IN UN PERIODO DRAMMATICO .ultima modifica: 2020-08-06T11:52:28+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share