Governo, il premier oggi al Quirinale: le possibili mosse dopo il voto di fiducia.Matarella pensaci tu mandalo a casa, anche se volevo dire a CAGARE.Comunque osservate la foro,e come notate non cè piu Casalino! e gia una bella cosa!

Giuseppe Conte cerca il rilancio del suo governo. Il giorno dopo aver incassato una striminzita fiducia al Senato, il premier sa che la strada per proseguire è obbligata: allargare la maggioranza per garantire al suo governo una navigazione più tranquilla dopo l’addio di Italia viva. “Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza” aveva twittato a caldo subito dopo il voto di palazzo Madama.

Premier Giuseppe conte crisi di governo verso il qurinale (lapresse)© Fornito da Rai News Premier Giuseppe conte crisi di governo verso il qurinale (lapresse)

E il Pd lo incalza proprio su questo. “Occorre voltare pagina, rafforzare e ampliare la forza parlamentare di questo governo” afferma Nicola Zingaretti in mattinata.  Per questo il presidente del Consiglio ha in agenda per oggi sia un vertice con i partiti che lo sostengono sia un colloquio chiesto al Capo dello Stato. Già nel suo intervento il premier aveva anticipato alcune delle sue mosse: un rimpasto della squadra dei ministri, la ricerca di altri deputati e senatori che diano la fiducia al governo, l’arrivo in maggioranza di un gruppo di europeista e di centro strutturato. Un nuovo patto di legislatura.

Ma il tempo per raggiungere tutti questi obiettivi è poco: la ‘tregua’ che le Camere daranno all’esecutivo durerà pochi giorni, il tempo di varare lo scostamento di bilancio, già oggi, e il nuovo dl ristori. Poi l’opposizione tornerà alla carica, come ha fatto già subito dopo il voto, chiedendo che si torni alle urne ed appellandosi al Presidente della Repubblica. 

Il confronto con la maggioranza

Inoltre, anche dalla stessa maggioranza che viene una richiesta di rafforzamento. A cominciare proprio dai dem. “Il Pd ha svolto un ruolo importante. Basta polemiche, rimbocchiamoci le maniche perché l’Italia non può aspettare” ha detto Zingaretti. Si è certo “evitato il salto nel buio” ma ora è necessario “tornare a occuparsi dei problemi degli italiani e costruire una prospettiva politica”. Il segretario dem risponde anche alle polemiche innescate dalle opposizioni: “L’esito dei voti di fiducia alla Camera e al Senato conferma che non c’era nessun’altra ipotesi di governo che potesse prendere più voti nel passaggio parlamentare”. E il capodelegazione Pd Dario Franceschini esplicita l’impegno che Conte si trova davanti: “Un governo è forte se può contare su almeno 170 senatori. Ora quindi dobbiamo lavorare per rafforzarlo” e per farlo serve “una missione, un disegno politico”; per questo “abbiamo offerto di allargare la maggioranza a tutti i moderati che stanno con grande disagio in una alleanza a guida Salvini e Meloni, per sostenere una linea europeista e approvare una legge proporzionale che liberi il Paese da alleanze forzate. Per Forza Italia è una occasione”. E già ieri due senatori, Rossi e Causin, si sono staccati dal gruppo azzurro per dire sì a Conte.   

Se l’allargamento debba interessare anche Iv è tema aperto. Il M5s chiude la porta ma il capogruppo Pd Andrea Marcucci non taglia i ponti: “Da giovane deputato del Partito liberale una delle prime cose che capii a Montecitorio è che in politica non si dice mai la parola mai”.

Zingaretti riunisce vertici partito in videoconferenza

Il segretario del Pd ha  convocato i vertici del partito per le 16,30 in videoconferenza. Si  tratta di una riunione cui prenderanno parte il vice segretario Andrea Orlando, il capo delegazione al governo Dario Franceschini e i  capigruppo Graziano Delrio e Andrea Marcucci.

Nencini: “Mio sì travagliato, ora la mossa tocca a Conte”

“Io ero già nella maggioranza che sosteneva il vecchio governo, il mio voto è stato travagliato, ma di coerenza”. Lo ha detto a Rainews 24 il senatore del Psi Riccardo Nencini, che ieri ha votato la fiducia al governo Conte, ribadendo di “non aver ricevuto nessuna offerta, il mio voto non era decisivo peraltro”.”Abbiamo deciso di aspettare la replica di Conte e di capire in cosa consistesse la sua apertura, ora si tratta di capire qual è l’evoluzione” ha aggiunto. “Sto aspettando ancora che Conte formalizzi l’apertura di credito che noi abbiamo dato ieri in aula, c’è stata una segreteria lunghissima del mio partito per decidere cosa fare, ora la mossa tocca al presidente Conte”, ha concluso.

Bellanova: “Voti al Senato raccattati, poca solidità”

“I voti presi da Conte? Mi paiono poca cosa. Pensare di aver vinto con 156 voti, alcuni dei quali raccattati con contrattazioni poco qualificabili e tre senatori a vita. Le sorti delle istituzioni mi sembrano poco solide”. Lo ha detto la senatrice di Italia Viva Teresa Bellanova a “The Breakfast Club” su Radio Capital.”Abbiamo posto problemi che riguardano l’Italia, su quelle questioni abbiamo lasciato una porta aperta a Conte a ai partiti di maggioranza – ha aggiunto Bellanova spiegando la scelta di Italia Viva di astenersi -. Se invece di affrontare le questioni ci si occupa di mettere fuori una forza riformista come Italia viva, allora vuol dire che la politica è arrivata a livelli bassissimi. Non sento di essere la responsabile della crisi, sono stata solo responsabile verso il Paese. Quando ho capito di non poter più svolgere il mio lavoro, mi sono dimessa. Sarei rimasta a fare tappezzeria. Fare il ministro porta onori e oneri, quando è diventato solo un onore senza poter incidere ho capito che quello non era più il mio posto. Era il momento sbagliato questo per dimettermi? Se non è ora il momento in cui si impostano le politiche per il futuro, quand’è? Quando avremo consumato tutti i fondi del Recovery per distribuire un po’ di pannicelli caldi?”.Sullo scostamento di bilancio, infine, Bellanova ha confermato il voto favorevole: “Come abbiamo già detto, non bloccheremo gli interventi sulle persone e sulle imprese. Ma questo è continuare a mettere toppe. Bisogna impostare una strategia di rilancio. Italia viva è pronta a sostenere ogni sforzo per rilanciare l’Italia. Vorrei che ci si interrogasse su quale programma è stata chiesta ieri la fiducia. Chi ha votato la fiducia al governo, sa come si distribuiranno le risorse?”.

Polverini aderirà a Centro Democratico

Renata Polverini, la ex deputata di Forza Italia che ha votato per la fiducia al governo Conte, si accinge ad aderire a Centro democratico, la formazione di Bruno Tabacci. L’adesione alla componente del gruppo misto verrà comunicata a breve.

Landini: “il governo convochi subito le parti sociali”

“Il passaggio dopo questa crisi poco comprensibile e nel rispetto delle decisioni del parlamento è che oggi i costruttori vanno cercati nel Paese. Mi aspetto che da stamattina il governo convochi le parti sociali e si inizi quel lavoro che in questo mese la discussione della crisi ha bloccato”, a partire “dal confronto di merito sul del Recovery plan”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini,ad Agorà sui Rai3. “Ora dai ringraziamenti bisogna passare ai fatti”, ha aggiunto.

Governo, il premier oggi al Quirinale: le possibili mosse dopo il voto di fiducia.Matarella pensaci tu mandalo a casa, anche se volevo dire a CAGARE.Comunque osservate la foro,e come notate non cè piu Casalino! e gia una bella cosa!ultima modifica: 2021-01-20T12:45:17+01:00da bezzifer
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