Il Cordone Sanitario

La reazione rabbiosa contro Matteo Renzi sulla inesistente questione saudita non ha alcun fondamento politico, né tantomeno giuridico. Dunque si tratterebbe solo dell’azione inconsulta di una parte del mondo politico in cerca del solito consenso antirenziano? Credo di no e una traccia interpretativa dei fatti ce la da, semplicemente, una più attenta analisi delle dichiarazioni dei protagonisti e della loro eco nei media.

Ci sono tre livelli oppositivi squadernati sotto gli occhi di tutti. C’è la punta dell’iceberg, costituita dai politici rancorosi dopo la sconfitta della linea Conte; c’è un “mondo di mezzo”, formato da un complesso bandistico costituito da sole grancasse, tra giornalisti-attori e telecamerieri che sbarcano il lunario a gettone; infine, sotto, c’è il “poppolo”, quello che una volta andava avanti e che oggi sta fermo davanti al televisore o alla tastiera.

L’imput parte dalla punta dell’iceberg in cerca di sfogo alle sue frustrazioni. Questo suscita immediatamente l’emulazione del resto del formicaio politico, che esce in rapida ricerca per raggranellare quello che può. Il grande andirivieni sollecita il mondo di mezzo ad implementare audience e fatturato e infine il poppolo, divenuto target politico-pubblicitario, fa come spontaneamente quello che i due livelli superiori hanno deciso che faccia.

Ma questa volta assistiamo ad un salto di qualità. La semina di disinformazione, puro distillato di cialtroneria antropologicamente modificata, non si ferma alle volgarità dei tronisti engagés, che il loro target più a grana grossa trasformerà in odio a piena rete.

Oggi siamo alla richiesta esplicita di costruire un “cordone sanitario” attorno a Renzi.

L’imput viene da un magistrato, il rappresentante di un potere dello Stato che dovrebbe non solo essere, ma apparire indipendente, che invece richiede e vuole legittimare, con l’autorevolezza del ruolo che riveste, l’applicazione di una misura politica dal sapore autoritario contro l’esponente di un altro potere dello Stato democratico. In quali forme pratiche e organizzate si concretizzerebbe? Dalla gogna mediatica all’isolamento sociale o magari fisico sarebbe bene non fermarsi ad esibire un titolo, ma definirne le modalità.

Ammesso che si tratti di una misura legittima un magistrato, esplicitando questa sua idea, dovrebbe avventurarsi in un ragionamento di tipo politico che non si addice al suo ruolo.    

Non c’è bisogno di essere giuristi per capire che in questo modo si istilla una cultura che cerca consenso politico per affermare una visione illiberale circa l’uso dei poteri dello Stato.

L’attacco personale ad un solo uomo per i suoi comportamenti legittimi, nei termini odiosi coi quali viene portato avanti da più parti, non è solo un atto di privata vigliaccheria, ma l’esplicitazione di un pensiero reazionario che sollecita la malapolitica e arma la mano degli squadristi da tastiera. Sperando che si limitino solo alle parole.

Ma c’è dell’altro. L’ostracismo politico che subisce Italia Viva, fino dalla sua nascita, sta cambiando di segno. Il tentativo di questa nuova fase, dopo la sconfitta bruciante del contismo, è quello di separare Italia Viva dal suo leader. Ci provarono, senza successo, coi gruppi parlamentari durante la ricerca dei costruttori. Ora è la volta dell’attacco alla base attuale di Italia Viva, nel terrore che possa costituire una alternativa riformista e liberaldemocratica al mappazzone indigeribile dei contiani effettivi e di complemento.

Voce dal sen fuggita è quella di Calenda, che ha la lingua più lunga delle sue idee, il quale ora sostiene apertamente che sia possibile allearsi con Italia Viva, su Roma e per la costruzione di un polo riformista liberaldemocratico nazionale, a condizione che si tolga di mezzo Renzi.

Su questa idea sono mille le considerazioni politiche più generali da fare e anche quelle sulla pasta, per così dire, dell’uomo politico Calenda. Ci saranno occasioni.

Quello che oggi appare, purtroppo, sempre più chiaro è che il disegno di Calenda è lo stesso dell’attuale gruppo dirigente del PD: annientare Renzi, emarginare Italia Viva fino a quando i suoi sostenitori, che i sondaggi farlocchi danno comunque al doppio di quelli di Azione, non decidessero di abbandonarla per cadergli in braccio. Magari per essere trasportati, armi e bagagli, da un Calenda candidato sindaco del PD a Roma come premio della missione compiuta, iniziata, forse, con la sua fulminea scissione, ben digerita dal Nazzareno.

La corsa al Campidoglio come primo esperimento concreto del cordone sanitario attorno a Renzi?

Troppe coincidenze di tempi e parole depongono per il realismo di questa mia “malvagia” interpretazione. Ma al di là di una conduzione politicamente sprovveduta del candidato sindaco, che vorrebbe far credere di partire lancia in resta da solo, poi si vedrà, fino ad ora non ci sono segnali che la smentiscano.

Anzi ce ne sono di conferma. Questa, o alcune sue variabili che tutte, comunque, prevedono il cordone sanitario attorno a Renzi e a chi non dovesse decidersi a trasferirsi da un’altra parte.

Non hanno capito che quello che loro chiamano renzismo non è una invenzione di Renzi, ma è un sentimento politico la cui esistenza Renzi ha compreso, interpretato, coltivato e unito politicamente dandogli una casa che non c’era più.

Il terremoto politico, che con la soluzione Draghi sta dando le sue scosse di assestamento ancora oggi e ne continuerà a dare a lungo, ha aperto un grande spazio al riformismo vero e Italia Viva con Renzi sta in campo su quello spazio, non solo occupato per tempo, ma con idee e azioni vere di cambiamento. Questo è quello che spaventa, come spaventarono i cambiamenti del governo dei 1000 giorni che, infatti, fermarono? Pensano di rifarlo di nuovo?    

Se, per pura astrazione, Renzi dovesse essere eletto presidente degli Usa, i renziani, che non sono altro che l’espressione del riformismo liberaldemocratico di cui hanno bisogno l’Italia e l’Europa, resterebbero vivi comunque. Per far crescere l’impegno di tante persone, specie i giovani, e per rubare il sonno ai falsi profeti. 

Il Cordone Sanitarioultima modifica: 2021-03-02T16:50:45+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share