VOTA ANCHE IL BEOTA.

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Succede pure questo! nelle citta e nei loro quartieri chiamate alle elezioni del sindaco . Si aggirano! Quarantenni con monopattino personale, dotato di porta-smartphone, sfreccia a più di dieci all’ora urlando al vivavoce del telefono che risponde come fosse un altoparlante, di quelli che invitano le donne a scendere perché è arrivato l’arrotino. Parla di vaghi affari a qualcuno che ripete la qualunque amplificata, e si sposta circospetto di dieci metri alla volta per rinnovare la platea guardandosi intorno. Uno così voterà per il centrodestra? O è uno di quelli che secondo qualche sondaggio garantirebbero ancora un quindici per cento a chi ha sconfitto la povertà in quattro giorni e sgominato il Covid con i banchi a rotelle?

Il monopattinaro vuole sentirsi uno che conta, anche se conta solo i minuti che gli restano nella batteria prima di spingere. Probabilmente non legge, guarda le figure, vive e si accultura sui social, giura fedeltà a chi la spara più grossa. E fin qui il centrodestra è fuori. Ma se pecunia non olet, non olet neppure un voto, nemmeno quello di una star su rotelline. Certo, non è facile inserirsi in un mega-forum in cui la cultura ufficiale sembra sparita, e troppi credono a manchette pubblicitarie che promettono di insegnarti una lingua in tre giorni, a multinazionali stratosferiche che annunciano premioni solo-per te, come antichi imbonitori. E c’è pure chi giura che un amico farmacista avrebbe sconfitto il Coronavirus con uno sciroppino galenico tutto suo, se la mafia del farmaco non l’avesse fermato.

Il fatto è che è difficile ribaltare assurde regole del gioco imposte con insistenza e organizzazione, da chi ora decide che cosa è bene e che cosa è male. È difficile se continua ad essere un assunto che i crimini li ha compiuti solo il nazi-fascismo, mai il comunismo. Se si permette a un ex-ministro dell’Istruzione, che dovrebbe vergognarsi per aver nascosto la propria mancanza di titoli di studio, di ridurre al solo femminicidio lo sterminio di ragazze islamiche in Italia. Se si coprono e poi si chiudono nel dimenticatoio migliaia di giochetti attuati o tentati nel presente e nel passato, come i tendoni e le siringhe di Domenico Arcuri, esaltato come eroe da personaggi leggendari come Marco Travaglio e Andrea Scanzi. Se quando uno del gruppo di potere occulto sbaglia platealmente viene messo in panchina per un attimo e poi torna nella lista dei titolari, ma nessuno obietta.

Se persino le nobili testate secolari adottano il lessico gender e se si esaltano personaggi come Michela Murgia che sparge letame sul mondo intero che nemmeno osa contraddirla. Se si accetta che il problema sia la definizione e non la sostanza, e che la definizione serva a discriminare chi non appartiene alla lobby regnante ed esclusiva, libera da vincoli di attuazione dei buoni propositi. Se il centrodestra continua a fare autocritica e distinguo laceranti dividendo e non unendo, con il risultato di essere bersaglio facilissimo di chi non ha scrupoli e si muove con incredibile agilità. Se soprattutto non si inventa un protocollo di comunicazione diverso da quello dell’avversario, ma ugualmente adeguato ai tempi, allora si vuole perdere. Forse elezioni, sicuramente credibilità.

Il centrodestra continua, dal Paleolitico ai giorni nostri, a comunicare all’esterno strategie protocollari e incomprensibili ai mortali, apparendo come un circolo chiuso in cui la politica non si degna di coinvolgere chi non la gestisce. Così gli elettori, quelli che in un periodo nero come questo sarebbero disposti a cogliere anche il minimo segnale per compiere una scelta moderata, rimangono come minimo perplessi. L’unica che ha lanciato almeno un segnale forte è stata Giorgia Meloni, rinunciando a poltroncine e sgabelli e mettendo perciò in mostra gli strapuntini damascati che tutti gli altri hanno preso d’assalto per avere l’onore di ubbidire al presidente Mario Draghi. Il gesto della Meloni sicuramente frutterà tanti voti al suo partito. Ma il centrodestra moderato che si ammucchia pro-patria riuscirà a fugare i sospetti su divani e poltrone? O forse aveva ragione Alessandro Sallusti quando disse che è suicida avere due leader?

E pensare che questo sarebbe un momento d’oro: la sinistra è finita, Liberi e Uguali sono patetici e il barile è raschiato con il boy-scout Enrico Letta, tornato da Parigi pieno di voglia di aiutare tutti fuorché gli italiani. I grillini, in mille pezzi, ormai hanno una stella per uno. E pure spenta. Ma ora il centrodestra è talmente masochista da non schiacciare palle altissime che piovono da tutte le parti. Il sospetto che l’avversario dell’Orrore sia il Nulla viene anche ai quarantenni in monopattino, convinti che tutto il mondo sia in mano ai non meglio identificati poteri forti. Il centrodestra dovrebbe rinnovarsi con coraggio pensando anche a questi rotellari, sempre più numerosi. Senza prostituirsi, senza abbassarsi più di tanto, ma adattando nuovi linguaggi.

Tanto giochi e giochetti sono e saranno sempre appannaggio di una finta sinistra che al posto degli eroi dell’Unione Sovietica usa le ciabatte con calzini di Chiara Ferragni. Il centrodestra può anche puntare su simboli come fanno gli altri ma scegliendoli bene, dimostrando come la coerenza, anche nelle piccole cose, paghi più dei tatuati con Lamborghini che la massa rischia di scegliere come guida spirituale, perché qualcuno amplifica ai quattro venti demagogie d’accatto in grado di dimostrare tutto e il contrario di tutto. L’opulenza capalbiese è corretta e democratica, il borghese con i risparmiucci deve vergognarsi.

Per ribaltare follie radicatissime ci vogliono strateghi moderni, molto aggiornati e fantasiosi. Ma gli strateghi a nulla servono se sono costretti a subire la dettatura di chi non ha idee e non tollera chi le propone. È probabile che le prossime elezioni saranno favorevoli al centrodestra: ma si può votare per convinzione, con un quasi sorriso, o per suicidio dell’avversario, senza che il vincitore abbia fidelizzato un gruzzolo di elettori pronti a continuare sulla stessa strada.

VOTA ANCHE IL BEOTA.ultima modifica: 2021-06-14T11:12:38+02:00da bezzifer
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