Draghi: non stiamo rispettando le promesse sul clima, rischiamo conseguenze catastrofiche

Caro Lettore, se ognuno facesse la sua parte……La Commissione europea e l’Organizzazione del trattato di cooperazione per l’Amazzonia (ACTO) lavorano assieme per istituire sistemi di informazione ambientale panamazzonici. L’Amazzonia, che ospita un terzo della biodiversità del pianeta, un quinto delle risorse mondiali di acqua dolce e il fiume e la foresta fluviale più grandi del mondo, sembra svolgere un ruolo chiave nel clima globale. Il partenariato contempla un sostegno da parte della Comunità europea alle attività correlate all’Amazzonia in tutta una serie di ambiti della politica comunitaria, quali la cooperazione scientifica, la cooperazione allo sviluppo, l’ambiente e l’agricoltura. L’accordo è volto a sostenere gli sforzi compiuti dai paesi dell’Amazzonia a livello nazionale per elaborare nuovi dati più affidabili sulla regione. Per esempio, il CCR potrebbe fornire nuove stime sui tassi di deforestazione delle foreste tropicali e boreali del pianeta. L’ACTO è un’organizzazione multilaterale fondata dagli otto Stati sudamericani attraversati dal bacino del Rio delle Amazzoni e dalla foresta pluviale: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela. Il suo obiettivo è di operare per lo sviluppo sostenibile di tale regione fondamentale dal punto di vista ecologico.

Da noi , gran parte dell’inquinamento e del riscaldamento in Italia dipende dal metano prodotto dagli allevamenti di bestiame.Uno dei punti di azione chiave per i responsabili politici è probabilmente un avvertimento che il metano sta svolgendo un ruolo sempre più importante nel surriscaldamento del pianeta . Il gas ricco di carbonio, prodotto dall’allevamento di animali, dai pozzi di gas di scisto e dall’estrazione convenzionale di petrolio e gas mal gestito, riscalda il mondo molto più efficacemente dell’anidride carbonica – ha un “potenziale di riscaldamento” più di 80 volte quello della CO2 – ma ha una vita più breve nell’atmosfera, persistendo per circa un decennio prima che si degradi in CO2. Durwood Zaelke, presidente dell’Istituto per la governance e lo sviluppo sostenibile e revisore principale per l’IPCC, (Australia) ha affermato che le riduzioni del metano erano probabilmente l’unico modo per evitare aumenti di temperatura di 1,5 ° C sopra i livelli preindustriali, oltre i quali aumenteranno le condizioni meteorologiche estreme e ” punti di non ritorno” potrebbero essere raggiunti. “Tagliare il metano è la più grande opportunità per rallentare il riscaldamento tra oggi e il 2040”, ha affermato. “Dobbiamo affrontare questa emergenza”.

 Traduzione di quello che ha detto ? Le rinnovabili non bastano serve anche il nucleare !!

Draghi: non stiamo rispettando le promesse sul clima, rischiamo conseguenze catastrofiche. L’allarme del premier ad Atene: “Il riscaldamento rischia di aumentare di tre gradi”

 “Con l’accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi: stiamo venendo meno a questa promessa.  Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo” con “conseguenze catastrofiche”.

Lo ha detto il premier Mario Draghi in un videomessaggio  al Forum delle Maggiori Economie sull’Energia e il Clima (Mef), promosso dal Presidente Usa Biden.”L’ultimo gruppo intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici ha dichiarato che, per raggiungere gli obiettivi sul clima, dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni. Non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte. In ambito Ue, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica.  Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci”

 “Con l’accordo di Parigi ci siamo impegnati a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. La maggior parte dei nostri paesi ha rinnovato questo impegno nelle recenti riunioni del G20. Tuttavia, dobbiamo essere onesti nei confronti di noi stessi: stiamo venendo meno a questa promessa.  Se continuiamo con le politiche attuali, raggiungeremo quasi 3 gradi di riscaldamento globale entro la fine del secolo” con “conseguenze catastrofiche”.

Lo ha detto il premier Mario Draghi in un videomessaggio  al Forum delle Maggiori Economie sull’Energia e il Clima (Mef), promosso dal Presidente Usa Biden.

“L’ultimo gruppo intergovernativo dell’Onu sui cambiamenti climatici ha dichiarato che, per raggiungere gli obiettivi sul clima, dobbiamo realizzare riduzioni immediate, rapide e significative delle emissioni. Non possiamo semplicemente contare sugli altri: dobbiamo tutti fare la nostra parte. In ambito Ue, abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica.  Dobbiamo onorare gli impegni presi in materia di clima e, in alcuni casi, essere pronti a prenderne di più audaci”

“Gli effetti dei cambiamenti climatici sono già molto chiari. Negli ultimi 50 anni, il numero di disastri legati ad eventi meteorologici si è quintuplicato. Gli incendi stanno divorando le foreste, dalla California all’Australia.  E dalla Germania alla Cina, stiamo assistendo a inondazioni sempre più devastanti. L’Italia sta fronteggiando l’innalzamento del livello del mare a Venezia e lo scioglimento dei ghiacciai sulle Alpi” ha aggiunto Draghi.

“Gravi carenze idriche e siccità sono fenomeni sempre più frequenti e colpiscono in maniera sproporzionata alcuni paesi tra i più poveri del mondo, ad esempio in Africa”, ha sottolineato il premier italiano.

“Dobbiamo sostenere sia i nostri cittadini, sia i paesi in via di sviluppo, nell’affrontare questa onerosa transizione ecologica. L’Italia accoglie con favore il ‘Global Methane Pledge’. Dobbiamo raggiungere un’intesa comune sulla necessità di ridurre in modo significativo tutte le emissioni di gas a effetto sera, compreso il metano, nel prossimo decennio. E dobbiamo basarci sull’accordo raggiunto nella riunione del G20 sul clima a Napoli, che sottolinea l’importanza di meccanismi di monitoraggio credibili. Questo è solo uno dei passi da compiere nei prossimi mesi e anni. Presidente Biden, non vedo l’ora di continuare a lavorare con tutti voi per un futuro più sostenibile ed equo”.

 
Draghi: non stiamo rispettando le promesse sul clima, rischiamo conseguenze catastroficheultima modifica: 2021-09-17T18:18:14+02:00da bezzifer
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