Congresso per chiudere il ‘forno M5s’: nel Pd cala l’ipotesi Martina segretario, fino alle primarie pieni poteri a Orfini.All’assemblea dei parlamentari, scontro sul governo tra il presidente Dem e Franceschini. Ma anche gli orlandiani mollano Martina…

“Congresso e primarie subito”, dice Marco Di Maio (NON IL PENTADEMENTE quello e gigino u ripetente) intervenendo all’assemblea dei gruppi parlamentari del Pd subito dopo Dario Franceschini. Sì, anche il Pd ha un ‘Di Maio’, naturalmente antitetico rispetto al Luigi del M5s. Il deputato in questione è infatti un esponente dell’area di Maria Elena Boschi e la sua richiesta di lanciare subito il congresso, invece che eleggere un segretario all’assemblea del 21 aprile, segnala la volontà dei renziani del Pd di chiudere il ‘forno di dialogo’ che il leader pentastellato vorrebbe aprire con i Dem sul governo. All’assemblea Matteo Renzi non si presenta, ci sono però sia Boschi che Lotti. Il congresso subito (da statuto, dal 21 aprile ci sarebbero 4 mesi di tempo per avviarlo) prende quota anche nella minoranza: è questa la novità. Farebbe decadere tutti gli organismi dirigenti, a cominciare dal reggente Maurizio Martina, e assegnerebbe pieni poteri al presidente Dem Matteo Orfini, contrarissimo a qualsiasi forma di dialogo con il M5s.

Nel PD c’è chi NON si rassegna a stare all’opposizione. Ma li guardano i numeri, come fanno a sostenere un governo stabile? Cosa può portare al PD appoggiare un partito che ha già un PROGRAMMA assolutamente incompatibile. Cosa fanno alle prime schermaglie con l’UE , perché saranno inevitabili, visti gli impegni che richiederanno esborsi finanziari di notevole entità. Ha ragione Orfini, i 2 partiti vincitori fanno il 50% , perché NON guardare la realtà. Il PD deve valutare quale nuova posizione vuole occupare nello scenario che ha sconvolto la politica in Italia e non penso che incida totalmente l’azione di governo di questi 5 anni, l’Italia era ed è immersa in una crisi dura e difficile da superare e vanno individuate politiche di rilancio dell’economia nell’inevitabile rispetto di certi parametri, ma non perché o SOLO perché lo chiede l’europa, ma perché SOLO col rilancio dell’economia se ne esce. Rincorrere il M5S nel terreno ASSISTENZIALE rischi solo di schiantarti. Oggi ci sono SOLO 2 formazioni che ragionano CON MODERAZIONE, il PD e F.I. , ma sono al momento inevitabilmente emarginati, c’è poco da fare. Chiaro che non si possa fare una formazione unica, è impensabile, ma un forza moderata di CDX, una volta uscito Berlusconi, ormai quasi certa, apre una prateria nell’Italia moderata , che esiste anche a centro sinistra e non voglio credere ad un’ Italia simile al Ungheria , l’Ungheria è meno di un terzo dell’Italia e ha un sesto dei nostri abitanti, suvvia . Questo è il momento dei POPULISTI e bisogna gioco forza vederli in azione, lo dicono i numeri e il 50% degli elettori.