Pd, è tempo di scegliere
L’altra via, non meno impervia, è quella di costruire una nuova alleanza tra la parte progressista degli inclusi e una parte di chi si sente escluso. Il fulcro di questa ipotesi è la lotta alla diseguaglianza. O meglio è coniugare società aperta e domanda di rassicurazione.
Le nostre attuali divergenze sul sistema di relazioni con le altre forze politiche e sulla collocazione riguardo alle famiglie europee, sono la conseguenza di un mancato chiarimento necessario da molto tempo ma che il voto ha reso urgente.Peggio della sconfitta può diventare la reazione o meglio la mancata reazione alla sconfitta.
Caro Orlando, persino il M5S è più avanzato di LeU. Il Suo riconoscimento in LeU di una correttezza di analisi (cosa che non condivido) mi fa pensare che Lei sia rimasto nel PD solo per avere qualche poltrona,”costruire una nuova alleanza tra la parte progressista degli inclusi e una parte di chi si sente escluso. Il fulcro di questa ipotesi è la lotta alla diseguaglianza. O meglio è coniugare società aperta e domanda di rassicurazione.”
Tradotto dal politichese significa che vuole un governo PD – 5s. Quanti paroloni da parte del ministro svuotacarceri. L’unica scelta che dovrebbe fare è uscire dal partito.
Tutti vogliono entrare nel governo del presidente: ti spartisci le poltrone, puoi mazzolare gli Italiani come ti pare, tanto il governo è del presidente, e non ti fai male elettoralmente… Italiani, lo sentite il ronzio del cetriolo che s’avvicina? E’ per tutti noi.I maestri tornano in campo, gli allievi,m5s, hanno capito. Pazienza, il pd ha salvato l’italia durante la crisi più grave degli ultimi 40 anni, pagandone le conseguenze, insegnerà ai 5s come funziona il mondo, non Roma o Torino o Livorno. Umiltà disse zalone