DI TUTTO DI PIU SENZA PELI SULLA LINGUA E SENZA FAKE.

Nel romanzo giallo della politica italiana a risolvere il caso è stato Matteo Renzi: L’assassino è il No al referendum del 4 dicembre 2016.Le cose non stanno così? e se vogliamo guardare avanti bisogna dirsi la verità.

Proponiamo il presidenzialismo e vediamo chi ci sta.

Nel romanzo giallo della politica italiana a risolvere il caso è stato Matteo Renzi: l’assassino è il No al referendum del 4 dicembre 2016. O forse bisognerebbe parlare di serial killer, tali e tante sono le catastrofi delle quali l’ex premier addossa la responsabilità alla bocciatura della sua riforma costituzionale. Ultima in ordine di tempo, la paralisi politica seguita alle elezioni del 4 marzo scorso. Le cose non stanno così, e se vogliamo guardare avanti bisogna dirsi la verità.

Assiso nel salotto tv di Fabio Fazio, Renzi ha fornito una ulteriore prova di non aver compreso che il vero nodo attorno al quale ruota la possibilità per gli elettori di avere un vincitore certo – e per il Paese di avere governabilità – è la forma di governo. Insistere con la “legge dei sindaci” facendo finta (si spera!) di non sapere che nei Comuni si elegge una carica monocratica (il sindaco, più o meno l’equivalente del premier) e in un sistema parlamentare si elegge un’assemblea rappresentativa (più o meno l’equivalente di un consiglio comunale) significa non aver imparato dai propri errori. Insistere con la legge elettorale a doppio turno quale prodigio incompreso dagli elettori al referendum significa far finta di non sapere che la Corte Costituzionale ha stroncato il ballottaggio per motivi che con il referendum non hanno nulla a che fare ma hanno invece molto a che vedere con la forma di governo del nostro Paese. Continuare a invidiare Macron che con il 23 per cento si è trovato presidente della Repubblica francese significa non vedere la differenza essenziale che passa tra un sistema parlamentare e un sistema semi presidenziale. Pensare, infine, che limitandosi ad attribuire a una sola Camera la prerogativa della fiducia al governo il problema del ballottaggio sarebbe risolto, significa non aver colto il nodo essenziale. E invece il nodo essenziale sta lì, intatto, e le elezioni del 4 marzo l’hanno evidenziato con rara efficacia.

Il fatto è che con un quadro politico sostanzialmente tripolare, e con i paletti posti dalla Consulta, nessuna legge elettorale potrà mai garantire una maggioranza parlamentare e un governo stabile. Anche rivedendo radicalmente il Rosatellum, nuove elezioni rischierebbero seriamente di riconsegnarci lo stallo attuale.

Le riforme costituzionali sono state rifiutate dagli italiani votando NO al referendum.Abbiamo così rinunciato a fare dell’Italia una repubblica parlamentare monocamerale.Per dimostrare quanto era odiato Renzi gli italiani hanno votato NO dandosi la zappa sui piedi. C’erano tante ragioni per rifiutare quel referendum,ma poter trasformare l’Italia in una repubblica parlamentare monocamerale,rappresentava una rivoluzione dai benefici incalcolabili.Il progresso avanza per piccoli passi,ma gli italiani
hanno rinunciato a fare un grande passo.

Ora si parla di riproporlo.Tenete presente che Renzi a mezzo di un ddl presentato da Stefano Ceccanti, un suo senatore, questo sistema l’ha già proposto il primo giorno della convocazione delle camere. Chi se lo intesta conta poco, anche se ripeto è il RENZI che l’ha già fatto metter per iscritto questo progetto da un costituzionalista per altro, quel che conta è che la via unica percorribile ed in questo siam d’accordo.
Un doppio turno maggioritario, dove chi ha più del 12% va al ballottaggio al secondo turno, per l’elezione del senato o della camera. E la figura del Premier a riproporre il meccanismo del sistema elettorale dei Sindaci a coagulare tra il primo e il secondo turno (visto che nessun partito italiano ha la forza di raggiungere il 51% portando il suo Capo politico a Palazzo Chigi)Quali sono i partiti che son disposti ad appoggiarlo per convincere la maggioranza degli elettori? IO SONO: Perfettamente d’accordo. PRESIDENZIALISMO alla francese. I due schieramenti che predono più voti vanno al ballottaggio e chi vince ha la Presidenza della Repubblica. Questo forma il Governo come gli pare e fa quello che andrebbe fatto senza troppe perdite di tempo e sotterfugi.

Il centrodestra (vincitore delle elezioni) la faccia questa proposta invece di parlarne e basta. Ci metta la faccia e l’impegno che nel precedente referendum ci aveva messo Renzi, e vedrà che troverà una sponda ricettiva ma soprattutto disposta ad arrivare in fondo e non ritirarsi all’ultimo miglio per calcoli di bottega come ha invece fatto FI LEGA M5S & ACOZZAGLIA

Ma sarebbe ammettere la cazzata fatta il 4/12/016 BOCCIANDO IL REFERENDUM, Ma quello che vi ruga e ammettere che RENZI aveva ragione allora e tu ora dimostrando che e l’unico vero leader attualmente in ITALIA.

NON VOLETE MANGIARE IL ROSPO.Allora meglio come ora…inciuci a go go. dove chi perde governa…e attese di oltre 50 gg senza vedere la benché minima traccia di un Governo. Peraltro, mai capace di ciò che può un presidenzialismo, in termini di efficienza / efficacia. I tempi sono cambiati, o l’ Italia si sveglia o siamo sepolti vivi dagli altri Paesi EU ben più avanti di noi. Sveglia!

Nel romanzo giallo della politica italiana a risolvere il caso è stato Matteo Renzi: L’assassino è il No al referendum del 4 dicembre 2016.Le cose non stanno così? e se vogliamo guardare avanti bisogna dirsi la verità.ultima modifica: 2018-05-02T08:30:40+02:00da
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