Premier e provvedimenti passano dal Quirinale. Mattarella: “Capo Stato robusto contropotere per impedire abusi” Ricorda la lezione di Einaudi e lancia un messaggio forte a Lega e M5S sulle prerogative del capo dello Stato e sulla centralità del Parlamento.
“può e deve rimanere dormiente per lunghi decenni e risvegliarsi nei rarissimi momenti nei quali la voce unanime, anche se tacita, del popolo gli chiede di farsi innanzi a risolvere una situazione che gli eletti del popolo da sé, non sono capaci di affrontare, o per ristabilire l’osservanza della legge fondamentale, violata nella sostanza anche se ossequiata nell’apparenza“.
Ho ascoltato in diretta, su Rai News 24, il discorso di Mattarella per ricordare Luigi Einaudi.
Al di là della grandezza di Einaudi e della sua visione liberale e democratica, Mattarella è riuscito a coniugare passato e presente, ricordando alcuni punti ancora oggi F O N D A M E N T A L I:
1) illegittimità del mandato imperativo, perché limita la libertà del singolo deputato e sentaore, che rappresentano la Nazione e non il partito;
2) la necessità del reciproco rispetto fra maggioranza e opposizione;
3) l’europeismo
4) la visione degli Stati Uniti d’Europa come obiettivo perché, già allora, Einaudi capiva che nessuno Stato Europeo, da solo, poteva farcela a sostenere la competizione, economica e mlitare, delle grandi potenze.
Insomma, giustamente si può dire un richiamo al passato come segnale per il governo futuro, un modo alto per far comprendere come si deve fare; il problema è. i suoi attuali interlocutori, sono in grado di capire che cosa ha detto il Presidente Mattarella? Capiscono le parole e il senso generale, ma, per loro natura, sono impermeabili alle idee più` profonde – come il concetto stesso della democrazia e delle sue implicazioni, o, anche, la visione di un`Europa Unita che trascenda le divisioni nazionali. Navigano nel ciarpame delle idee populiste, di presunti vantaggi immediati, di paure a di arroccamenti in difesa di una cultura che e` già morta o morente.
Ma capiranno questi aborigeni primitivi della politica, il senso attribuito dai fondatori della costituzione della Repubblica italiana ed interpretato dal Presidente? Naaaaa!!! non sono in grado, ed anche se lo volessero, non lo accetterebbero, ed anche se lo accettassero alla fine lo respingerebbero, perché non sarebbe loro conveniente. Chissà che voli pindarici faranno e che escamotage troveranno? Ci hanno già il casus belli: il sacro blogghe!