LA KASTA DEGLI ASINI. Ignoranti e bugiardi. Hanno detto che c’erano 70 miliardi pronti per il reddito di cittadinanza, ma era una balla, come tutto il resto.
Arrivati al dunque, stanno minacciando Giovanni Tria, ministro dell’economia, uno che li avrebbe bocciati tutti a economia 1, perché la pianti di rompere le scatole e si decida a fare debiti, senza i quali loro fanno una figura di merda perché i soldi non ci sono, non ci sono mai stati. Hanno mentito, come sempre.
Non contenti, sono passati a minacciare direttamente i collaboratori di Tria: se non saltano fuori i soldi, cacciamo tutti. Stessa cosa per l’Istat: se non date numeri buoni, fuori dalle balle.
Mai, nemmeno con i peggiori governi democristiani, si era vista tanta arroganza e tanta ignoranza. Ocse, Bankitalia, Draghi, tutti predicano prudenza e pochi debiti, ma a questa Kasta di predoni non importa nulla. Sarà contento Grillo che è riuscito a mandare al governo la peggior classe dirigente mai vista: praticamente degli asini, nessuno di loro passerebbe mai un semplice esame di ragioneria. In più sono anche prepotenti, convinti che il fatto di aver avuto i voti conferisca loro superpoteri: questo governo è la tomba della democrazia diretta. Se i risultati sono questi, meglio tornare ai vecchi sistemi e Grillo continui a scrivere le sue scemenze sul suo ridicolo blog.
Alla fine, comunque, non faranno quasi niente. Metteranno un po’ di soldi (quelli che riusciranno a estorcere a Tria con le minacce, come una qualunque banda Bassotti) sul Rei e lo chiameranno reddito di cittadinanza. E taglieranno un po’ di tasse alle piccolissime imprese.
Dopo di che, andranno avanti con le loro fake news: dopo 100 anni l’Italia ha un reddito di cittadinanza, abbiamo ridotto le imposte, e così via.
E la plebaglia del sud, quella che sfilava con i cartelli “Vogliamo il reddito di cittadinanza” probabilmente applaudirà.
Intanto, la congiuntura rallenta e le cose stanno peggiorando, perché così va il mondo, che non si piega a Di Maio e a Salvini. Ma loro, a forza di chiacchiere e di minacce, continueranno a dire che vanno meglio.
E ALLORA ! Il Fascismo conviene agli italiani perché è nella loro natura e racchiude le loro aspirazioni, esalta i loro odi, rassicura la loro inferiorità. Il Fascismo è demagogico ma padronale, retorico, xenofobo, odiatore di culture, spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti, sempre pronto a indicare negli “altri” le cause della sua impotenza o sconfitta. Il fascismo è lirico, gerontofobo, teppista se occorre, stupido sempre, ma alacre, plagiatore, manierista….POI Un giorno, anche la plebaglia si sveglierà. E saranno calci in culo. E’ capitato persino a Mussolini.