Il paragone va fatto con le regionali precedenti dove il PD perde il 17% e la coalizine il 27%. Il confronto con le politiche, da galoppini di Zingaretti se volete farlo, dovete togliere almeno Leu e scoprirete che il risultato è uguale a quello definito disastroso da Zingaretti. Poi per parlare di non sconfitta scendendo sotto il la doppia cifra in una roccaforte, avete la faccia di bronzo Tanto non potrete raggirare a lungo.Mi sa che Zingaretti avrà vita breve, politicamente intendo.
Dopo le europee già qualcuno lo vorrà defenestrare.
“Per arrivare primi, se sei terzo, prima devi riuscire a essere secondo”… o mamma mia che profondo pensiero, Zingaretti. Nemmeno Jacques de La Palice (per chi non sapesse, Lapalisse)… si spinse così in là.Questi sono come i generali, fanno gli strateghi. Invece c’è bisogno di ascoltare la gente, i suoi problemi, fare politica. Coi principi non si mangia, lo ius soli lo discutano quando tutto il resto è stato risolto. PD = 8% in discesa,una batosta in una regione governata negli ultimi 20 anni , pd all 8%, Zingaretti non ha aggiunto nulla ha solo imbarcato tutti quelli che poteva imbarcare , non ha detto nulla , ha parlato solo di TAV , non ha un programma ,non ha un progetto , il vuoto è rimasto vuoto.
Temo che nel PD anche con il nuovo segretario non cambierà nulla; la fiammata nei sondaggi dopo le primarie è stato solo un fuoco di paglia. Zingaretti avrebbe dovuto avere il coraggio di azzerare tutta la classe dirigente effettuando un cambio generazionale a tutti i livelli e tagliare definitivamente il cordone ombelicale con l’ottocentesco PD quello che brucio RENZI; invece siamo alle solite correnti che pretendono le poltrone e faranno i capricci per avere i posti sicuri nelle liste bloccate.
Mi sa che rimarrete deluso. Il cosiddetto rinnovamento zingarelliano, cioé un ritorno ai bei miti dell’Ottocento, piacerà al vecchiume politico e a qualche altro pensionato nostalgico. A me non piace un c@zzo, e dico che senza un contatto con i ceti produttivi e una sana politica delle riforme (alla Renzi, tanto per intenderci) il Piddi rimarrà il partito del dopolavoro ferroviario. Auguri!