Il suo ruolo, però, non è in discussione: “Posso votare la fiducia se ci sarà un’ipotesi di governo, posso dare una mano sui contenuti, ma nel governo col Movimento 5 Stelle anche no, grazie”. La decisione di Boschi segue quella dell’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che proprio ieri al Senato aveva ribadito la sua volontà di non far parte direttamente di un esecutivo di questo tipo. Una scelta che fa cadere indirettamente quello che era subito apparso come un “ostacolo” alle trattative fra i democratici e i grillini. Molti esponenti del Movimento 5 Stelle, infatti, avevano sottolineato come fosse “difficile” immaginare un governo con Renzi e Boschi, da anni oggetto di accese polemiche e accuse. Una “simpatia” del resto pienamente contraccambiata, considerando che i renziani si sono sempre collocati tra i più fermi oppositori del dialogo coi 5 Stelle. Fino alla svolta dell’8 agosto, ovviamente.
PERCHÉ CÈ IN BALLO! Uscita dall’euro o non uscita dall’euro , questo è il dilemma. Il resto è folklore politico all’italiana, che si continua a perpetrare perché la maggioranza degli italiani per fortuna ha ancora la pancia piena. Il Truce lo sa bene come pure i Grillozzi. Io li avrei lasciati ancora fare per vedere dove sarebbero arrivati con la nuova finanziaria. È per essa che i Grillozzi hanno preparato il boccone avvelenato al Truce che non l’ha visto subito , ma se ne è accorto a scoppio ritardato.