Le potenzialità di Milano come sede sono notevoli, ma la competizione è durissima perché alcune altre sedi stanno giocando anch’esse ottime carte (penso in particolare alla coppia Vienna – Bratislava).

Ema, il giorno della verità. La sfida di Milano sul filo di lana

Oggi a Bruxelles la scelta, Sala e Maroni attendono in città. Il governatore è fiducioso: «La nostra candidatura è vincente». Salgono le quotazioni di Bratislava, il nodo dei veti incrociati

Agenzia europea del farmaco, perché Milano è la candidata ideale per la sede dell’Ema

Ci piace sempre dire che le cose in Italia non funzionano (e in parte è vero). Ma per una volta non sottovalutiamo le nostre potenzialità. Milano è la candidata ideale per accogliere la sede dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), che per effetto della Brexitlascerà Londra. Per almeno due ragioni di merito. Innanzitutto la Lombardia, con 28 mila addetti nel settore farmaceutico e 18 mila addetti nell’indotto, è la prima regione farmaceutica in Italia e in Europa.

Resta il fatto che Milano «tecnicamente» ha risposto a tutti i requisiti della Ue, mentre le principali avversarie hanno delle criticità. Un dossier le raccoglie tutte. Bratislava: non c’è il gradimento dei dipendenti Ema, la ricettività alberghiera è insufficiente, l’aeroporto è quello di Vienna, c’è l’opposizione di molti paesi, scandinavi, perché la città offrirebbe tutele insufficienti per i pazienti. Amsterdam: sede in costruzione, necessità di un «doppio trasloco», aeroporto congestionato, mercato immobiliare costoso. Copenaghen: sede spalmata in edifici diversi, città decentrata rispetto alla geografia Ue, immobili dai prezzi altissimi, ricettività alberghiera insufficiente, spesso sold-out , città «piccola» (mezzo milione) con un indotto insufficiente per le esigenze di Ema. Ma al di là di tutte le considerazioni possibili, quello che farà la differenza sono gli accordi segreti e sottobanco che proseguiranno fino al momento del voto. Ema è una grande scommessa dove neanche i bookmaker riescono a fare pronostici certi. Cambiano ogni ora.

Le potenzialità di Milano come sede sono notevoli, ma la competizione è durissima perché alcune altre sedi stanno giocando anch’esse ottime carte (penso in particolare alla coppia Vienna – Bratislava). In ogni caso la partita si gioca a livello complessivo (quindi entrano in ballo anche il destino dell’EBA, euroclearing e tutto quanto migrerà da UK in esito alla brexit)

Ma.Ho il vago sospetto che ai nostri amici tedeschi, francesi, inglesi, interessi un’Italia tipo india a due passi da casa. Dubito ma SPERO che Ema verrà in italia. Meglio Bratislava al servizio del nuovo impero austro-ungarico.

Perché 1. la Lombardia, […], è la prima regione farmaceutica in Italia e in Europa. 2. Il nostro Paese è il secondo produttore di farmaci nell’Unione a 27, dopo la Germania. Nessun conflitto di interesse in vista allora … Ottima scelta.A meno che non danneggi l’Italia la splendida fama che ci siamo fatti come corruttori e ladri seriali.

Le potenzialità di Milano come sede sono notevoli, ma la competizione è durissima perché alcune altre sedi stanno giocando anch’esse ottime carte (penso in particolare alla coppia Vienna – Bratislava).ultima modifica: 2017-11-20T11:44:31+01:00da bezzifer
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