Occhio al futuro in Italia: c’è un po’ di movimento.

“MAI CON M5S” – Renzi chiude a intese post-voto. Promette 80 euro a partite Iva e famiglie e misure sugli affitti “alla Zapatero” Gentiloni e Zingaretti insieme a Roma: parte anche la corsa del Pd romano.

Alle spalle (per ora) i malumori sulle liste, la campagna elettorale del Pd è ufficialmente al via. Domani Matteo Renzi presenterà il programma dei ‘cento punti’. Ma già ieri stasera a ‘Porta a Porta’ offre qualche anticipazione. Torna sugli 80 euro: “Li daremo anche alle partite Iva”. E promette misure alla Zapatero, ex premier socialista spagnolo, per aiutare “i giovani con gli affitti”. Soprattutto stabilisce: “Mai al governo con il M5s”, che può sembrare una frase ovvia ma intanto confuta quanto Luigi Di Maio ha raccontato ieri agli investitori della City, ipotizzando la partecipazione dei cinquestelle ad un governo “sostenuto dai principali partiti”.

Occhio al futuro in Italia: c’è un po’ di movimento.
La Balena Bianca nacque nella notte del 15 dicembre 1942, in clandestinità, grazie alle iniziative dei Popolari Italiani, guidati da Don Sturzo. Poi, alla firma dell’armistizio i politici del tempo affidarono ad Alcide De Gasperi quel grande partito: era la Democrazia Cristiana. Oggi, trascorsi più di settanta anni da allora, scopriamo che la Casaleggio Associati potrebbe essere proprietaria di un nuovo partito politico, nato dal “M5Stelle”. Che potrebbe addirittura superare il venti percento nei consensi elettorali. E nella operazione sarebbe coinvolta anche la famosa Fondazione Rousseau, proprietaria della “piattaforma” che ancora non funziona a dovere. Questo appare nelle pagine che “il Foglio” diretto da Claudio Cerasa è riuscito ad offrirci. Tra l’altro, non sono resi noti i risultati delle “parlamentarie”. Ed è prevedibile che ci saranno in futuro per il Partito M5s importanti problemi di finanziamento, visto lo spendaccione Di Maio , che chiede il rimborso di scontrini relativi alle sue spese personali, per più di 430mila euro. E poi parlano di “povertà diffusa” e di reddito minimo. Ma ci sarà soprattutto tanta incompetenza. E tanta improvvisazione. I fallimenti di Roma con la sindaca Raggi, e di Torino con la Appendino da soli bastano a dimostrare come sia azzardato affidarsi alla inesperienza di amministratori fin troppo incompetenti. Il 4 marzo, sia ben chiaro, si tratterà di assicurare un buon governo all’Italia, magari scegliendo l’opzione di una “grossa coalizione”, fra coloro che mostrano una onesta unità di intenti. A pensarci vengono i brividi. Comunque per oggi diciamo: viva le elezioni. Andiamo tutti a votare, e vedremo come si concluderà il filmino. Magari immaginato dalla fantasia straordinaria di Checco Zalone. Quello che non spreca mai un metro di pellicola.

 

Occhio al futuro in Italia: c’è un po’ di movimento.ultima modifica: 2018-02-02T08:26:44+01:00da bezzifer
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