M5S, l’onestà non basta se non sai controllare.

Senza alcun dubbio, il problema sull’affidabilità dei 5s è attualissimo e importante, dopo questa colpevole vicenda più che mai. La triste verità è che, per lo meno per me, oggi la scelta è tra i 5s, con tutti i loro innegabili problemi, e l’astensione. E col cavolo che farò un favore a quelli che hanno fatto carne da macello del Paese! ed e scontato che voterò PD

I dubbi di Padellaro sono sacrosanti. L’incapacità manifestata dal M5S di gestire una contabilità semplice quale quella delle restituzioni, o meglio l’incapacità (ma secondo me non ci hanno neanche pensato che è peggio) di approntare dei controlli, lascia sgomenti. Quando si parla di danaro, pubblico o privato che sia, non ci si può affidare al caso ed alla fiducia. Mai. Servono una competenza ed un’esperienza che il M5S sinora ha spesso dimostrato di non avere. Le accuse di bancarotta per Nogarin, o di falso in bilancio per Appendino non sono legate alla loro volontà di fregare soldi pubblici. Derivano invece da un pressapochismo che fa tremare i polsi se uno pensa che domani le stesse persone, e la stessa struttura, potrebbero gestire il bilancio dello Stato. E la scusa che gli altri governi hanno rubato a mani basse semplicemente non regge. Chi rubava e sperperava danaro pubblico lo faceva scientemente e, checché se ne dica, in genere sapeva quando fermarsi. Questi invece sembrano Mr. Magoo che, cieco e sereno, cammina sulle impalcature di un edificio pensando di essere nel salotto di casa. Dormono, sognano e ciclicamente annegano in un bicchiere d’acqua. Devono riflettere e darsi una scossa perché il comandante di un aereo che fa la cresta sul carburante fa meno paura (e meno danni) del pivello che, onesto ma inesperto, non sa che deve controllare i livelli prima di decollare, e precipita nell’oceano con tutti i passeggeri perché è rimasto a secco a metà traversata.

E chi difende ciò dico sei penoso…. se un partito fonda la sua forza ed il suo messaggio dichiarandosi diverso perché i deputati donano parte del loro stipendio, se su tale base loro si definiscono il partito degli onesti, se su tale base vanno a chiedere i voti….detto tutto questo se non controllano ed altri controllano e provano che ci sono dei loro deputati che fregano la base politica del partito il problema è molto ma molto serio per due motivi: 1. perché non sono tutti onesti 2. perché non sono capaci nemmeno di controllare una cosetta da 20 milioni di euro che bastava far controllare ad uno iscritto al primo anno di ragioneria… Una cosa sconcertante e oscena.

Mi vorrei pure soffermare sui  punti  che ritengo degni di una riflessione, basandomi anche sulle dichiarazioni di Grillo e Casaleggio. 1) I soldi donati dai deputati del M5S per il fondo alle micro imprese sono pubblici. Li paghiamo noi contribuenti che versiamo le tasse. Beppe Grillo ha più volte ribadito che i deputati (qualsiasi provenienza politica) sono nostri dipendenti. Il M5S ha sempre dichiarato (almeno fino a poco tempo fa) che coloro i quali erano indagati si dovevano dimettere, salvo cambiare rotta quando ad essere indagati erano i sindaci di Roma, Torino e Livorno. Senza volerla convincere di nulla, noto una ipocrisia enorme nei comportamenti del M5S giustizialista contro gli altri (prima di governare), mentre è garantista con i propri (quando ha iniziato ad amministrare la cosa pubblica). Non mi interessa sentirmi dire che gli altri hanno fatto peggio (ben so purtroppo), ma sentir dire da parte dei vertici penta stellati e dei sostenitori che una cosa è fare opposizione (criticare legittimamente senza avere responsabilità governativa), altra cosa è governare una macchina più complessa come lo stato (nelle sue molteplici forme ) e che ci vuole moderazione e prudenza oltre che pelo sullo stomaco.