Bene, adesso vedremo finalmente il governo lega-m5s all’opera: i populisti potranno dimostrare le loro capacità

Renzi si dimette: lunedì in direzione il passo formale.Traghettatore fino all’assemblea straordinaria di aprile sarà Maurizio Martina. E poi: o si elegge il nuovo segretario oppure congresso con primarie.

La meta era quella del cdx + pentadements + vari: abbattere Renzi.
Ora che ci sono riusciti col voto dell’82% dell’elettorato direi che potrebbero governare. O gli serve il 120%?
Perchè vogliono i voti da un partito che ha espresso per 5 anni un governo abusivo non votato dagli italiani che ha ridotto sul lastrico il popolo (bue) che si è alleato con tutte le peggiori organizzzioni criminali ecc ecc?
Ah, perchè senza quel partito nessuno è in grado di formare un governo!
Beh, avanti con Gentiloni fin che dura, tanto che questa masnada di buffoni ha il cerino acceso in mano si scotta.
Se poi giggino ha la fregola di andare a Palazzo Chigi scoprirà che non basta abbinare bene giacca e cravatta (Marinella come Silvio?) per essere credibili, come gli disse Salvini mesi fa.

Adesso che la meta è raggiunta (dimissioni di Renzi) cari pentafasciolegaioli che avete l’80% dei voti riuscirete a formare un governo o non se ne fa nulla?
Se fossi in voi comincerei a fare le prove per andare col cappello in mano dal PD, Renzi o non Renzi. E intanto che ci siete portatevi via Emiliano.Poi finalmente attuerete il programma o cercherete un nuovo alibi come i buffoni che siete? Avete avvelenato i pozzi? Ora abbeveratevi. OOps dimenticavo: i 5s hanno già fatto il pieno. Possono guadagnare ancora qualcosa, ma non andranno oltre. Inoltre i 30 mld di sprechi di cui vaneggia giggino sono fratelli gemelli del 1,2 md di Roma? Potrebbe recuperarli licenziando 1 mln di lavoratori pubblici e poi dargli il reddito di nullafacenza.

Vogliamo al Governo di Maio? Vediamo se è capace di pagare il reddito di cittadinanza con il nulla, vediamo se è capace di far contenti le decine di migliaia di forestali siculo-calabresi che lo stanno aspettando…
Il PD vi ha lasciato una nazione fuori dalle secche, vediamo se siete capaci di non farci gestire dalla troika come la Grecia.Che M5S governi con la Lega, avreste una maggioranza bulgara, poi vabbé che sara mai capire se vale di più il duopolio Salvini-Di Maio o Di Maio-Salvini, intanto… andate avanti voi che a me vien da ridere!

E chi dei sinistra vuole fare il governo con la SETTA 5S siete voi gli illusi se pensate che il M5S (che ce l’ha con gli immigrati) sia sinistra. State votando un partito di estrema destra, molto, molto peggio persino di Salvini e ve ne state a disquisire su come Renzi non sia di sinistra.

Renzi non è della sinistra idealista che ci piaceva quando abbiamo votato Bersani (e con noi intendo il PD, non voi che non lo siete)… Renzi è della sinistra realista che ha realizzato molte riforme di sinistra (anche se con qualche compromesso vista la non-maggioranza, compromesso minore che la sinistra idealista avrebbe rifiutato non facendo proprio nulla).Io voto PD un partito di sinistra. Voi votate 5 stelle un partito di estrema destra.

PS:  Quante cose da riassumere in venti righe.
A quattro giorni dal voto e intere pagine di appunti è necessario mettere ordine. Anzitutto nasce in noi la convinzione che il PD, per alcuni prossimo alla polverizzazione, riparte da oggi con il piede giusto. I vecchi fondatori rialzano la voce, Prodi parla di nuovo. Bene, anche se poteva farlo prima con più forza. Renzi lascia, farà il “senatore semplice”: un po’ di riposo gli farà bene, dopo le grandi fatiche e i dispiaceri che ha subito, e tornerà più riflessivo e più forte di prima. Stabiliamo le precedenze dei nostri affetti: noi, militanti appassionati, vogliamo bene al partito, come vogliamo bene all’Italia. Noi sappiamo che dentro il PD c’è tanto di buono. Ma siamo indisponibili a fare la carità a quelli che, prendendo in giro gli italiani meno abbienti, hanno vinto, mortificando i nostri sforzi. E’ bastata una frase di dieci parole di un bravo ministro, vicino a Gentiloni, per risvegliare il nostro orgoglio. “Prendo la tessera del PD, pronto a stracciarla se diamo un aiuto a questi millantatori”. Così, in un attimo, è scattato l’orgoglio di tutti noi, e non dando ascolto a una ripetuta richiesta grillina, è subito ripartita la rifondazione del nostro Partito Democratico. Non importa se e quando torneremo al voto, e con quale formula. Noi ci siamo, quasi tutti compatti. Orlando conferma: il novanta per cento di noi è per rifiutare il richiamo dell’SoS grillino: hanno vinto, facciamo pure. Poi deciderà il Paese se valgono più di un mozzicone di sigaretta, raccattata per terra in tempo di guerra. Tante cose cambieranno, molto presto. Forse quel movimento, ormai sganciato commercialmente da Grillo, troverà presto un nuovo padrone. Forse sarà un grande editore, particolarmente attento ai bilanci, che da tempo ambisce a gestire una sua squadra politica. Lo farà rispettando i dettami della parsimonia. Perciò il Masaniello di Pomigliano dovrà tornare ad acquistare i vestiti dalle vetrine dell’Upim. Certo che nei prossimi mesi tante cose cambieranno. Il primo a muoversi sarà proprio il PD. Ma tutti, a destra, e a sinistra, dovranno finalmente affrontare il vero problema del nostro Bel Paese: non si può sopravvivere, nell’era della globalizzazione, con un Sud tanto diverso dal Nord. Metà o quasi del nostro territorio, la parte più bella, e ricca di storia antica, dove imperano corruzione, Mafia e Camorra, disoccupazione e violenza, affarismo e povertà diffusa. Ma dove c’è un serbatoio di intelligenze e di energie che in settanta anni nessuno è riuscito da portare sulla giusta via. Forse è un sogno, ma il riscatto del Sud è il primo problema, trascurato e irrisolto da sempre. Alla rinascita del Partito Democratico ci penseremo noi, cominciando subito, con l’entusiasmo che ci ha sempre guidato. La gentaglia dei fuoriusciti si è dissolta stritolata dalle sue cattive azioni. Infatti sembra che stia preparando a sciogliersi anche il Leu, arrogante invenzione di D’Alema e Bersani ormai avviata verso una nuova scissione. Nonostante loro, molto più sconfitti del nostro partito, la vera e genuina sinistra italiana tornerà più forte di prima. Come ci ha dimostrato il semplice gesto di un bravo quarantenne, che è valso a compattarci, più di cento sermoni di Prodi e di Veltroni. Grazie Calenda.

Bene, adesso vedremo finalmente il governo lega-m5s all’opera: i populisti potranno dimostrare le loro capacitàultima modifica: 2018-03-08T09:28:34+01:00da bezzifer
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