Governo! lo stop alla Tav costa 3,4 miliardi di euro. CHE FATE ? BASTA CON LA PROPAGANDA BECERA E PROVATE A GOVERNARE! E SE NON SIETE IN GRADO A CASA PRIMA CHE ARRIVINO CON I FORCONI

Stop Tav, l’Avvocatura lancia l’allarme penali: un conto da 3,4 miliardi

Il rapporto dell’Avvocatura dello Stato sulla Tav sarebbe da tempo sul tavolo del ministero dei Trasporti e, probabilmente, anche su quello di Palazzo Chigi. Tant’è che lunedì, proprio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha fatto capire in maniera esplicita, che il rischio penali, in caso di stop all’opera, è altissimo. Anzi certo. Di ufficiale per ora non c’è nulla perché, come ormai più che evidente, i grillini spingono per ritardare il più possibile la decisione sulla Torino-Lione. Lo spettro del referendum e le manifestazioni di Torino hanno creato non pochi imbarazzi ai cinque stelle che adesso temono di dover fare un clamoroso dietrofront.

Si sta comunque giocando con le parole rispetto a un’opera portante del disegno infrastrutturale dell’Unione europea (Ten-T) che non sarebbe comunque possibile sospendere senza pagare un costo assai rilevante in termini di risorse spese inutilmente, fondi da restituire all’Unione europea, costi di ripristino dei luoghi, eventuali penali per i contratti in corso. Le prime stime dal territorio parlano di due miliardi di euro, ma è evidente che queste cifre non tengono conto né della perdita dei contributi della Ue – complessivamente pari a circa 3,4 miliardi – né del danno in termini di prestigio per un Paese che straccerebbe unilateralmente un trattato internazionale con la Francia e azzererebbe una delle opere prioritarie previste dai programmi infrastrutturali europei. Su questo ultimo punto va considerato che una delle prime decisioni del presidente Macron è stato di rivedere drasticamente il piano infrastrutturale francese, che ha tagliato varie opere anche di calibro europeo, ma ha lasciato intatta – nonostante la previsione iniziale avversa – la Torino-Lione.

Questa situazione ricorda, fare le debite proporzioni, la storia dell’inceneritore di Parma. Tutta la campagna pentastellata si imperniava sull’abbattimento dell’inceneritore. Una volta eletto, Pizzarotti fece 4 conti sul rapporto costi benefici ed andò avanti. Il concetto è: Non lo volevo, ma al punto in cui siamo, conviene proseguire che interrompere un processo. Parole piene di buonsenso. Analogamente oggi i più pensano che entrare nell’euro come siamo entrati sia stata una grandissima cavolata. D’altra parte oggi, pur con le negatività che ci portiamo dietro, uscirne sarebbe un rimedio peggiore del male.

Aggiungo hai costi sovra citati! e i posti i lavoro che si perderanno invece , non importano , vero ? Già con decretino sdignità , ( alias decreto  disoccupazione come hanno affermato le categorie imprenditoriali ) si perderanno 800 poti l’anno. Complimentoni al governo dello sgretolamento occupazionale.

I coglioni grilloidi dicono utilizziamo i fondi per altre coso più utili! TESTINE DI M! Inutile sciacquarsi la bocca con parole a vanvera. Le opere in questione vengono fatte in parte (a volte la maggiore) con fondi che si possono usare per quelle infrastrutture e non per altri capitoli differenti e con soldi di imprese private che finanziano imprenditoriale te quelle opere e non altre. Il libro dei sogni vostro è altra cosa e nulla ha a che fare con la realtà dei numeri. Triste sarà il risveglio.

La TAV va fatta anzi doveva esser già finita. È ora di smetterla di rimettere in discussione opere, giuste o sbagliate che siano (lo si saprà solo dopo 50anni), sono state discusse e pianificate in sede internazionale. Si fanno e basta. Che palle

 

Governo! lo stop alla Tav costa 3,4 miliardi di euro. CHE FATE ? BASTA CON LA PROPAGANDA BECERA E PROVATE A GOVERNARE! E SE NON SIETE IN GRADO A CASA PRIMA CHE ARRIVINO CON I FORCONIultima modifica: 2019-01-17T16:59:58+01:00da bezzifer
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