Renzi: «Con Salvini e Di Maio imposte vanno su, posti di lavoro vanno giù»

Matteo Renzi

L’ex Premier su Facebook: «Il governo dei populisti ha restituito libertà di tassazione selvaggia ai comuni»

«Una delle leggi di cui andavo fiero era quella che impediva ai comuni di alzare le imposte locali: le addizionali IRPEF, l’Imu, la tassa di soggiorno. Il governo dei populisti invece ha restituito libertà di tassazione selvaggia ai comuni». È quanto scrive su Facebook l’ex premier Matteo Renzi.

Tasse su, posti di lavoro giù

«Questo è il Sole 24 Ore di oggi», aggiunge il senatore Pd, postando una foto del quotidiano economico. «Con Salvini e Di Maio le tasse vanno su, i posti di lavoro vanno giù. Noi eravamo quelli ‘col caratteraccio’, ma l’Italia cresceva. Loro dicono di essere più simpatici ma adesso crescono solo le tasse e lo spread», conclude l’ex segretario Dem.

l rallentamento della crescita economica e il generalizzato clima di incertezza tra gli operatori iniziano a mostrare i primi effetti (negativi) sul mercato del lavoro. A febbraio gli occupati stabili, vale a dire a tempo indeterminato, diminuiscono di ben 33mila unità rispetto a gennaio.

Prosegue pure il calo del lavoro a tempo, -11mila unità, complice qui soprattutto il giro di vite su contratti a termine e in somministrazione operato dal decreto dignità. A crescere, e quindi a rendere meno grigio il saldo occupazionale a febbraio sono gli autonomi, tra cui le partite Iva, +30mila posizioni; su cui pesa la normativa fiscale di favore (flat tax), che sta spingendo il lavoro autonomo a discapito di quello dipendente.

Il secondo indicatore di un mercato del lavoro in affanno è l’occupazione nel tendenziale. In un anno i rapporti stabili sono crollati di 65mila unità. Quelli temporanei sono saliti di 107mila. Gli autonomi sono invece aumentati di 71mila unità.

Cosa significa questo? Che i contratti a tempo indeterminato fanno fatica ad imporsi, complice certo il quadro di incertezza economica ma anche la totale assenza di una politica di incentivazione, esauriti gli sgravi generalizzati targati Jobs act.

In questo quadro, completano la fotografia dell’Istat, il tasso di disoccupazione giovanile al 32,8 per cento, tra i più elevati in Europa, e + 34 mila disoccupati nel solo mese di febbraio. Su tutti questi numeri il reddito di cittadinanza non appare la misura di politica economica risolutiva: al più nei prossimi mesi farà salire il tasso di disoccupazione per una maggiore, e certamente positiva, riattivazione di soggetti ai margini.

Il punto, tuttavia, è che non basta. Bisogna aggredire il costo del lavoro, far ripartire investimenti e produttività, ritornare a regole più flessibili sugli impieghi a termine. Tutto ciò va fatto subito. Visti i campanelli d’allarme sull’occupazione suonati prima dell’Inps e oggi dall’Istat.

Renzi: «Con Salvini e Di Maio imposte vanno su, posti di lavoro vanno giù»ultima modifica: 2019-04-01T12:38:34+02:00da bezzifer
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