Spread “alla greca”, crescita zero, l’allarme di Visco: il paese rischia e il governo va nel pallone sulla lettera Ue.Di Maio contro Tria. Tria che smentisce Di Maio. Bozze di lettere che circolano, vertici di governo invocati e non tenuti. Esecutivo allo sbando
SE LA GIORNATA DI IERI Fosse stata una giornata litigiosa come le tante a cui questo governo ha abituato il Paese, la rabbia di Luigi Di Maio contro Giovanni Tria sulla lettera di giustificazione a Bruxelles sarebbe stata archiviata come un film già visto, ennesimo fotogramma di un governo che non ha collante interno e che comunque tiene. E lo stesso ragionamento, con una sfumatura più pessimista, si sarebbe applicato al veleno post elettorale che si sono gettati addosso Lega e 5 stelle, uno per rafforzare l’operazione Salvini premier di fatto, l’altro per riabilitare il suo capo politico e un partito in affanno. E no, però per l’Italia è stata una giornata anomala. Drammatica. Lo spread schizzato oltre i 290 punti, i titoli di Stato a cinque anni giudicati dai mercati più rischiosi di quelli della Grecia, la crescita zero certificata dall’Istat, la stroncatura della strategia economica da parte della Banca d’Italia. È stato un giorno da rischio Paese. È stato un giorno in cui la natura bicefala del governo si è ulteriormente rarefatta in un ectoplasma incapace di tenere la barra del comando in mano. Il litigio sulla lettera ne è la prova.
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Senza parole. Si diceva che I gialloverdi al governo fossero come un bimbo di sei anni al volante di una macchina di grossa cilindrata. Eh, no. Il bimbo, in fondo, potrebbe cavarsela, al massimo sbatterebbe contro un lampione in retromarcia. Questi sono sbronzi, sotto l’effetto di allucinogeni e, sopratutto, deficienti totali.
Si diceva che dalle parti della Lega ci fosse qualcuno con quel tanto di intelletto funzionante, gli imprenditori del Nord Est, la classe media benestante. No….devono essere tutti affatturati da quello sbruffone senza cervello di Salvini.
Mi viene in mente il film l’armata Brancaleone, con Gassman e Volontè, quando si incontrano e si dicono: cedimi lo passo…no cedimi tu lo passo…si sfidarono col risultato che alla fine finirono per mietere un intera distesa di campi di grano. Mettete l’Italia al posto del grano e questo sarà il risultato…si salvi-ni chi di ma(e)io puo, ahahahahah.
Siamo alle comiche finali: da sbellicarsi dal ridere, se non ci fosse da piangere amaramente! Ma se andiamo a guardare chi sono i fondatori dei due movimenti oggi al governo, non c’è poi da stupirsi più di tanto di questo epilogo: Grillo (un comico che è vissuto prendendo in giro gli altri) e Bossi (uno “statista” diplomatosi per corrispondenza e adoratore del dio Po). Con questi presupposti dove si poteva andare a parare se non in un tragico e ridicolo epilogo!
Carlo Cottarelli, ” Rischiamo di tornare al 2011-2012, con lo spread che arriva a 500-600 punti”. Tutto si ripropone. Il governo Berlusconi appoggiato da lega e altri partitelli di destra ci portò a quel livello di spread. Oggi il governo Lega appoggiato dai 5s e da altri partitelli di destra, vuole riportarci allo stesso punto. Visto l’andazzo, occorre iniziare a capire come i greci han fatto a sopravvivere, così da non farci cogliere impreparati !
