Carola Rackete libera: il gip non convalida l’arresto della capitana.E Salvini attacca subito la magistratura: “mi aspettavo pene severe”Il finto capitano battuto da una vera capitana di 20 anni più giovane. E lei è la sbruffoncella?

Salvare vite non è reato. Il Gip smonta le accuse contro Carola

Carola Rackete libera: il gip non convalida l’arresto della capitana.Secondo il giudice l’attivista tedesca ha agito nell’adempimento di un dovere, quello di salvare vite umane in mare.Bene, benissimo, giustizia è fatta. La volontà del ministro delle interiora non è la legge.

Ora i fascio-sovranisti masticano amaro. Carola Rackete torna libera. Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra.

Secondo la gip il reato di resistenza a pubblico ufficiale sarebbe stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”, quello di salvare vite umane in mare. Da stasera la donna tornea quindi libera perché viene meno la misura degli arresti domiciliari.

Le motivazioni

Secondo il gip di Agrigento la decisione di attraccare a Lampedusa non sarebbe stata “strumentale, ma obbligatoria” perché i porti della Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri. Di altro avviso la Procura secondo cui non cera “lo stato di necessità”. Inoltre, per la Procura l’impatto tra la nave Sea watch e la vedetta della Gdf è stato “volontario”, come spiegato ieri dal Procuratore Luigi Patronaggio al termine dell’udienza di convalida.

“E’ stata valutata negativamente, in maniera volontaria, la manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della Guardia di finanza verso la banchina. Questo atto è stato ritenuto, da noi, fatto con coscienza e volontà”, ha detto.

Carol Rackete è accusata per i reati 1100 del codice della navigazione, cioè resistenza a nave da guerra, e l’articolo 337 del codice penale, cioè resistenza a pubblico ufficiale. Ma da stasera è tornata libera.

La reazione rabbiosa di Salvini
“Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete e’ pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perche’ pericolosa per la sicurezza nazionale”. Cosi’ il ministro dell’Interno Matteo Salvini commenta la decisione del gip di Agrigento. (ANSA).
La difesa
“Credevo che la motovedetta della guardia di finanza si spostasse, non volevo colpirli”. Lo ha detto, durante l’interrogatorio per la convalida dell’arresto, la comandante della Sea Watch 3, Carola Rackete, al giudice per le indagini preliminari Alessandra Vella. Al termine dell’interrogatorio il gip si è riservato. Deciderà entro martedì mattina. La Rackete resta intanto agli arresti domiciliari ad Agrigento.
La comandante della nave della Ong è sotto accusa per aver violato il divieto di entrare in porto e per aver speronato una motovedetta delle Fiamme Gialle durante l’attracco. La guardia di finanza, al momento dell’arresto in flagranza, le ha contestato il rifiuto di obbedienza a nave da guerra, la resistenza o violenza contro nave da guerra e la navigazione in zone vietate. Contestato anche il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra gli altri reati ipotizzati, ma ancora non formalmente contestati, quelli legati al delitto di naufragio.
Salvini: “Espelleremo comunque la Rackete” – “Dalla giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto. In ogni caso, siamo comunque pronti ad espellere la ricca fuorilegge tedesca”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini, al termine dell’interrogatorio della Rackete.
Il pm di Agrigento: “Non c’era necessità di forzare” – “Non è stata un’azione necessitata. Non c’era uno stato di necessità poiché la Sea Watch attraccata alla fonda aveva ricevuto, nei giorni precedenti, assistenza medica ed era in continuo contatto con le autorità militari per ogni tipo di assistenza, per cui, per il divieto imposto dalla guardia di finanza di attraccare, non si versava in stato di necessità”. Lo ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, durante la conferenza stampa tenuta a margine dell’udienza di convalida dell’arresto di Carola Rackete.
“Fu voluto l’impatto con la motovedetta della Gdf” – “E’ stata valutata negativamente, in maniera volontaria, la manovra effettuata con i motori laterali della Sea Watch che ha prodotto lo schiacciamento della motovedetta della guardia di finanza verso la banchina. Questo atto è stato ritenuto, da noi, fatto con coscienza e volontà”, ha aggiunto Patronaggio, entrando nel dettaglio delle valutazioni dell’accusa.
“Divieto di dimora misura adeguata” – Per il pm “l’udienza di convalida dell’arresto di Carola Rackete si è svolta in un clima sereno, di collaborazione. La Procura ha chiesto, come misura cautelare, il divieto di dimora nella provincia di Agrigento con particolare riferimento ai porti di Lampedusa, Porto Empedocle e Licata. Abbiamo ritenuto in relazione a tutte le circostanze di questo caso e alla personalità dell’indagata che tale misura sia idonea a salvaguardare eventuali, ulteriori,esigenze cautelari”.
Nuovo interrogatorio per Rackete il 9 luglio – Intanto il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, ha già convocato per il 9 luglio, per rendere interrogatorio in qualità di indagata per l’ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, la comandante Carola Rackete. Si tratta del primo fascicolo aperto nel quale viene contestata anche la “disobbedienza a nave da guerra”, che scaturisce dall’avere violato il divieto di ingresso in acque italiane trasportando i migranti. L’interrogatorio era in programma sabato mattina ma è stato rinviato per l’arresto della trentunenne tedesca, arresto che ha fatto scattare un secondo procedimento.

Carola Rackete libera, Salvini attacca subito la magistratura: “mi aspettavo pene severe” Salvini fa la voce grossa: “rispediremo comunque in Germania la ricca tedesca, l’Italia non è una colonia”

Non occorrerebbe dirlo, ma io espellerei quell’obbrobrio umano di Salvini e darei a Carola un soggiorno gratuito per una settimana in qualunque posto dell’Italia fosse di suo gradimento. Intanto, il ministro della malavita e il fornicatore di salsicce di iena continua a definirla criminale.

Salvini continua a chiamarla criminale.Ha salvato vite umane. Attenzione che secondo me può darsi che dovrà chiedere nuovamente aiuto ai suoi amici 5 stelle.

Salvini, tu sei stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale e non ti sei fatto un anno di galera. Devi solo ringraziare che l’Italia sia “morbida” su questi reati

A Salvini probabilmente sarà andata di traverso la Nutella alla notizia che Carola Rackete è tornata libera. E infatti il Ministro ha sbottato: “dalla giustizia mi aspettavo pene severe per chi ha attentato alla vita dei militari italiani, evidentemente sbagliavo. 
Comunque, Salvini non si arrende: “Rispediamo subito in Germania la ricca fuorilegge, l’Italia non è una colonia”. Non si capisce cosa c’entri il colonialismo in questo caso, ma Salvini sono giorni che mette insieme argomenti che non hanno nulla a che fare con il caso Sea Watch, come il fantomatico ‘atto di guerra’ che avrebbe compiuto la capitana. Ma parole come guerra e colonialismo rinfocolano gli animi dei guerrafondai sovranisti. 
“Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della guardia di finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”, avverte Salvini, aggiungendo: “Tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L’Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia”. “La pacchia – conclude Salvini – è finita”.

Carola Rackete libera: il gip non convalida l’arresto della capitana.E Salvini attacca subito la magistratura: “mi aspettavo pene severe”Il finto capitano battuto da una vera capitana di 20 anni più giovane. E lei è la sbruffoncella?ultima modifica: 2019-07-03T08:25:39+02:00da bezzifer
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