La lettera sulla manovra in risposta all’Ue è attesa per oggi e scioglierà ogni dubbio

Manovra, E’ braccio di ferro sulla risposta da dare alla Ue

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 Oggi si tireranno le somme e si capirà davvero che direzione vuole prendere il governo giallo-verde nei confronti della Ue. Ascolterà i rilievi che gli sono stati mossi  o andrà dritto per la sua strada? La lettera sulla manovra in risposta all’Ue attesa per oggi scioglierà ogni dubbio.  Alle 20 è anche stato convocato unConsiglio dei ministri che potrebbe essere anticipato da un vertice con il premier Conte, i vicepremier e il titolare del Tesoro.

Teoricamente i pilastri “fondamentali” della manovra non dovrebbero cambiare, sono tornati ad affermare ieri Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Ma in Parlamento intanto sono sfilate le principali istituzioni in audizione e senza eccezione hanno puntato il dito sulle stime di crescita ritenute  “ottimistiche”. Organismi autonomi e indipendenti come la Corte dei Conti e l’Ufficio parlamentare di Bilancio hanno criticato la manovra di Lega e Cinque Stelle, sottolineando i rischi per la tenuta dei conti pubblici.

Ieri si è persino consumato un mini psicodramma fatto di vertici che non erano vertici, incontri saltati e rettifiche. Alla fine si è capita la dinamica degli eventi: Conte ha incontrato prima Salvini e poi Di Maio (Tria non ha partecipato). Ed è chiaro: anche da questi fraintendimenti si misura la tensione tra gli alleati.

La realtà è che le posizioni nel governo sulla linea da opporre a Bruxelles sono ancora molto distanti: tra il ministero dell’Economia, Palazzo Chigi e i due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ancora non si arriva ad una quadra. Nonostante i tempi stringano. Secondo Tria l’obiettivo di crescita per il 2019 va rivisto al ribasso per cercare di convincere l’Ue della fattibilità delle proposte avanzate in manovra. Tria vorrebbe portare le previsioni dall’1,5 per cento all’1,3 per cento, lasciando comunque intatto l’obiettivo deficit fissato al 2,4 per cento.

Ma sia il Movimento Cinque Stelle che la Lega non vogliono rinunciare alle misure “bandiera” del  mandato: quindi l’obiettivo è blindare il reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni. Ma la riforma della legge Fornero sulle pensioni, secondo le stime, darà risultati lontani dalle aspettative.

Intanto arrivano le critiche anche da parte del Cei. La voce dei vescovi non fa sconti e invitano tutti a stare all’erta per salvaguardare il risparmio delle famiglie e la vita delle imprese. Tanto che per il presidente dei vescovi, il Paese è sospeso e infelice: mancano investimenti e politiche di ampio respiro, aumentano incertezza, precarietà e rancore sociale.

Sullo sfondo rimane l’allarme spread: continua a viaggiare a ritmi sostenuti e chiude in rialzo a 310 punti base restando quindi fonte di ansia per gli interlocutori nazionali e internazionali.

La lettera sulla manovra in risposta all’Ue è attesa per oggi e scioglierà ogni dubbioultima modifica: 2018-11-13T12:56:21+01:00da bezzifer
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