Senato, il presidente Pietro Grasso lascia gruppo Pd. Zanda: “Dissenso su linea del partito”
Ora entra nel Misto. La decisione dopo le polemiche in aula sull’approvazione della legge elettorale con il voto di fiducia. Il capogruppo dem a Palazzo Madama: “Scelta inaspettata e non prevedibile. Gli avevamo chiesto di ricandidarsi con noi”. Orfini: “Non trasciniamo in scontro”. Martina: “Scelta che ci amareggia”. Dal M5s: “Doveva farlo prima”
Ragazzi si e’ dimesso dal pd che lo ha fatto eleggere alla presidenza..mica se n’e’ andato dal parlamento dove si tiene stretta la sua cadrega eppure tutti ad osannae il gesto!! peccato.Grasso, chi? quello del processo sulla trattativa stato mafia? grasso, chi? quello che non e’ mai riuscito ad arrestare Matteo Messina denaro? si proprio quello.Giusto. Peccato che dignità imporrebbe di rinunciare a tutto quanto gli è arrivato grazie al supporto del PD. Quindi via dal seggio di presidente, via dal senato, buon ritorno alla normale vita comune (se mai ne ha avuta una).Tutto il resto è pura ipocrisia.
Grasso come magistrato tanto di capello! Forse, però come politico qualche riserva l’avrei… in politica non è come in tribunale dove tutto è sottoposto a stretta regola, in politica, oggi vinco io, domani vinci tu e bisogna lasciarsi tutte le porte aperte.
Ora sto vizio del Aut Caesar, aut nihil innaugurato da D’Alema&C sta cominciando a stufare: tutti malmostosi, e se non vincono al 100% lasciano invece di far valere le proprie idee restando e combattendo. Oltretutto l’addivenire alle altrui posizioni quando è possibile oltre ad essere un segno di buona volontà è anche un bonus spendibile in futuro (questa è stata una delle prime frustrazioni del Berlusca quando si era accorto di non poter comandare) A mio modesto avviso Grasso ha fatto una sonora sciocchezza, priva di senso politico ancorché strategico.
Ci sono stati tanti motivi prima di questo per dimettersi ,lo ha fatto ora perché la legislatura sta per finire,La storia del magistrato presidente del senato on.Grasso la conosciamo e in televisione parlò anche di una storia di mafia che non convinse il giudice Caselli che lo voleva querelare.Lui attaccò pure la legge bocciata dal referendum, Perché venivano eliminati i senatori comunque anche se tardiva è una scelta politica si vedrà come finirà se ritornerà magistrato o dove si collocherà.
Parlo come un elettore del PD, che condivide non sempre tutte le scelte fatte dal su segretario pro tepore, ma che pensa che in questa situazione non si potesse fare molto meglio.Il modo con cui si è arrivati a fare questa legge elettorale non credo riempirà di orgoglio nessun elettore del PD, e credo nemmeno nessuno dei suoi dirigenti. Però alla fine si è riusciti a fare una legge elettorale, non perfetta, ma accettabile, condivisa da larga parte del parlamento, ad eccezione dei grillini, che con la loro insipienza politica hanno buttato al vento la possibilità di una legge a loro più favorevole, e di MDP, che ha la sua ragion d’essere solo nel fare la guerra a Renzi.
Tanto in questo paese prigioniero di oligarchie che si travestono di uno vale uno ai riformatori non darà mai retta nessuno. Quel che mi dispiace è che ho a lungo creduto che Repubblica fosse filiazione del “Mondo” e invece è solo un mix di conservatorismo misoneista e di massimalismo da nuova sinistra anni settanta.
Ok è giunta l’ora che il mo.vi.mento capitanato dal guitto pluripregiudicato collochi Taverna al posto di Grasso, Di Maio al posto di Gentiloni, Di Battista al rinato Min.Cul.Pop (Ministero della Cultura Popolare, Fico all’agricoltura, Crimi alla Giustizia, Toninelli alla redazione delle “veline” da passare alla stampa…libera. SI SALVI CHI PUÒ!!!