Candidati inquisiti, Cantone: “I partiti rendano effettivi i codici etici”
Il presidente dell’Autorità anticorruzione a Circo Massimo su Radio Capital risponde anche al M5S: “Agenti provocatori? No, servono infiltrati”
“Invocare liste pulite dovrebbe essere un dovere dei partiti. C’è bisogno di uno scatto dei partiti che dovrebbero rendere effettivi i codici etici”. Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anti corruzione, intervistato da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto a Circo Massimo su Radio Capital, interviene sul tema dei candidati inquisiti presentati dai vari partiti alle prossime elezioni. “I numeri devono essere letti – continua il presidente Anac – condannati per cosa? Diffamazione o corruzione? C’è da fare una riflessione. E ci sarebbe bisogno di una capacità autonoma di valutazione dei fatti”.
In merito alla proposta del M5S di “agenti provocatori” per stanare i corrotti, Cantone risponde: “Non penso sia una buona idea. C’è una sentenza europea che li vieta e si rischierebbe di creare un ginepraio. Diverso è invece il caso degli agenti sotto copertura che si infiltrano nelle organizzazioni e raccolgono prove della corruzione: questo è auspicabile”.
Limpido chiaro e condivisibile il ragionamento di Cantore, oltretutto i dipendenti del comico ma non c’erano dubbi, parlano e non sanno di che parlano visto che c’è già una sentenza europea, che vieta di raccogliere prove avute ( Provocate ) da un agente provocatore. Altresi si dovrebbe vietare a Provocatori Hooligans Parlamentari di entrare e mettere disordine istituzionale.Però una cosa bisogna dirla e cioè che essere condannati (anche se in primo grado) non è la stessa cosa che essere inquisiti. A parte i 5Stelle chiunque può capirlo. Gli agenti provocatori sono una stupidaggine perché chi induce qualcuno a commettere un reato commette a sua volta un reato (induzione) e pertanto non si può fare. Chiunque può capirlo (a parte i 5Stelle ovviamente).