Segnali di fumo dal Pd ? o un bel vaffa!

I paletti di Di Maio e Salvini sulla trattativa di governo: irrinunciabili le rispettive leadership. La partita del Def, i segnali di fumo al Pd

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I due vincitori al momento non sono disposti a fare concessioni di peso. Luigi Di Maio apre al dialogo con le altre forze politiche, a patto che accettino lui come premier di un futuro governo. Matteo Salvini, dopo lo storico sorpasso operato su Forza Italia domenica scorsa, si comporta da capo del centrodestra. Il segretario leghista dice no a ogni accordo fuori dal perimetro della coalizione, ribadendo la sua fedeltà al raggruppamento che domenica scorsa ha ottenuto la maggioranza relativa. Una settimana dopo il voto, lo spazio per una trattativa tra le due forze politiche uscite vittoriose dalle urne sembra molto stretto. Il maggior ostacolo sulla strada di un accordo sta tutto qui: ciascuno dei due leader pone la propria leadership come condizione irrinunciabile per ogni accordo con le altre forze politiche. E su questo punto, nessuno sembra disposto a cedere.

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Di Maio spero sappia che col 32% di voti non si governa. Mi chiedo perché non si apra un dialogo con Salvini, suo diretto interlocutore, avendo programmi in comune. Il giochino di volere a tutti i costi la stampella solo dal Pd, dimostra solo una grande, evidente ipocrisia. Spero che il Pd per il bene del paese e per rispetto dei suoi elettori, occupi la posizione che gli spetta: una seria e costruttiva opposizione. Di Maio( e Salvini) se ne facciano una ragione . #senzadime.

Con un sistema proporzionale (anche corretto) si è quasi sempre obbligati a governi di coalizione, ma questo accade anche in Ighilterra, se uno dei due partiti principali non prende la maggioranza dei seggi uninominali.
In tutti i casi, anche nella prima repubblica, la DC, che aveva più voti, si accordava con gli altri partiti più compatibili PSI, PRI, PLI) escludendo le ali sinistre PCI) e destre (MSI) del Parlamento.
Di Maio e Salvini devono fare la stessa cosa, anziché rincorrere il PD che, comunque, potrebbe garantire una maggioranza molto risicata.
Cdx e M5S hanno diverse proposte elettorali in comune, come, ad esempio, l’abolizione della Fornero, sforamento del 3% etc.
Si parlino, comincino una trattativa come Cdu e Spd, magari vadano avanti fino a giugno, ma poi trovino un accordo stabile e governino.
Almeno si chiarirà cosa vogliono effettivamente fare su immigrazione, dazi, rapporti internazionali etc.
Fino ad oggi hanno detto tutto e il contrario di tutto, sono cresciuti grazie a una forte rendita di posizione, ora dimostrino cosa sanno fare, oltre che blaterare.
#senzadime #senzadinoi

Questi sono sempre più chiaramente e inequivocabilmente pazzi!
“”Il nuovo governo dovrà rispettare la volontà dei cittadini che con oltre il 32% hanno votato un programma e una squadra. Noi abbiamo aperto a tutte le forze politiche, abbiamo chiesto a tutti responsabilità per far partire un governo presieduto da me”.
Presieduto da me!
Ma dove sta scritto!
Di Maio deve rassegnarsi, deve fare un accordo con la Lega e il Cdx e definire chi farà cosa.
Capisco la logica del: bastona il cane che annega… ma perché mai il PD dovrebbe sostenere Di Maio?
Certo, le sirene sono tante, ma ricordiamoci cosa facevano le sirene, cantavano per far naufragare le barche contro gli scogli.
Questo è quello che vorrebbero i vari consilieri che, oggi, ingiungono al PD di sostenere Di Maio.
Peraltro, fatti i conti, è sicuro Di Maio che basterebbe tutto il Pd (e non è garantito) e LeU per poter governare?
E fare cosa?
Si trovino d’accordo con Lega e cdx, visto che hanno molti punti in comune.

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Può darsi che il buon Di Maio si rivelerà uno statista di grande spessore, però dovrebbe chiarire, magari da subito, quanta autonomia reale gli viene concessa dall’accoppiata Grillo / Casaleggio, cui è vincolato da un rigido accordo – contratto. Se lui riuscirà ad essere formalmente il premier del prossimo governo, nei fatti saranno i suoi due “padroni” a fare la politica del nostro Paese. Nel bene e nel male.

Di Maio non ha ancora capito che i numeri in Parlamento li deve trovare lui. Invece è ancora sospeso nel sogno dell’investitura. Ci spieghi su che base Mattarella dovrebbe affidargli il mandato senza la prospettiva che il leader pentastellato riceva la fiducia delle Camere. Peraltro, qualora ciò non accadesse, Di Maio si brucerebbe. E accadrà, senza preventivi accordi e alleanze. Ma il vincitore assoluto, evidentemente, è convinto che, una volta ricevuto l’incarico, i leader degli altri partiti, guardandolo, esclameranno estasiati: “E’ bellissimo!” e lo acclameranno Presidente del Consiglio. Lo streaming di Bersani con Crimi e Lombardi è ancora in rete, se Di Maio volesse farsi un bel bagno di realtà. Ma leggersi la Costituzione noo? L’Italia è una Repubblica parlamentare. Vuol dire che (articolo 1) «la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione» e che quelle forme e quei limiti si traducono innanzitutto nell’elezione dei membri del Parlamento. Gli italiani alle elezioni scelgono il Parlamento, non il governo.

Eppure non è passato molto tempo, ma non ricorda che il centro sinistra per governare e tirare fuori l’Italia dalle macerie, dopo lo schiaffo dei 5 stelle a Bersani, fu costretto a chiedere il supporto di Alfano, del Berlusca e di Verdini? Pensa che Di Maio possa governare questo paese senza l’appoggio del PD e con la maggioranza dei seggi in mano al centro destra solo in base alla pura teoria e quindi senza sporcarsi le mani? Se non tornerà sulla terra,al movimento non rimarrà altro che andare all’opposizione.

Mi dite come i 5 stelle otterranno il 51% in parlamento senza fare alleanze. Se fosse stato così semplice, nel 2013 Bersani non avrebbe chiesto ai 5 stelle di fare parte del governo e dopo il loro rifiuto non ci sarebbe stato bisogno di Alfano. Oppure ha la presunzione di affermare che i punti programmatici proposti dal movimento sono i migliori in assoluto e deputati e senatori non potranno non convenire di trovarsi di fronte ad una nuova tavola delle leggi e si prostreranno osannanti di fronte a Di Maio? Del resto è quello che i 5 stelle intendono per parlamento: una folla di eletti che se non approva a maggioranza le leggi del movimento viene accusata di essere la casta.

Ai 5 stelle per avere la maggioranza alla camera mancano 93 seggi, al senato 50. Solo un pazzo, specialmente con questi numeri, potrebbe pensare di andare volta per volta a chiedere alla camere di votare una legge senza avere un alleanza preventiva. A meno che i punti programmatici da sottoporre a suffragio non siano generici e di semplice sopravvivenza del paese, ma a quel punto come capo del governo potrebbe esserci una figura qualsiasi nominata da Mattarella, Di Maio sarebbe solo una bella statuina.

50 deputati mancano e chi li deve dare, ammettiamo che la lega o m5s a il mandato esplorativo pensi che il PD voterà a favore dove sono i punti di convergenza con loro io non ne vedo, oltre tutto se il PD lo facesse sarebbe un suicidio politico già stiamo pagando per il Nazzareno.

Ma la comica stellare (vincerà sicuramente la medaglia doro alla olimpiadi della categoria forse già alle para olimpiadi in atto,e sicuramente si ripetera alle olimpiadi di TORINO) è che i 5 stelle non stanno chiedendo i voti del PD. Pretendono che sia il PD a supplicare Di Maio di accettare il proprio appoggio, sotto il ricatto fake del “se il PD non appoggia un governo a trazione grillina scomparirà”. Un motivo in più per scegliere l’opposizione e lasciare Di Maio in balia degli eventi.

 

 

 

 

Segnali di fumo dal Pd ? o un bel vaffa!ultima modifica: 2018-03-11T10:49:07+01:00da bezzifer
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