Per me nel Sud ha vinto il “reddito di cittadinanza”, il voto d’identità in queste elezioni con Di Maio,condivido un mangia pane a scrocco come i suoi elettori.

Il Mezzogiorno si crede Luigi Di Maio. Il voto del Sud per il M5S (e la Lega) non è di rabbia ma di identificazione. Con i leader sentiti più vicini, “più uguali a noi”No caro SAVIANO i leader sentiti più vicini PERCHÉ PROMETTONO L’IMPOSSIBILE.

Il Mezzogiorno si crede Luigi Di Maio

Certamente il reddito di cittadinanza ha fatto molto come lo stipendio di 2500€ del 2013.. Se fosse una semplice pubblicità sarebbero a giudizio in tribunale ma come truffa elettorale non è punibile dalla legge. Chi ci crede lo vuole ad ogni costo e come per Berlusconi passa sopra a qualsiasi schifezza  o voltafaccia che li smaschera e che dimostra la falsità e la pericolosità di quel gruppo di complici alla conquista del paese.

Ecco perché. Secondo me, al sud, del M5S gli importa poco, per non dire nulla. Il voto espresso è solo il frutto delle promesse fatte dal movimento di distribuire nuovi “soldi a pioggia” (l’assalto ai CAF lo dimostra); soldi che ora sarei davvero curioso di sapere dove andranno a prendere. Li andranno a prendere dove sempre si va a cercare in questi casi.tassazione sul reddito di quei pochi che ancora lavorano o una bella patrimoniale su proprietà immobiliari  (ergo la  nostra casa e /o quella dei nostri nonni/genitori). Nel frattempo i capitali dei signori a là de benedetti saranno al sicuro in qualche caveau tra le Alpi svizzere.

Certo che se non si è contenti di come vanno le cose cambiare è una mossa intelligente, ed è la base della democrazia.Vero però è che bisogna essere intellettualmente onesti e vedere se i problemi nascono dalla politica e possono essere risolti da essa, o se nascono dal popolo e allora cambiare politici serve a poco, anzi ci si mette nelle mani di gente sempre peggiore che promette l’impossibile pur di arrivare al potere Che mi sa che è quello che è successo al sud alle ultime elezioni, anche se spero con tutto il cuore di sbagliarmi per il bene di tutti

Io so che chi ha voglia di lavorare, trova il lavoro e lavora. Chi non ha voglia aspetta che qualcuno (lo Stato? la Regione? Di Maio con il reddito di cittadinanza?) gli arrivi sotto casa con l’assegno. La Fiat è stata la meta di migliaia di meridionali emigrati con la valigia di cartone, oggi chi si sposta più per cercare lavoro al nord?Una volta ho fatto i complimenti ad un amico di blog per lo sviluppo industriale ed agricolo del napoletano; mi ha risposto: lo sai che tutte quelle fabbriche sono in mano alla camorra?
Credo che addossare tutte le colpe alla sola classe politica (per quanto corrotta sia) sia nascondersi dietro ad una foglia di fico.

Tutto questo è stato possibile perché l’unico feudo che c’è al Sud è il malessere, e quindi la voglia di stare meglio. Non c’è un feudo di destra, di centro o di sinistra: c’è solo il bisogno di stare meglio. Questo rende il voto del Sud molto malleabile. Non c’è, diciamo, una “tradizione politica predominante”, uno stagnamento culturale politico. Non c’è misoneismo. Non ci sono regioni rosse o azzurre. Al sud non si vota per partito preso, per affezione. Si vota per essere mantenuti realmente. Per desiderio di stare meglio e fare un cazzo.Si il sud è un buco nero di soldi, si spera (non in questo giro purtroppo) che chiunque vada al governo smetta di foraggiarli e lasci sicilia, calabria e compagnia fallire in santa pace e portare i libri in tribunale.

Il Sud ha votato contro ogni cambiamento. Il Sud ha votato nella speranza di poter continuare a vivere di assistenzialismo che ai tempi di DC era mascherato da forestali, falsi invalidi, etc ed oggi sarebbe istituzionalizzato col reddito di cittadinanza.
Il Sud non ha votato per cambiare le condizioni e poter avere finalmente lavoro, ma per continuare a non lavorare ed a poter spendere. Saviano: lei non capisce nulla.Il voto di scambio non è stato spianato come dice Saviano, ma ha solo cambiato pelle ed il sud ha scelto il reddito di cittadinanza. Ora bisogna vedere come faranno tanti pensionati a dimettersi dall’Inps e accedere al reddito di cittadinanza che, a detta dei 5*, sarà maggiore delle loro misere pensioni.

“Il sud non crede più alle promesse e pretende il cambiamento”.Falso, non si capisce, secondo la tesi di Savinao, perché abbia deciso solo ora, dopo 70 dal dopoguerra, di volere il cambiamento. Lo ha sempre voluto, ma una buona fetta lo vuole “credendo alle boutade”, prima tra tutte il reddito di cittadinanza, conferma le code a Palermo e a Bari per la richiesta di moduli. Lo conferma anche il fatto che pur di sbarazzarsi, a modo loro, del problema immigrati, ha votato la Lega che aprostrofava i napoletani come persone che “puzzano come il cani” (cit. Salvini) ha ottenuto il 5% dei voti, metà di quelli del PD, al sud. E che questa voglia di cambiamento coincida un un generale affrancamento dalla malavita non spiega, per esempio, certi esiti alle regionali, o al risultato alle politiche di Bagheria.

OK:E’ arrivato Babbo Natale! Sono 50 anni che ascoltiamo le stesse balle sul sud che adesso sta raccontando Di Maio. Ma questo balle (rilancio del sud, investimenti sopratutto nel sud, incentivi per l’economia meridionale) le raccontava già Andreotti! Poi c’era Achille Lauro che distribuiva pacchi di pasta per le elezioni. Di Maio promette addirittura un reddito di cittadinanza (quando lo stato non ha nemmeno i soldi per la benzina delle auto della polizia). E il povero sud ci casca sempre! 

Per me nel Sud ha vinto il “reddito di cittadinanza”, il voto d’identità in queste elezioni con Di Maio,condivido un mangia pane a scrocco come i suoi elettori.ultima modifica: 2018-03-13T12:15:49+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share