Paura, eh? Una mattina vi siete svegliati.

La crisi del Pd e l’ombra di Orbán.

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È passata più di una settimana dai risultati elettorali, ma in realtà non sembra passato un giorno. Le forze che hanno avuto più voti continuano a contendersi il diritto di formare il governo senza indicare prospettive e contenuti. Lega e 5 Stelle continuano da giorni a battere la grancassa sulla legittimità del loro successo e sulla rispettiva prerogativa ad ottenere l’incarico di dare vita all’esecutivo. Pur di evitare di spiegare come pensano di sviluppare la loro iniziativa si aggrappano al senso di responsabilità del Partito democratico pretendendo che il partito uscito sconfitto alle elezioni disbrighi la loro inerzia. Ma per fare cosa? Per andare dove?

E’ vero vi e’ un combinato disposto di cause che ci ha portato sin qui e sui quali riflettere,ma la disfatta elettorale nasce principalmente dall’adozione della Massima di Mao,ultimamente è freudianamente citata dal cospiratore Orlando:sparare quotidianamente sul quartiere generale.E’quello che hanno fatto i post comunisti per 4 anni suggerendo l’avversario Argomenti e slogan per delegittimare il miglior governo degli ultimi trent’anni. Ma e vero che bisogna definire l’identità di Un partito come il Pd nato dalla fusione fredda tra componenti che non hanno mai fatto una revisione compiuta delle ideologie di provenienza.E’ pure possibile che questa fusione,a livello dirigenziale ,non sia possibile ed allora e’ preferibile liberarsi delle scorie come Emiliano,Orlando etc.

Il PD, per avere un ruolo qualsiasi, di opposizione o di sostegno, deve cercare di capire cos’è. Deve darsi un obiettivo primario, una luce chiara, ma semplice, che illumini il cammino. Nel breve-medio termine, il lavoro, in quello lungo la Cultura e l’istruzione. Un paese ignorante e dominato dal conseguente dilagare della corruzione, della criminalità organizzata, del disprezzo del Bene Comune, non può essere un paese guidato da un nuovo e rigenerato PD

“Fatto sta che coloro che hanno ottenuto più voti alle elezioni hanno grandi responsabilità e non possono evitare di indicare la strada che intendonoseguire. ”

Se le strade non si raccordano cambia poco che siano “vincitori”, anche nel 2013 i “vincitori” erano il csx (come oggi il cdx) e il M5S e anche allora non ci fu governo insieme. D’altronde ad oggi i maggiori sostenitori di un governo M5S-Lega sono i politici (e buona parte degli elettori-commentatori) del PD.Decisamente più dei politici (e di buona parte degli elettori-commentatori) del M5S e della Lega.

Un vero paradosso, ma in Italia è la normalità.

Paura, eh? Una mattina vi siete svegliati.ultima modifica: 2018-03-14T10:22:39+01:00da bezzifer
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