Beppe Grillo: “Il lavoro retribuito non è più necessario, serve un reddito per diritto di nascita” Post sul sito dal titolo “Società senza lavoro”: al centro l’uomo, non il.

Scrive Grillo:

“Siamo davanti ad una nuova era, il lavoro retribuito, e cioè legato alla produzione di qualcosa, non è più necessario una volta che si è raggiunto la capacità produttiva attuale. Si vuole creare nuovo lavoro perché la gente non sa di che vivere, si creano posti di lavoro per dare un reddito a queste persone, che non avranno un posto di lavoro, ma un posto di reddito, perché è il reddito che inserisce un cittadino

all’interno della società”.

Per il fondatore del Movimento 5 Stelle, la ricetta è chiara: “Una società evoluta è quella che permette agli individui di svilupparsi in modo libero, generando al tempo stesso il proprio sviluppo. Per fare ciò si deve garantire a tutti lo stesso livello di partenza: un reddito, per diritto di nascita”.

Votami che ti pago senza far niente, l’importante che mi voti, poi dopo si vedrà dove prendo i soldi. Naturalmente aumentando le tasse, che inevitabilmente faranno aumentare i costi al consumatore finale. Le sue ville sono ben oltre il necessario sono un prodotto eccessivo, e poi Casaleggio lo ha già applicato con il prelievo forzoso di 300 euro al mese da ciascuno dei 333 eletti al Parlamento per un totale di circa 1.200.000 euro annui senza lavorare.Comunque io credo che i disturbati sono quelli che negano o cercano di nascondere la verità

E così in un sol colpo Grillo avrebbe risolto il problema della disoccupazione: chi lavora paga il reddito di cittadinanza a chi sta a casa. E i mantenuti dallo stato non potranno nemmeno decidere di aprire imprese anche individuali per guadagnare quattro spicci in più, perché secondo il guru di Genova attualmente avremmo già raggiunto il limite della capacità produttiva. E’ un delirio.

Quindi non si deve pagare più l’idraulico, perché é già pagato dallo Stato.
Così dicasi per la collaboratrice in ufficio, gli impiegati e l’imbianchino.Il cittadino che paga le tasse non deve più pagare nessuno, che bello, l’ha detto Grillo !!!
Gli italiano hanno votato il suo movimento che ha promesso anche il reddito di cittadinanza, quindi adesso i creduloni gli mancheranno i soldi per le vacanze, per le sigarette e quant’altro. !! Tutti ci sveglieremo una mattina e non ci troveremo più in Italia ma a BENGODI il paese delle meraviglie che Grillo ci ha messo a disposizione. Una pacchia !!!

Come obiettivo di lunga scadenza è auspicabile. Come obiettivo a medio-breve termine, considerata l’arretratezza economica dell’italia, il debito pubblico, e la difficoltà di fare impresa, figuriamoci impresa all’avanguardia, ci vorranno almeno altri 50 anni di buona politica prima di iniziare a vedere qualche “ritorno economico” in tal senso. Per cui spacciarla come “rivoluzione” da oggi è da truffatori. I grillini solo questo sono: truffatori ladri di voti col reddito di cittadinanza promesso, immediatamente, e rimandato sine die una volta che si sono chiuse le urne.

E’ vero che l’automazione farà sparire parecchi posti di lavoro “di vecchio tipo”, ma ne creerà degli altri (fabbriche che producono macchine che consentono l’automazione). I progettisti (ingegneri, architetti) non potranno mai essere soppiantati nel lavoro di “immaginazione” di nuove soluzioni. L’importante è far andare di pari passo la tecnologia con la fantasia umana. 

Piuttosto il problema di come ripartire le ricchezze si pone. E penso che una società iper produttiva dovrà dare un reddito ai propri cittadini, anche solo per compensarli di alcune “rinunce”. Ad esempio chi usa l’automobile, o mezzi similari, ci paga delle tasse (che ora incassa tutte lo stato). Ora secondo me una quota di quella tassa va rigirata a tutti i cittadini in quanto li si priva di beni di cui altrimenti godrebbero (l’aria pulita, lo spazio, il verde…). Per cui non trovo in assoluto campata in aria l’idea di grillo (io lavoro da sempre per cose così). Quello che trovo assurdo è turlupinare il suo elettorato per far credere alla massa di gonzi che l’hanno votato che si possa già ora dare un reddito proveniente da questo nuovo modo di concepire l’economia globale. Ci vorranno anni e sempre se non si lascerà che la ricchezza finisca nelle mani di pochi che non si obbligano nemmeno a pagare un indennizzo per il consumo di risorse che compiono. Ma a questo deve rispondere una buona politica. Non un’accozaglia di disagiati sociali e mentali messi su dalla casalegigo associati per far soldi né partiti ottocenteschi come ricette economiche.