Archivio mensile:marzo 2018

Franceschini, pensi per caso di essere in un paese normale?? Nella succursale europea di Bananaland ogni briciolo di buon senso è andato a farsi benedire da tempo..

“Riscriviamo tutti insieme le regole, può essere una legislatura perfetta”. L’appello di Franceschini. Per il ministro, “l’assenza di una maggioranza è il quadro ideale per fare le riforme: nuova legge elettorale e monocameralismo”

“Ho ascoltato tutta la direzione del Pd, ho ascoltato gli altri partiti, e ho guardato con una certa invidia le certezze dei vari leader dopo un terremoto come questo. La verità è che siamo in un’impasse”. Parla così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro uscente dei Beni Culturali, Dario Fraceschini, che così spiega il suo pensiero:

“La politica non è una corsa, per vincere non basta arrivare primi; per vincere bisogna avere la maggioranza in entrambi i rami del Parlamento. E la maggioranza non ce l’ha nessuno. Mi pare una buona occasione per evitare gli errori delle precedenti legislature sul tema delle riforme istituzionali”.

E ancora:

“Noi siamo sotto nei numeri, ma i poli sempre tre restano. È il momento di scrivere le regole tutti insieme. Le riforme a maggioranza non funzionano; ma siccome oggi nessuno ha la maggioranza, il quadro è perfetto per fare le riforme, perché nessuno le può imporre agli altri”.

Franceschini pensa al “monocameralismo e alla legge elettorale”.

“L’insieme di questi elementi può dare stabilità al sistema Paese. Non ho nessun titolo per impegnare il Pd: mi rivolgo a Di Maio, a Salvini, a Berlusconi, a Martina e al mio stesso partito; da una situazione che pare perduta può nascere un meccanismo virtuoso. Questa può essere la legislatura perfetta”.

Franceschini il 4 dicembre 2016 dov’era? Forse non aveva capito bene il referendum uguale a Di Maio che non capisce le mail.Dai secondo te è possibile farlo? Ciò che va bene ad uno non va bene all’altro, sai perché abbiamo una legge elettorale di questo tipo? Ne sono state presentate tante ma nessuna andava bene a tutti.

Se qualcuno , come Franceschini, esce con un suggerimento normalissimo e dettato da una esperienza politica lunga , sta a significare che anche il navigato politico non va da nessuna parte .Perché queste circostanze negative? Semplice ….Abbiamo: Una costituzione bella dicono ma ottocentesca e nata sulle ceneri e sul risentimento.E: 
Una Costituzione che VA ABOLITA COMPLETAMENTE O RIVISTA TOTALMENTE PER IL MONDO ATTUALE.AGGIUNGO.UNO STATO CHE VA RIFONDATO DALLE RADICI.SEMPLICE ….. ANZI NO …..

Oramai sta storia della riforma costituzionale, di quella elettorale, che son cose sacrosante a dire il vero, è diventata la comoda scusa per far passar 5 anni a Franceschini e co con la cadrega sotto il sedere, buscarsi il soldino, e poi ricominciare con la ruota il prossimo giro.
La riforma costituzionale era stata fatta, era una buona riforma che avrebbe migliorato il sistema, non apriva come si è visto il 4 marzo nessuna dittatura renziana, tutt’altro, abbinata alla riforma elettorale che prevedeva che chi arrivava primo, se sopra il 40% prendeva il premio di maggioranza e sennò andava in ballottaggio col secondo, avrebbe visto, l’11marzo andar a votare tra PD e M5S per prenderselo quel premio con ovvie chance di vittoria per i 5S. 
I quali non avrebbero dovuto mendicare i voti del PD, addirittura rinfacciandogli la responsabilità della loro vittoria – non vittoria- dimenticando che solo 5 anni fa si facevano i medesimi discorsi ma non si fecero scrupolo di lasciar con il sedere per terra Bersani, obbligando alla convergenza con Berlusconi. 
Una cosa seria, come la riforma dell’assetto istituzionale e della legge elettorale avrebbe bisogno di figuri meno meschini come Franceschini che cerca di stabilizzarsi la sedia in compagnia dei Di Maio o Salvini .Il Renzi & C invece LAVORAVANO perché la sedia lavorano e logorandosi su ste cose serie, per togliertela da sotto il didietro ha questi politici.

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PD senza Renzi si squaglia in due settimane come la neve a primavera….

Ora serve un nuovo Partito Democratico, si apra una Costituente.

Sono da tempo convinto che per il Partito Democratico sia giunta la necessità di un nuovo inizio. Il voto lo ha confermato, purtroppo, oltre ogni più pessimistica previsione. Il cammino dei Democratici ha attraversato due cicli decennali, il primo (dal 1995 al 2005) è stato quello dell’Ulivo, poi è nato il PD il cui ciclo fondativo si chiude con questo voto. Il Partito Democratico, a mio avviso, è stato solo per brevi momenti quella forza a vocazione maggioritaria che noi fondatori avevamo immaginato. Solo in due circostanze la consistenza elettorale ci ha fatto credere di aver raggiunto quell’obiettivo. Sono stati i 14 milioni di voti del 2008 con Veltroni ed il 41 per cento del 2014 con Renzi. Due momenti che, tuttavia, non hanno prodotto un Partito aperto.

Vada per la Nuova Costituente.Ma il nuovo PD mi avrà solo se si instaura una vita interna in cui, dopo libero e anche aspro dibattito, si decide a maggioranza.E la minoranza si adegua, volente o nolente.Non voglio appartenere a un club di sadomasochisti

Sparare quotidianamente sul quartiere generale,e’ la massima di Mao imputata da Orlando a Renzi nell’ultima direzione ma praticata da lui e i post comunisti Bersani ,Speranza,Cuperlo etc negli ultimi 4 anni suggerendo ad avversari argomenti e slogan antirenzi,disorientando e diseducando il nostro stesso elettorato.Abbiamo dimenticato il significato del Partito di lotta e di governo laddove il partito di lotta stava vicino ai bisogni ed anche alle rabbie della gente per trasformarli in progetto politico e di governo.E’ mancato il partito di lotta così inteso ,ed e’ stato percepita solo la lotta per il possesso della ditta.

Aggiungiamo che:Per vincere in Italia basta promettere lo scioglimento del sangue di San Gennaro due volte all’anno e dieci domeniche alla settimana. Naturalmente birra e salciccia per tutti. E dopo che hai vinto, e la gente fa la fila al bancone, gli dici di ripassare tra due anni, che intanto loro si devono organizzare. Non sarà mica difficile!

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Paura, eh? Una mattina vi siete svegliati.

La crisi del Pd e l’ombra di Orbán.

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È passata più di una settimana dai risultati elettorali, ma in realtà non sembra passato un giorno. Le forze che hanno avuto più voti continuano a contendersi il diritto di formare il governo senza indicare prospettive e contenuti. Lega e 5 Stelle continuano da giorni a battere la grancassa sulla legittimità del loro successo e sulla rispettiva prerogativa ad ottenere l’incarico di dare vita all’esecutivo. Pur di evitare di spiegare come pensano di sviluppare la loro iniziativa si aggrappano al senso di responsabilità del Partito democratico pretendendo che il partito uscito sconfitto alle elezioni disbrighi la loro inerzia. Ma per fare cosa? Per andare dove?

E’ vero vi e’ un combinato disposto di cause che ci ha portato sin qui e sui quali riflettere,ma la disfatta elettorale nasce principalmente dall’adozione della Massima di Mao,ultimamente è freudianamente citata dal cospiratore Orlando:sparare quotidianamente sul quartiere generale.E’quello che hanno fatto i post comunisti per 4 anni suggerendo l’avversario Argomenti e slogan per delegittimare il miglior governo degli ultimi trent’anni. Ma e vero che bisogna definire l’identità di Un partito come il Pd nato dalla fusione fredda tra componenti che non hanno mai fatto una revisione compiuta delle ideologie di provenienza.E’ pure possibile che questa fusione,a livello dirigenziale ,non sia possibile ed allora e’ preferibile liberarsi delle scorie come Emiliano,Orlando etc.

Il PD, per avere un ruolo qualsiasi, di opposizione o di sostegno, deve cercare di capire cos’è. Deve darsi un obiettivo primario, una luce chiara, ma semplice, che illumini il cammino. Nel breve-medio termine, il lavoro, in quello lungo la Cultura e l’istruzione. Un paese ignorante e dominato dal conseguente dilagare della corruzione, della criminalità organizzata, del disprezzo del Bene Comune, non può essere un paese guidato da un nuovo e rigenerato PD

“Fatto sta che coloro che hanno ottenuto più voti alle elezioni hanno grandi responsabilità e non possono evitare di indicare la strada che intendonoseguire. ”

Se le strade non si raccordano cambia poco che siano “vincitori”, anche nel 2013 i “vincitori” erano il csx (come oggi il cdx) e il M5S e anche allora non ci fu governo insieme. D’altronde ad oggi i maggiori sostenitori di un governo M5S-Lega sono i politici (e buona parte degli elettori-commentatori) del PD.Decisamente più dei politici (e di buona parte degli elettori-commentatori) del M5S e della Lega.

Un vero paradosso, ma in Italia è la normalità.

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L’Orlandino furioso come nullità lo paragono a speranza,anzi che fine ha fatto?

E’ una tregua fragile, quella siglata nel Pd nella direzione che ha aperto la stagione post-renziana. 

“Rosato e Marcucci capigruppo Pd? Pronti a togliere la fiducia a Martina”. L’ira degli orlandiani, ma il Guardasigilli smorza: io non metto veti

La minoranza pronta alla guerra con il neo reggente

Andrea Orlando lo dice chiaro e tondo di primo mattino, quando definisce un’ “apertura di credito” quella data al reggente Maurizio Martina e “centrali” le responsabilità di Matteo Renzi nella sconfitta. E dalla sua area in serata già trapela un messaggio bellicoso: “Se saranno scelti capigruppo come Rosato e Marcucci, la minoranza non sosterrà più il mandato di Martina”, come riferisce l’Ansa. “Io non metto veti su nessuno ma prendo alla lettera le parole di Martina sul fatto che le scelte saranno condivise, collegiali e unitarie. Non è questioni di nomi, ma di metodi che si segue”. Così Andrea Orlando, a Carta Bianca, rispetto alle indiscrezioni secondo cui la sua area è pronta a dichiarare fallito il mandato del reggente senza mediazione sui capigruppo.

Tra la minoranza Dem ad oggi lo scenario su cui si puntano più fiches è proprio quello di un governo di scopo: a Mattarella sarebbe difficile dire no anche se per il Pd si aprirebbe comunque una stagione difficile perché, osservano diverse fonti, se lo scopo fosse fare la legge elettorale, i Dem potrebbero trovarsi nella morsa di una maggioranza M5s-Lega. L’alternativa, però, non è allettante per un partito in affanno: “Tornare alle urne – dichiara Gianni Cuperlo – sarebbe un errore drammatico”.

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Ma sti sfigati della minoranza cosa aspettano a trasferisci in leu? Come si sono già scissi?

DATA FATIDICA DI TUTTO STO CASINO 4/12/2016.RICORDARVELO E NECESSITA E SERVIZIO IGENICO MENTALE.PER IL BENE DEL ITALIA.E PRIMA O POI CI DOVREMO NUOVAMENTE TORNARCI AL ITALICUM CARA ACCOZZAGLIA.

Perché ora c’è necessità di indurre doppie elezioni in un sistema dove non è previsto ballottaggi?
Mi riferivo al sistema Francese, senza imporlo, così come credo che nemmeno il sistema spagnolo non sia un riferimento. Noi dobbiamo trovare la nostra strada. Non so come, ma dobbiamo avere un sistema istituzionale più efficiente.
Avrei preferito farlo prima, ma se non ci siamo riusciti, confido che prima o poi saremo in grado di farlo. A ogni tornata elettorale si parla di “governo di scopo” o “di responsabilità”, o del “governo del presidente” che dovrà cambiare la legge elettorale per ritornare alle urne, ma questo non arriva per alcuni evidenti motivi:
1. La Costituzione ha una vocazione molto “proporzionalistica”(scusate il liguaggio inoportuno).
2. Spesso le Camere sono disomogenee e la legge elettorale risulta diversa per Camera e Senato.
3. I partiti non voteranno mai una legge elettorale per farsi fuori da soli.
4. I deputati e i senatori idem.
5. La dialettica politica italiana è sempre la stessa: Uno uomo solo al comando, la legge truffa, non puoi governare con una minoranza in parlamento… ecc.

Il 4 dicembre abbiamo perso un occasione per andare verso un sistema istituzionale, che permetta una semplificazione politica, e con l’Italicum la settimana scorsa si sarebbe svolto il ballottaggio fra M5S e X, e adesso probabilmente avremmo già avuto un governo.

Nessuno dei partiti citati sopra (M5s e X cioè  l’accozzaglia del 4-16) avevano appoggiato la riforma:

Se vogliono far qualcosa devono partire da lì. Riforma Istituzionale.

P.S. La Francia ha un sistema istituzionale molto chiaro anche se diverso (che personalmente preferisco).

Approposito, Macron ha preso 23% alle elezioni. Alcuni partiti in Italia 32%…. e non governano.

N.B. Preferirei non sentire le solite banalità. Vai in Francia se ti piace di più, ma ragionare assieme perché nel Bene e nel male, vivo qui  e tutti insieme condividiamo lo stesso destino. Io, ho le mie idee, e li condivido liberamente.

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O si apre un dialogo serio, e qui è Di Maio che ha il cerino in mano, oppure non vedo altri sbocchi se non a) un governo del Presidente, o b) nuove elezioni.

Graziano Delrio: “Se Sergio Mattarella ci chiama al Quirinale valuteremo”

Il ministro dei Trasporti: “Non auspichiamo un governo M5S-Lega perché hanno fatto promesse che non sono realizzabili”

“Se Mattarella ci chiedesse di fare il Governo? Valuteremo. Il Presidente ha sempre la nostra attenzione e la nostra collaborazione. Noi siamo disponibili ad ascoltare, diversamente da quello che hanno fatto Lega e M5S nel corso dell’ultima Legislatura”. A dirlo è Graziano Delrio ai microfoni di Radio anch’io (Rai Radio 1). “Non auspichiamo un governo M5S-Lega perché hanno fatto promesse che non sono realizzabili”, prosegue. “Noi abbiamo detto la verità – prosegue – e questo in politica molto spesso non paga. Abbiamo idee diverse da Lega e M5S su come uscire dalla crisi e su come aiutare le famiglie e le imprese italiane più in difficoltà”.

“Il senso delle mie parole – spiega – è uno solo ed è quello affermato ieri dalla direzione nazionale nel documento condiviso, cioè che il Partito democratico ‘riconosce l’esito negativo del voto, garantisce il pieno rispetto delle scelte espresse dai cittadini e al presidente della Repubblica il proprio apporto nell’interesse generale’ e ‘si impegnerà dall’opposizione, come forza di minoranza parlamentare, riconoscendo che ora spetta alle forze che hanno ricevuto maggior consenso l’onore e l’onere di governare il Paese'”.

Del Rio: “se Mattarella ci chiama valuteremo” …e poi gli diremo quello che già sa fin troppo bene e cioè che i programmi della lega e dei 5s (che contengono promesse assurde, irrealizzabili e quindi disoneste), sono lontani mille miglia dall’unico programma serio per il paese, quello del PD. Gli diremo che sappiamo tutti che basterebbe un quarto del programma dei 5s e della lega per sfasciare il paese, e che quindi Mattarella non può chiedere al PD (che oltretutto deve rispondere ai suoi elettori) di essere corresponsabile di questa operazione. Ci spiace tanto per gli italiani che hanno creduto alle promesse di soluzioni facili a problemi complessi e a fantascientifici redditi di cittadinanza ma, a mali estremi, estremi rimedi.
Speriamo che un bel bagno di realtà possa servire a vaccinare gli italiani dall’endemico infantilismo e a farli finalmente uscire dallo stato di arretratezza culturale e sociale in cui si trovano. Ben detto, Del Rio, assolutamente d’accordo!

Bene che ci sia moderazione, ma Mattarella non può certo pretendere che le eventuali mosse di riavvicinamento, e le relative aperture, inizino a provenire dal PD. E’ M5S che, se vuole, deve mettere sul tavolo argomenti concreti che consentano il riavvicinamento.
L’ho già scritto l’altro giorno: purtroppo in politica è ottuso chi crede di potersi fare dei nemici (nemici, non avversari!) senza che questo, prima o poi, gli si ritorca contro. Basta dare un’occhiata ai primi 6 minuti di questo filmato per capire di costa io stia parlando …
https://www.youtube.com/watch?v=KYv-eNW0D-g&feature=youtu.be

Per adesso Di Maio non ha fatto neppure il minimo sindacale per far smuovere il PD dal suo rifiuto o arroccamento. Peggio sento sempre più sciocchi citare a vanvera l’esempio tedesco senza rendersi neppure conto di cosa questo voglia davvero dire.
La Merkel leader del partito di maggioranza relativa tedesco ha accettato di trattare da pari a pari e senza paletti o pregiudiziali con i leader della SPD il partito uscito a pezzi dal voto di settembre, lo ha fatto alla luce del sole mettendo in gioco tutto programmi e squadra e dopo mesi di trattative punto per punto sono arrivati ieri a sottoscrivere a nove mani un contratto che definisce un programma ex novo frutto della contrattazione tra le parti (quindi non il programma della CDU nè tantomeno quello della SPD) e pure una nuova squadra con ministri indicati da entrambi i contraenti per diversi ministeri.
Ecco se questo fosse davvero il modello che intende perseguire Di Maio, andrei a vedere le sue carte e tratterei senza pregiudiziali, ma a sentir le parole rilasciate dal candidato premier sia prima che dopo le votazioni l’approccio che loro intendono seguire è diverso da quello tedesco. Loro chiedono di convergere sul loro programma indicando quali punti possono essere considerati accettabili, sul capitolo squadra di governo invece solo silenzio, nessuna apertura, la squadra con cui Di Maio intende governare se mai lo farà, è quella indicata agli elettori il 1 marzo scorso, ed ovviamente il premier indiscutibilmente dev essere lui (tra l’altro questo ultimo aspetto rende difficile immaginare una collaborazione attiva del M5S in un governo di scopo o del Presidente che per sua natura dovrebbe essere guidato da una personalità terza indicata dal PdR, il M5S difficilmente dara il suo appoggio parlamentare ad un simile esecutivo).
Orbene messa così la faccenda mi sembra evidente che il PD sia diffidente ed ostile.
L’unica cosa che i DEM potrebbero valutare allo scopo di evitare le elezioni tra 6/8 mesi, sarebbe quello di dare in aula una NON sfiducia ad un esecutivo di minoranza, usando i tecnicismi diversi previsti alla Camera ed al Senato (schede bianche, o usicta dall’aula). Che siano poi i 5 Stelle con il loro esecutivo a vedersela con un Parlamento dove sono minoranza. Unico ostacolo a questa mia ipotesi? Mattarella che potrebbe non veder di buon occhio la nascita di un esecutivo di minoranza grazie ad una non sfiducia costruttiva. Staremo cmq a vedere.

 

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Cosa avrebbe dovuto dire? Non ci sono problemi, abbiamo Salvini e un genio che insegna a pretoria

PADOAN SVENTOLA LE PAURE DI BRUXELLES  –  Il ministro all’Ecofin:

 L’Italia preoccupa i colleghi europei, “mi hanno chiesto del futuro, ho risposto ‘non so’. Il Pd stia all’opposizione”

“Nel presentare la situazione dell’Eurozona, lo stesso commissario Moscovici ha citato l’Italia come elemento di incertezza”

“Nel presentare la situazione dell’Eurozona, lo stesso commissario Moscovici ha citato l’Italia come elemento di incertezza”. Lo ha detto il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan al termine dell’Ecofin. Il ministro ha aggiunto: “In questi due giorni ho incontrato Dombrovskis, Moscovici e Centeno per informarli del lavoro che in Italia stiamo facendo sulla scrittura di un documento di quadro macro tendenziale e del fatto che implicitamente, finché non ci sarà un nuovo governo, la Commissione deve attendere l’invio del documento programmatico che è compito nuovo governo redigere. La Commissione si è dimostrata aperta e paziente ad attendere questo passaggio ulteriore”.Padoan ha anche detto: “Tutti mi hanno chiesto cosa succederà in Italia e gli ho detto ‘non lo so’. Gli ho presentato tutte le opzioni”.”Penso che il Pd debba prendere atto dei risultati – ha continuato Padoan -, cosa che mi pare abbia fatto, e collocarsi all’opposizione. Ci sono altri partiti che hanno vinto e credo sia nel gioco democratico offrire una soluzione di governo al paese”.

Padoan ha solo detto quello che è: cioè che nessuno al momento può sapere come andrà a finire.

I populisti metteranno nei guai l’Italia e arriverà un nuovo Monti. Mi auguro che il PD stavolta non partecipi a nessun governo di salvataggio e lasci fallire il Paese: solo così il popolo imparerà a distinguere tra politici e pagliacci.Siete troppo ignoranti per sapere che metà del nostro debito pubblico è in mani straniere e che se decidono di non comprare i nostri titoli siamo nella ca…a fino al collo. Bisognerebbe istituire la patente per votare, sopra una certa soglia di ignoranza niente voto.

Certo! I creditori sono tranquilli, quando lo Stato non potrà più pagare, con i propri soldi, metteranno le mani nelle tasche degli italiani, i risparmiatori che hanno un tesoretto di ottomila miliardi di euro, l’Italia é in condizioni di pagare il debito pubblico anche se fosse quattro volte tanto. Ma se l’Europa caccia l’Italia dall’euro allora cambiano le cose, in quel momento saremo una Nazione di poveracci.Per il motivo che dovremmo stampare ancora la lira con un valore talmente alto per l’acquisto una moneta pregiata che saremo falliti in un batter di ciglia.

Sono molto lontano dalle posizioni “populiste” perché sono convinto che facciano il maggior danno proprio a chi dicono di voler dar voce, ma è indubbio che non ascoltare queste istanze, anzi il deriderle, è la causa principale dell’ostilità alla politica. C’è ultimamente una attenzione eccessiva alla meritocrazia. Quello che mi capita spesso di osservare è che i meritevoli bene o male trovano la loro strada, sono i mediocri e gli incapaci (pure loro hanno diritto di campare) che più hanno bisogno di un contesto favorevole.Per questo.Il PD “DEVE” stare all’opposizione, almeno per salvare il salvabile.Nuove elezioni servirebbero per prendere tempo alla fame che subito dopo ci raggiungerà. Salvini e Di Maio sono sabotatori della Democrazia e/o ritorno della Dittatura, ma non quella all’acqua di rosa di Mussolini, ma quella del”Sacco di Roma” dei lanzichenecchi; rappresentati dai creditori che dovremmo affrontare senza gli aiuti dell’Europa.

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Intelligenza politica… Di MAIO sei il solito spiritoso. Piuttosto, invece di DIRE bestialità, metti da parte i soldi per il redito di cittadinanza e zitto.

“NO AL GOVERNO DI TUTTI” tenere il punto, serve intelligenza politica.

Di Maio esclude un esecutivo “istituzionale” e si mostra spavaldo sull’ipotesi di un nuovo voto. Morbido con Merkel, rassicura sulla permanenza in Ue e Nato, attacca Padoan: “Avvelena i pozzi”

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Ormai è chiaro che siano eversivi. Non si dice abbiamo vinto perché primo, non hai vinto. Vuoi il rispetto per il tuo 32, 5 ma non rispetti il 37 della coalizione ds. Dici io dal trono che mi sono costruito con la vostra dabbenaggine mi aspettavo di essere chiamato, si per mandarti a vaff…. di griliano memoria.Il Movimento si è preclusa ogni strada sbeffeggiando gli interlecutori durante tutti gli anni che hanno preceduto le elezioni.Questi i risultati del clima di odio: una NON SCONFITTA che non sanno come gestire.

Più questa marionetta parla eterodiretto dalla Casaleggio Associati, più sento puzza di arrivo della troika. Ha promesso soldi per tutti ma per ora nisba. L’avete votato?Peggio per voi! Ma non avete raggiunto il 40%. E poi la Costituzione, che ogni parlamentare dovrebbe conoscere, recita che la palla e in mano al Presidente della Repubblica.DI MAIO dal 05 marzo siete voi maggioranza ma insieme alle Lega. Aspettiamo che finiate di chiacchierare, sveglia !!! non siete più all’opposizione !

Di Maio fa finta di nulla. Che il centro destra non abbia preso oltre il 37% dei voti. Che i 5 stelle non abbiano mai voluto sottostare a qualsivoglia forma di responsabilità, visto che nel 2013 se ne sono andati all’opposizione. Che nel movimento esiste la regola dei due mandati, quindi alle prossime elezioni al suo posto ci sarebbe qualcun altro (a meno che Grillo e Casaleggio non facciano il miracolo …). Non capisco poi perché Di Maio si senta punto sul vivo dalle dichiarazioni di Padoan all’Ecofin. Non ha fatto nomi, ha solo parlato di incertezza, il che è incontrovertibilmente reale. Coda di paglia?.

Forse dovresti studiare la costituzione più bella del mondo,e ricordarsi che siamo in una democrazia parlamentare nessuno ha votato un premier, un ministro o cose simili,
chi ve lo ha fatto credere vi ha raccontato una balla e chi ci crede un credulone.
Se non vi piace CAMBIATE LA COSTITUZIONE PIU’ BELLA DEL MONDO,
fino ad allora smettetela di raccontar frottole

Quindi la responsabilità verso gli italiani che invocava ieri era a senso unico, come i bambini che battono i piedi, VOGLIAMO GOVERNARE!!!! ci è piaciuto il tonno ci vogliamo abbuffare, almeno alza il velo dell’ipocrisia, avanti tutta, lo avevamo capito, solo i sinistrati e i loro supporter non lo vogliono capire, Giggino si è trasformato da coniglio ripetente a coniglio mannaro.

E allora? riusciamo adesso a trovare altri miliardi? Certo che con la “finanza creativa” del Movimento si riesce per incanto pure a risolvere la questione meridionale che si trascina da quasi due secoli….Amico bello io ammetto la sconfitta, sei tu che devi ammettere la NON VITORIA,ma che lo dico a fà alla setta di Movimentology…. evidentemente fumate roba buona, perché allora non si fa a sorteggio o a chi ha la vista più lunga, la modifica costituzionale avrebbe garantito la governabilità, una possibilità era il famigerato combinato disposto, si aboliva il senato ed alla camera le due coalizioni andavano a ballottaggio con il metodo che si applica ai comuni. Grillo parlante il comico tuo capo e proprietario del movimento non è stato d’accordo, come per le olimpiadi, oggi aspettiamo che cambi parere anche sulla modifica costituzionale, siete semplicemente ridicoli, avete votato senza capire cosa votavate oggi rimpiangete il risultato, bene ora almeno state zitti,non ho più parole che possano esprimere appieno il disgusto per questo personaggetto mi ispira. Non gli è bastato fare il giro del mondo , aspettiamo ancora le note spese, per accreditarsi all’universo mondo come il faro delle nuove genti , pure la conferenza ai corrispondenti esteri i quali riferiranno alle loro redazioni di appartenenza che razza di essere priva di ogni cultura politica , democratica, e non solo, sia.

Certo che la CAPRIOLA è di quelle che ti fanno rischiare di romperti l’osso del collo. Da MAI CON NESSUNO, non ci confrontiamo con nessuno, governeremo quando avremo il 100%, ma anche di più. Fuori dall’euro , addirittura con una moneta stampata negli UFFICI DELLA CASALEGGIO, apriremo il Parlamento come una scatoletta, proteste fuori dal Parlamento, noi non entriamo in un LUOGO DI GOZZOVIGLIE…embè, tutto questo dove è finito? Risposta, vabbè ragazzi , dai, abbiamo scherzato….ora pare che Di Mail sia disposto a offrire pure la sorella, ma a Bruxelles però, noblesse oblige..

 

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Per me nel Sud ha vinto il “reddito di cittadinanza”, il voto d’identità in queste elezioni con Di Maio,condivido un mangia pane a scrocco come i suoi elettori.

Il Mezzogiorno si crede Luigi Di Maio. Il voto del Sud per il M5S (e la Lega) non è di rabbia ma di identificazione. Con i leader sentiti più vicini, “più uguali a noi”No caro SAVIANO i leader sentiti più vicini PERCHÉ PROMETTONO L’IMPOSSIBILE.

Il Mezzogiorno si crede Luigi Di Maio

Certamente il reddito di cittadinanza ha fatto molto come lo stipendio di 2500€ del 2013.. Se fosse una semplice pubblicità sarebbero a giudizio in tribunale ma come truffa elettorale non è punibile dalla legge. Chi ci crede lo vuole ad ogni costo e come per Berlusconi passa sopra a qualsiasi schifezza  o voltafaccia che li smaschera e che dimostra la falsità e la pericolosità di quel gruppo di complici alla conquista del paese.

Ecco perché. Secondo me, al sud, del M5S gli importa poco, per non dire nulla. Il voto espresso è solo il frutto delle promesse fatte dal movimento di distribuire nuovi “soldi a pioggia” (l’assalto ai CAF lo dimostra); soldi che ora sarei davvero curioso di sapere dove andranno a prendere. Li andranno a prendere dove sempre si va a cercare in questi casi.tassazione sul reddito di quei pochi che ancora lavorano o una bella patrimoniale su proprietà immobiliari  (ergo la  nostra casa e /o quella dei nostri nonni/genitori). Nel frattempo i capitali dei signori a là de benedetti saranno al sicuro in qualche caveau tra le Alpi svizzere.

Certo che se non si è contenti di come vanno le cose cambiare è una mossa intelligente, ed è la base della democrazia.Vero però è che bisogna essere intellettualmente onesti e vedere se i problemi nascono dalla politica e possono essere risolti da essa, o se nascono dal popolo e allora cambiare politici serve a poco, anzi ci si mette nelle mani di gente sempre peggiore che promette l’impossibile pur di arrivare al potere Che mi sa che è quello che è successo al sud alle ultime elezioni, anche se spero con tutto il cuore di sbagliarmi per il bene di tutti

Io so che chi ha voglia di lavorare, trova il lavoro e lavora. Chi non ha voglia aspetta che qualcuno (lo Stato? la Regione? Di Maio con il reddito di cittadinanza?) gli arrivi sotto casa con l’assegno. La Fiat è stata la meta di migliaia di meridionali emigrati con la valigia di cartone, oggi chi si sposta più per cercare lavoro al nord?Una volta ho fatto i complimenti ad un amico di blog per lo sviluppo industriale ed agricolo del napoletano; mi ha risposto: lo sai che tutte quelle fabbriche sono in mano alla camorra?
Credo che addossare tutte le colpe alla sola classe politica (per quanto corrotta sia) sia nascondersi dietro ad una foglia di fico.

Tutto questo è stato possibile perché l’unico feudo che c’è al Sud è il malessere, e quindi la voglia di stare meglio. Non c’è un feudo di destra, di centro o di sinistra: c’è solo il bisogno di stare meglio. Questo rende il voto del Sud molto malleabile. Non c’è, diciamo, una “tradizione politica predominante”, uno stagnamento culturale politico. Non c’è misoneismo. Non ci sono regioni rosse o azzurre. Al sud non si vota per partito preso, per affezione. Si vota per essere mantenuti realmente. Per desiderio di stare meglio e fare un cazzo.Si il sud è un buco nero di soldi, si spera (non in questo giro purtroppo) che chiunque vada al governo smetta di foraggiarli e lasci sicilia, calabria e compagnia fallire in santa pace e portare i libri in tribunale.

Il Sud ha votato contro ogni cambiamento. Il Sud ha votato nella speranza di poter continuare a vivere di assistenzialismo che ai tempi di DC era mascherato da forestali, falsi invalidi, etc ed oggi sarebbe istituzionalizzato col reddito di cittadinanza.
Il Sud non ha votato per cambiare le condizioni e poter avere finalmente lavoro, ma per continuare a non lavorare ed a poter spendere. Saviano: lei non capisce nulla.Il voto di scambio non è stato spianato come dice Saviano, ma ha solo cambiato pelle ed il sud ha scelto il reddito di cittadinanza. Ora bisogna vedere come faranno tanti pensionati a dimettersi dall’Inps e accedere al reddito di cittadinanza che, a detta dei 5*, sarà maggiore delle loro misere pensioni.

“Il sud non crede più alle promesse e pretende il cambiamento”.Falso, non si capisce, secondo la tesi di Savinao, perché abbia deciso solo ora, dopo 70 dal dopoguerra, di volere il cambiamento. Lo ha sempre voluto, ma una buona fetta lo vuole “credendo alle boutade”, prima tra tutte il reddito di cittadinanza, conferma le code a Palermo e a Bari per la richiesta di moduli. Lo conferma anche il fatto che pur di sbarazzarsi, a modo loro, del problema immigrati, ha votato la Lega che aprostrofava i napoletani come persone che “puzzano come il cani” (cit. Salvini) ha ottenuto il 5% dei voti, metà di quelli del PD, al sud. E che questa voglia di cambiamento coincida un un generale affrancamento dalla malavita non spiega, per esempio, certi esiti alle regionali, o al risultato alle politiche di Bagheria.

OK:E’ arrivato Babbo Natale! Sono 50 anni che ascoltiamo le stesse balle sul sud che adesso sta raccontando Di Maio. Ma questo balle (rilancio del sud, investimenti sopratutto nel sud, incentivi per l’economia meridionale) le raccontava già Andreotti! Poi c’era Achille Lauro che distribuiva pacchi di pasta per le elezioni. Di Maio promette addirittura un reddito di cittadinanza (quando lo stato non ha nemmeno i soldi per la benzina delle auto della polizia). E il povero sud ci casca sempre! 

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Eccolo! Lui non vuole mettere in piedi un Governo, ha già aperto la campagna elettorale per le europee. Comoda opposizione! No!.. al Viminale per riportare nei luoghi di origine i 600 mila clandestini, meglio gli studi della TV di Cairo a fare il politicante da baraccone nei talk show.

Salvini: “Mai nella vita al governo con Renzi. Pronti a ignorare il tetto del 3% se serve alla nostra gente” Il leader leghista in conferenza stampa al Parlamento europeo. “Euro moneta sbagliata, ma impossibile l’uscita solitaria dell’Italia”

Nel cuore del Parlamento europeo, Salvini si è detto pronto a ignorare il tetto del 3% “se serve alla nostra gente”. Ad applaudirlo una claque di europarlamentari e persone probabilmente del gruppo Enf, che hanno accompagnato l’ingresso e il discorso del politico italiano con un sonoro battito di mani. Si sono levate proteste da parte dei giornalisti, trattandosi di una conferenza stampa e non di un comizio elettorale. Salvini, che tra l’altro è un giornalista, ha risposto che “chi vuole applaudire è libero di applaudire. C’è tanta gente a sinistra che è nervosa. Lezioni di correttezza non ne prendo. Hanno parlato gli italiani”, ha tagliato corto. “Più che al rapporto deficit/Pil del 3% che se servirà ignorare lo faremo, più che allo spread, noi guardiamo ai bimbi che nascono”, ha detto il leader leghista. Il rispetto del 3% del deficit/Pil “fa parte di quelle regole scritte a tavolino, che se fanno stare meglio i cittadini noi rispetteremo, ma se in nome di quei vincoli dobbiamo licenziare, chiudere e precarizzare allora non rispetteremo”. “Se devo trovare 31 miliardi di euro per evitare l’aumento di accise tasse e Iva, allora non lo rispetteremo – ha aggiunto – contratteremo con Bruxelles un modo reciproco”.Quanto all’euro, per Salvini “è e rimane una moneta sbagliata”, ma non c’è la possibilità “di una uscita solitaria dell’Italia. I nostri esperti lavorano a un piano piano B se da Bruxelles arrivassero solo dei no”.

SOLO Chiacchiere, rimane il fatto che con le clausole di salvaguardia ci troveremo l’iva al 25% nel giro di poco tempo, evitare questa cosa sarà un successo per il prossimo governo, altro che abbassare l’rpef, anche perché poi a pagare saranno sempre gli ultimi.Per buttar giù un muro basta un energumeno forzuto con una mazza ma per costruirlo serve un muratore che sa il suo mestiere. Sto tizio è quello con la mazza.

Salvini l’energumeno dovrebbe rendersi conto che demonizzare Renzi o un altro competitor politico non aiuta , prima di tutto se stesso , e poi, non aiuta nemmeno la sua causa. Come capo di un partito sbaglia di grosso e sbaglia tanto a demonizzare gli avversari, specialmente in questa fase di ricerca di un consenso allargato.
Basta coi personalismi. Lui , come tutti gli altri che sono usciti bene dal voto, metta sul tappeto un nuovo programma condiviso e solo allora potrà dire , ma solo a se stesso, di avere messo nell’angolo qualcuno.Un’altra cosa . Salvini deve prendersi ancora la guida del centro destra e non sembra che i suoi alleati di coalizione gliela abbiano ancora riconosciuta. ORA QUESTI BLATERANO FANNO I DURI PERCHÉ NON SANNO PIÙ DA CHE PARTE GIRARSI AUGURI Italiani ANNO VOLUTO LA BICICLETTE BENE FATELI PEDALARE VERSO CASA A CALCI IN CULO PRIMA DI TROVARCI NELLE CONDIZIONI DELLA GRECIA.

 

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Mattarella il PD e sempre stato responsabile.E in questo giro tanta responsabilità ma al opposizione.

Mattarella: “Sorti dell’Italia comuni, siamo tutti responsabili del futuro” Il Capo dello Stato al Quirinale riceve i giovani “Alfieri” della Repubblica.

Mattarella: "Sorti dell'Italia comuni, siamo tutti responsabili del futuro"

Mattarella: “Ho grande fiducia nel futuro dell’Italia. Occorre responsabilità”.Il presidente, qualche giorno fa, aveva lanciato un richiamo ai partiti che restano inchiodati ai propri interessi, mentre l’uscita dalla crisi di governo si avvita. Mattarella indica dunque l’esempio che arriva da questi ragazzi, “avete fatto capire che bisogna essere protagonisti e costruire il futuro senza chiudersi in una dimensione personale, individuale, magari con egoismo”. Al contrario, “vi siete impegnati in iniziative che riguardano gli altri, l’intera comunità nazionale, e la comunità in cui vivete”. 

Caro Presidente, il PD si è già abbastanza svenato per aiutare il Paese, ora tocca agli altri, che facciano accordo Lega e 5S, possono governare. Il PD all’opposizione senza se e senza ma. Questa è democrazia, opposizione, opposizione!!! non e` che chi ha votato il pd lo ha votato per stare all’opposizione, e` chi non l’ha votato che lo ha fatto. Quindi in pieno rispetto della democrazia il PD non ha i numeri per governare e quindi e` giusto che non governi. Ma (porcapaletta, come dicevo da piccolo) quando il PD li aveva si gridava ai quattro venti che il governo non era eletto da nessuno, ora che non li ha si grida ai quattro venti che e` follia non stare al governo. Ma non vi sembra che ci sia qualcosa di veramente sbagliato in tutto questo?

A grullandia nulla di strano alla luce del sole, la colpa è sempre di qualcun’altro! a loro i voti servono solo per sfoggiare l’ultimo doppiopetto sorridenti, e dire colpa di tizio caio, quello prima quello dopo, le lobby le scie chimiche e i complotti alieni… “governare” ancora di mail non ha avuto il tempo, visti i festeggiamenti, di cercare su google cosa significhi. MA NEL 2013. Grullo rispetto al 2013 c’è una gran bella differenza. Allora il PD era il primo partito e la somma degli altri non era sufficiente ad avere la maggioranza, remeber ?. Oggi il Pd è stato sonoramente bocciato dai cittadini, e la somma degli altri basta ed avanza per governare.I cittadini vogliono vedere applicati i programmi che hanno scelto. Il PD non ha sponsorizzato nessuna delle soluzioni dei vincitori, come potrebbe sostenerli ? Ho votato PD per convinzione ideologiche ma anche perché gli altri programmi erano fantasie, mi darebbe molto fastidio se il PD ora li appoggiasse.

Ma chi si chiama fuori? La democrazia insegna che chi vince le elezioni vada al governo.Il PD le ha perse quindi giusto andare all’opposizione. Ma cosa deve fare il PD secondo lor signori? Assistere gli stessi personaggi che lo hanno insultato per anni, al fine di attirarsi le ire della base dei votanti? Se D’Alema o Bersani vogliono andare con i cinque che vadano pure. Se ci va il PD non avrà mai più il mio e quello di tantissimi altri elettori. Le urne hanno sanzionato la sconfitta e chi è sconfitto non può andare al governo!!!

IL PD GIOCA ALLO SFASCIO: NO CARI I MIEI GRULLILEGAIOLI. Pd non gioca affatto allo sfascio, solamente gli elettori hanno preferito altre forze politiche che hanno vinto, il nord industrioso e ricco la lega, il sud povero i 5s, uno compensa l’altro, cosa c’entra il Pd che è stato sconfitto e da voi visto sempre come il male peggiore??L’ingovernabilità non c’è, dato che le elezioni sono state vinte da una coalizione al 37% e un partito al 32%, li metti insieme e arrivi al 70%. Un governo al 70% a voglia di fare la flat tax, il reddito di cittadinanza, meno tasse, più pensioni ed estinzione del debito in 10 anni. Il PD ha solo il 18%, ha perso di brutto, vuoi che faccia autocritica al Governo non avendo alcuna possibilità di influire sul programma demenziale con cui cdx e 5S hanno vinto le elezioni? Connettere il cervello per cercare coerenza e onestà intellettuale, se vi riesce.

Incredibile ! Pretendere ma addirittura solo parlare di corresponsabilità delle vittime con i carnefici maestri di populistico anti Stato incivile più becero.Hanno trionfato gli slogan e le bufale no-vax, i redditi di nullafacenza , la scomparsa delle tasse, i metodi Stamina, il pressapochismo incapace e saccente. ADESSO GOVERNATE.  MATTARELLA la maggioranza c’è: Fascio-leghisti + becero 5 strilli chiedere a loro.

 

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