“Se facesse la quinta elementare sarebbe classificato come bullo”. Così Umberto Galimberti, filosofo ed intellettuale italiano, parla di Matteo Salvini ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7. “I suoi slogan non sono un sillogismo – prosegue Galimberti – perchè dopo aver enunciato una cosa non c’è il ragionamento per capire come quella cosa si realizza. Il ragionamento è una cosa difficile per Salvini”.
Galimberti: “La scuola non funziona da 40 anni” Nella stessa puntata, il pensatore e filosofo parla anche della scuola italiana in relazione al consenso elettorale ottenuto da Salvini. “Il fatto che da 40 anni la scuola non funziona – spiega – il fatto che noi italiano non leggiamo e quindi non coltiviamo la nostra mente, il dato OCSE secondo cui siamo ultimi in Europa per la comprensione di un testo scritto. Tutto questo lascia intendere che l’ignoranza, proprio perché non pensa e non ragiona, si lasci affascinare dagli slogan.
Questo, a detta di Galimberti, si somma a fattori contestuali come la società digitale. “I giovani, vivendo nel mondo digitale dove il rapporto domanda-risposta è sempre iper-velocizzato, finiscono per dare risposte su base emotiva. Su questo presupposto si finisce per votare non un partito, non un programma, ma un leader. Perchè piace o non piace”.