GIORNATA DELLA MEMORIA. Per non dimenticare quello che è stato, è fare in modo che non ritorni mai più

“Meditate oggi per un momento. Oggi è il giorno della Memoria. Se tutto questo sarà per sempre nella vostra memoria, e voi lo racconterete ai vostri figli e loro ai loro e così per sempre, allora forse tutto questo non sarà stato invano. Meditate che questo è stato”. (Primo Levi)

Sono passati 77 anni dal giorno in cui l’Armata Rossa liberò il campo di concentramento di Auschwitz. Questo è il Giorno della Memoria, la giornata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per commemorare le vittime dell’Olocausto, perpetrato tra il 1933 e il 1945 dal Terzo Reich e dai suoi alleati. Ancora oggi non è chiaro il numero delle vittime di questo genocidio, ma si parla di circa 17 milioni di persone.

Non c’è futuro senza ricordo.
Nella Giornata della Memoria, ricordiamo le vittime dell’Olocausto per aprire gli occhi sul presente e tenere alta l’attenzione sui fenomeni di discriminazione che purtroppo ancora ci circondano. In un clima d’odio e di intolleranza crescente nel nostro Paese, soprattutto negli ultimi anni, ricordare uno dei periodi più bui della nostra storia non è sufficiente. È con le nostre azioni quotidiane che dobbiamo combattere quelle ideologie folli che hanno sterminato un popolo intero. Ricordando che odio, ignoranza, pregiudizi e indifferenza restano i nemici più pericolosi del nostro presente. Così ogni giorno sarà quello della Memoria, il giorno giusto per scegliere chi siamo e chi non vogliamo più essere.Senza memoria l’umanità è condannata a ripetere gli errori e gli orrori della storia. Ma la memoria non accompagnata dall’impegno quotidiano contro tutte le forme di antisemitismo e intolleranza rischia di essere un monumento fragile. Gli episodi, grandi e piccoli, di violenza e razzismo sono sciagure da prevenire e da combattere. Le stesse parole d’odio sono gramigna per la democrazia. Abbiamo l’antidoto contro i totalitarismi, vecchi e nuovi: i valori della nostra Costituzione e dell’Unione europea, vigorose risposte di pace e di civiltà costruite dopo l’abominio.
GIORNATA DELLA MEMORIA. Per non dimenticare quello che è stato, è fare in modo che non ritorni mai piùultima modifica: 2022-01-27T09:39:10+01:00da bezzifer
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