Come Segretario PD mi va bene chiunque ( anche se Giachetti mi sembra meglio).

Pongo solo tre condizioni:

1) No a D’Alema e soci nella politica nazionale.

2) No ad accordi di qualsiasi genere con M5s

3) Presentazione di una lista unica alle europee all’interno di un Fronte Repubblicano anti-populista,  più esteso possibile (ok Calenda, Bonino e chi ci sta).

Siamo in emergenza democratica e chi lo ha capito deve fare anche la parte di chi è…in ritardo.In tanti siamo orfani del PD di RENZI.  Ma il panorama di macerie a Sinistra esige uno sforzo, sperando che sia possibile un’esperienza che somigli all’Ulivo. C’è un’emergenza grave: si chiama Matteo Salvini.  Come è potuto accadere che il Paese sia caduto in mano a questo personaggio ignorante, senza titolo né mestiere e con tratti della peggiore  destra  fascista ?  La situazione è ben più pericolosa di quanto non si creda! E caro Martina, non serve sfiduciare questo governo; di fatto si estinguera’ per incompetenza assoluta e mancanza di risultati positivi. Ma, Voi dovete pensare  di costruire un programma positivo serio, credibile e attuabile perché i buffoni del LEU per nostra esperienza diretta non hanno mai portato al Popolo risultati concreti e CI hanno praticamente cancellati dalla scena politica. Zingaretti cambia troppo idea: prima voleva l’abiura e quasi chiedeva scusa, poi ha visto le reazioni e ha cambiato idea. Prima voleva parlare con i 5S, poi ha visto le reazioni e ha deciso che no, basta parlare con i loro elettori. Prima voleva allearsi con chi ha brindato il 4 dicembre, poi… è arrivato D’Alema e lo ha tradito, dicendo che lo sosterrà. Di fatto, con tutto il rispetto per la sua storia e la sua onestà personale, è il meno votabile dei tre.

Voterò Giachetti, mi sembra quello più coerente.Anche se !Senza RENZI il PD non esiste. Si Giachetti-Ascani fa un po paura ai baroni del PD e quelli che lo vogliono fare sparire … tipo il fatto quotidiano i cui suggerimenti sono solo per far accordi con il M5S.Siete veramente incomprensibili. Continuate ad accusare il PD di essere la causa di tutti i mali dell’Italia ma poi la vostra massima aspirazione sarebbe fare una bella alleanza con il PD stesso. Dove sta la logica? Poi tra MoViMento e PD non c’è nessuna possibile convergenza, ne nel merito delle politiche che si vogliono portare avanti, ne tanto meno nei metodi padronali e antidemocratici dei grillini. Rassegnatevi: siete pappa e ciccia con la destra xenofoba di Salvini e del peggio che c’è in Europa.

I motori dei vari leader e leaderini del povero PD è come se girassero a vuoto:si preme il gas il rumore aumenta ma l’auto non si sposta di un millimitro.Ci si dimentica,sempre,di innestare la marcia.E si resta sempre lì,immobili e senza nessun progetto o idea che dir si voglia.

E’ penoso doverlo dire, ma se si eccettua l’iniziativa di Calenda che pur promossa da un esponente dei Democratici è di natura esterna al Partito Democratico,e va valutata in questo contesto particolare e in sede separata,  all’avvio di queste  primarie, nessuna proposta innovativa che dimostri consapevolezza dei problemi basilari nazionali ed internazionali si intravede ancora dalla bocca dei candidati: praticamente continua lo stato di apnea del PD che va avanti dal 04/12/2017,dalla sconfitta sul referendum istituzionale. Calenda è un pragmatico che conosce bene il PD e la sinistra in generale; vi vede dei mediocri prolissi, assenza di proposte e rivalità da comari. La sua iniziativa piace alla base attiva, ma le lavandaie PD hanno paura di perdere il posto alla gora. Fuor di metafora l’attuale dirigenza attende solo una promessa di un seggio sicuro al Parlamento europeo ed è disposta ad aggrapparsi ad ogni caritatevole mano. Meglio non aggiungere commenti

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