Romano Prodi c’è nella campagna elettorale europeista (ma non si candida)

A Bruxelles bacchetta i vice premier e demolisce la sinistra senza leader (RENZI) e senza prospettive. 

La verità fa male e gli stolti bugiardi e ignoranti come reagiscono!

Ma a che titolo Prodi incontra il presidente della Commissione? Come lobbysta? Per conto di chi? E a che titolo il presidente della Commissione e il Collegio dei Commissari incontrano Prodi? Chi rappresenta? Signor blogher  dicci qualcosa, o sei lì per fare solo propaganda?

Coglioni! Perchè è un cervello stimato nel mondo. Solo dai noi c’è chi non si rende conto di cosa sulle orecchie. Lei si stupisce dell’accoglienza a Prodi invece io mi stupisco dell’accoglienza della stampa, accusata dai 5st di essere ostile, che ci bombarda quotidianamente di notizie su Dibattista un signor ex attualmente nessuno.

Se prima di commentare vi informaste, trovereste il motivo per cui Prodi si trova a Bruxelles !! NON AGGIUNGO ALTRO PER COMPASSIONE!

Non è più sufficiente dichiarararsi genericamente europeisti, se poi ciascuno ha in testa opposte idee d’Europa.
L’Europa di Martina e Calenda, ad esempio, una UE «più orientata al sociale e meno alla politica», è decisamente contraria all’idea di chi invece lotta per uno Stato federale europeo, dunque all’opposto molto più politico e molto meno sociale (materia delegata ai singoli Stati).
Prodi è l’uomo che seppe compiere a suo tempo ben tre miracoli: riunire le forze democratiche superstiti del ’94 sotto il simbolo dell’ulivo; sconfiggere Berlusconi; portare l’Italia nell’eurozona.
Prodi ha ancora un ruolo da svolgere e molte cose da dire, intorno al sogno europeo. Ma proprio perché ne è stato uno tra i maggiori artefici, è più che mai necessario che renda chiaro a tutti per quale assetto politico dell’Europa egli si batte.

Io francamente non riesco a capire da che parte stiate voi no-euro. A parte l’aver allegato un articolo che, per usare un eufemismo, definirei “discutibile” (evviva la libertà d’espressione!), ma qui siamo oramai al redde rationem. A maggio ci sono le elezioni europee e nulla vieterebbe ai nazional-sovranisti italiani di gettare la maschera e dichiarare esplicitamente l’obiettivo di uscire dall’euro. Ma questi se ne badano bene dal farlo, da cui devo dedurre che voi sareste disposti a votare chi non ha alcuna intenzione di portare a casa quello che per voi sembra essere un obiettivo primario. Mancanza di lucidità o addirittura schizofrenia?

Conferma di ciò e me la dovete spiegare da due giorni il nemico dell’Italia è la Francia? Fino a ieri andava bene per ricapitalizzare Telecom, Alitalia, Fincantieri, ecc. Anzi si diceva che ce la stavamo comprando! Oggi sono il nemico acerrimo di una vita. Solo perchè sono confinanti. La politica estera un governo non la deve fare come se si fosse in un pianerottolo di un condominio. Da che esiste la storia c’è la diplomazia, per avvicinare le posizioni degli stati. Con le bordate ad effetto non si ottiene niente, solo la perdita dell’unico strumento efficacie il dialogo e l’isolamento internazionale. Mettersi a fare i sovranisti con i nazionalisti francesi è una partita persa loro hanno più di 200 anni di esperienza.