Carlo Calenda passerà dalle parole a un primo passo: sabato va al congresso di +Europa, a Milano all’Hotel Marriot, per rinnovare l’invito ad Emma Bonino: “Stiamo in una lista comune a partire dal manifesto europeista e anti sovranista che in otto giorni è arrivato a migliaia di adesioni”.

Carlo Calenda: “Il mio manifesto per una lista europeista stavolta ha unito il Pd”

L’ex ministro ha raccolto l’adesione dei candidati alle primarie e dei big del partito. Pensa ad un vasto schieramento antisovranista che coinvolga pezzi importanti di società civile. Lo appoggiano anche sindaci come Sala, Nardella, Gori, Del Bono e i governatori Chiamparino, Bonaccini, Rossi, l’ex sindaco di Milano Pisapia, intellettuali come Severino e Vacca.
Questa proposta rida speranza a tutti coloro che non accettano di essere governati da incompetenti e fascisti.Credo siano la maggioranza degli ITALIANI

Lavoriamo finalmente su ciò che unisce e non sulle divisioni.Spero con tutto il cuore che il progetto vada avanti e non trovi, come temo, ostacoli da una parte del pd (sono bravi a farsi del male). Mi auguro anche che tutto questo, alla fine, si riconosca in un coordinatore unico, un candidato alternativo alla destra, di nome Carlo Calenda.

Grande Calenda. Grande Pizzarotti . Lista europeista unica con un nuovo simbolo uguale per tutti dove confluiscono i simboli e le personalità che aderiscono. Pero’ deve essere un primo passo per un unione progressista anche in Italia. Quando sento che ci sono forze che vorrebbero andare da sole alle europee con il 2 per cento tipo leu… non capisco.E io non credo che Calenda si riferisca a chi ha votato Leu quando chiama fuori quel partito. Quei compagni (non i dirigenti) hanno creduto ad un messaggio rancoroso e invidioso di alcuni voltagabbana che pur di distruggere il PD hanno contribuito scientemente a dare il paese a Salvini-Casalegggio-Grillo. Mi auguro che questi compagni di democrazia italiana sappiano apprezzare il messaggio di unità di Calenda e unirsi a tutti gli italiani che vogliono “sopravvivere” al disastro imminente. W l’Europa, W l’Italia.

AGGIUNGO!Le aspettative sulla politica sono e saranno sterili se prima non nasce una cultura nuova. Noi stiamo semplicemente ancora aggrappati a sbrindellati cascami di quella che furono le culture dominanti del ‘900 e cioè il fascismo e il comunismo – vecchi e pallidi cascami ideologici che oggi governano insieme con le facce della Lega e del M5S, dove le persecuzioni degli ebrei si riducono alla parodia della persecuzione dei migranti e il riscatto del proletariato è finito nella parodia del reddito di cittadinanza. Il termine “fasciocomunismo” pare in tal senso appropriato. Ma questa roba qui non può essere spazzata via dalla politica, ma solo da una rivoluzione culturale che cambi le persone “dall’interno”. Deve cambiare la percezione che l’uomo ha di se stesso e del mondo. E questo lo possono fare i giovani e non i bacucchi della attuale politica.

Carlo Calenda passerà dalle parole a un primo passo: sabato va al congresso di +Europa, a Milano all’Hotel Marriot, per rinnovare l’invito ad Emma Bonino: “Stiamo in una lista comune a partire dal manifesto europeista e anti sovranista che in otto giorni è arrivato a migliaia di adesioni”.ultima modifica: 2019-01-24T10:58:57+01:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share