Così Fico manda Conte in “fuorigioco”
L’unico che può consolarsi davvero è Matteo Renzi. Già perché nessuno come lui ha lamentato il “fuoco amico” contro il suo governo. Ma allora cosa dovrebbe dire il povero professor Conte, che proprio oggi riesce (dopo giornate per molti versi drammatiche) a prendere una semi-decisione su Tav (indicando con una lettera a Telt di rinviare i bandi, che è un modo per non dire di si, ma nemmeno per dire no, quindi per tenere in vita il progetto), che però viene subito bombardato senza pietà dal presidente della Camera Roberto Fico?
Ecco le parole della terza carica dello Stato: “Il No alla Tav non è un atto ideologico, ma una battaglia identitaria del Movimento Cinque Stelle”. Insomma, dice Fico, il M5S “è” No Tav per costituzione, per ragion d’essere definitiva ed inalienabile.
Per carità, è del tutto legittimo pensarla in quel modo. Ma ciò che conta oggi è ben altro, cioè il senso del Governo, della sua maggioranza ed anche della legislatura.
Un post che rimescola nel liquido politico di questo momento indicando tensioni e tendenze tutte da verificare. Il cenno al fuoco amico conferma che l’avvocato è stato scelto dai grulli per fare l’azzeccagarbugli giocando sulle parole,facendoli quindi passare da incompetenti e faciloni come hanno dimostrato..
Caro Arditti,il minestrone lo puoi rigirare come vuoi,ma il sapore cambia poco o niente.Mi chiedo solo chi avrà il coraggio di sostituirli questi pirati,dopo che hanno portato il Transatlantico Italia ,ad incagliarsi sui fiordi della recessione, appesantito dalla falle del debito alle stelle.Oltre all’evidente sputtanamento totale a livello internazionale.Sarà una crisi peggio di quella del 2011…e non so se coi sarà ancora un Monti disponibile a pigliarsi poi i pesci in faccia da tutti,specie da quelli che hanno causato il patatrac.Fossimo in un regime federativo europeo,l’Italia andrebbe commissariata.
Comunque questo non è un Governo. E’ una sorta di accozzaglia. Fortunatamente non dipende dal Governo il sorgere ed il tramonto del sole quotidiano. Se dipendesse dal Governo…non verrebbe mai l’alba.
Aggiungo! Mi fanno ridere e nello stesso tempo incazzare quelli che imperterriti continuano con la loro frasetta: La favola del fuoco amico contro Renzi continua. Ma al posto del cervello cosa vi trovate? MERDA! Quando si dice che uno non vuol vedere. Ricordo soltanto l’aberrazione che D’ Alema, iscritto al PD ha costituito e presieduto i Comitati dei No contro il Referendum proposto e sostenuto legittimamente dalla maggioranza del partito Troppo buono Renzi. Se l’avesse preso a calci nel sedere e rottamato forse non avrebbe perso e sarebbe stato più rispettato dagli altri che hanno fatto la fronda e i sabotatori.Una diversa lettura è in malafede
