L’INVASIONE CHE NON C’È I porti sono chiusi, secondo Salvini, ma arriva di tutto: migranti, navi Ong, coca.

Risultati immagini per L'INVASIONE CHE NON C'È I porti sono chiusi, secondo Salvini, ma arriva di tutto: migranti, navi Ong, coca.

Forse ci voleva un genio zero della politica per combinare anche solo la metà della confusione creata da Matteo Salvini. Ormai sono quasi dieci giorni che ha aperto, a parole (mancano atti di qualsiasi tipo) la crisi e nessuno ha ancora capito niente. Probabilmente anche lui. Non si è capito perché l’ha aperta e dove vorrebbe andare.

Una spiegazione, per la verità, c’è. Un po’ da bambini, ma c’è. Di colpo (troppi mojito al Papeete) gli è venuta voglia di incassare il consenso di cui i sondaggi dicono che goda. Quindi crisi, elezioni, Palazzo Chigi. Finalmente il bullo milanese sale le scale del potere.

Aveva trascurato l’esistenza dell’altro Matteo, e cioè di Renzi. Renzi spesso è maltrattato, ma la politica, al contrario di Salvini, la sa fare, è un diavolo. E infatti ha subito detto: governo di tutti contro le elezioni. È stato un coro: no elezioni, si faccia un qualsiasi governo, ma no voto.

E Salvini, di colpo, si è trovato come quel tale che voleva fare una grigliata, salvo accorgersi di essere lui la bistecca. Quindi dietro front e corteggiamento di chiunque anche dei semplici passanti. Solo che i questi mesi si è impegnato troppo nel fare l’Uomo Che Non Deve Chiedere Mai, il prepotente. E la scoperta, atroce, è che si è accorto di stare sulle scatole a tutti e che tutti sarebbero ben felici di toglierselo di torno.

Persino Di Maio (una specie di relitto che ancora cammina) lo ha trattato a pesci in faccia.

Ma Salvini non demorde. In realtà è come quegli attori che conoscono solo sette battute di una sola commedia, e quelle tirano fuori a ogni occasione. La sua parte è quella del maleducato e del cattivo. Alla soave Littizzetto che lo prega di far scendere quelli della Open Arms, risponde: quanti ne prende a casa sua?

E così via. A Conte, suo premier, che gli scrive una dura lettera pubblica, dice: me le venga a dire in faccia. Tipica roba da quartiere milanese, subito dopo viene: vediamoci fuori.

Trascura, perché è lo stronzo che è, piccoli fatti: tutte le navi Ong che hanno rotto i suoi ridicoli blocchi, alla fine hanno sbarcato i migranti. Tutte, nessuna esclusa. I migranti che arrivano con piccole barche sono 7-8 volte quelle che arrivano con le Ong. I porti sarebbero chiusi sigillati, secondo lui, ma ogni giorno arrivano tonnellate di coca. Chiusi solo per i migranti e non per i delinquenti?

Continua a dire che lui fa la lotta agli scafisti, che guadagnano sul traffico di migranti: ma non ne ha ancora arrestato uno.

Ripete, come un vero paranoico, che lui difende le frontiere: solo che quelle a nord le abbiamo abolite volontariamente (Europa), quelle a mare sono talmente lunghe che sono indifendibili, nemmeno il Pentagono potrebbe farcela.

Cerco di impedire, sostiene con una faccia di tolla che nemmeno nei peggiori bar, lo sbarco di 500-600 mila migranti. L’ultimo sbarco di cui si ha notizia in Europa è quello in Normandia (seconda guerra mondiale). Meno di 200 mila persone, ma ha richiesto anni di preparazione e l’uso di qualsiasi naviglio esistente nel sud dell’Inghilterra, oltre ai mezzi militari. Dalla Libia, dove non c’è niente, con cosa arrivano? A nuoto?

Salvini, cioè, si è inventato una realtà e su quella continua a insistere, sapendo benissimo che è falsa.

Eppure, più di un terzo degli italiani sembra pronto a affidargli il paese.

Sono terrorizzati da una fantastica e immaginaria invasione dei negher e non si accorgono che sta arrivando ben di peggio, e cioè la recessione.

Gli italiani, triste storia, sono mediamente un po’ peggio di Salvini.

L’INVASIONE CHE NON C’È I porti sono chiusi, secondo Salvini, ma arriva di tutto: migranti, navi Ong, coca.ultima modifica: 2019-08-17T11:34:06+02:00da bezzifer
Reposta per primo quest’articolo
Share