Niente intesa sul Def: no di Di Maio e Renzi a ogni aumento dell’Iva

Conte e GualtieriManovra, la prima sfida Pd-M5s. Vertice notturno di 4 ore sull’Iva da Conte, ma non c’è intesa. Asse (involontario) Di Maio-Renzi.

Doveva essere la prima ragione sociale per l’esecutivo e invece sull’imposta si consuma il primo momento di confronto in maggioranza. Al tavolo anche Bellanova per la componente renziana che con il capo M5s sono i più netti: “Non deve aumentare”. E introduce il tema del salario minimo. Franceschini: “Toni ultimativi, ma non impegna la maggioranza”. Salvini incalza: “Hanno detto di aver fatto l’esecutivo apposta e ora alzano le tasse?”

Ieri Gualtieri ha detto che c’è il conto del papetee da pagare…Ma guarda, quel cattivone di Salvini aveva fatto aumentare l’Iva, aveva costretto i 5 stelle ad introdurre il costosissimo reddito di cittadinanza ecc.ecc.Che fortuna essercene liberati.Travaglio ha sempre detto che in un anno Salvini non aveva fatto nulla e ora ci troviamo con miliardi di debiti per colpa sua……non ci si può fidare nemmeno dei giornalisti amici !!! P.s. solo per questo Conte e Di Maio dovrebbero dimettersi….

Non sembrano bastare 4 ore di vertice a Palazzo Chigi a chiudere l’intesa di governo sul Def. La riunione convocata in nottata dal premier Giuseppe Conte vede attorno al tavolo, con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione Luigi Di Maio (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu), Teresa Bellanova (Iv) e il sottosegretario Riccardo Fraccaro (M5s). La discussione si apre assai tesa, per il no di Di Maio (e Renzi) a ogni aumento dell’Iva, con toni “ultimativi” stigmatizzati da Franceschini. Ad agitare la maggioranza è il nodo delle risorse per la manovra: dove trovare i fondi per scongiurare aumenti selettivi dell’Iva, senza far salire il deficit oltre il 2,2% del Pil. Ma il vertice notturno, a quanto si apprende, non sarebbe stato risolutivo: “Ci sono ancora molte ipotesi in campo”, spiega una fonte. Alle 2 i ministri si salutano con l’idea di tenersi in contatto: si lavorerà tutto il giorno per trovare una quadra in vista del Cdm previsto alle 18.30. E c’è chi continua a premere perché il deficit venga alzato dal 2,2% ad ora ipotizzato, fino al 2,3% o 2,4% per liberare risorse che evitino di alzare l’Iva.
Alta tensione sulle misure. Botta e risposta a distanza tra Di Maio e Franceschini. Il ministro degli Esteri indica a Non è l’Arena su La7 le condizioni del M5s: salario minimo in manovra, nessun aumento per le aliquote Iva, stop allo ius culturae. Replica il capo della delegazione del Pd al governo: ‘Annunci fatti in modo ultimativo in tv, posizioni sulla legge di Bilancio e su molto altro. Cose anche interessanti che credo impegnino il suo movimento, non certo l’intera maggioranza’.

Niente intesa sul Def: no di Di Maio e Renzi a ogni aumento dell’Ivaultima modifica: 2019-09-30T10:42:24+02:00da bezzifer
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