*Nel. PD comanda la Ditta. Sono tutti caminetti e crostate, Donne venite con Italia Viva dove la parità di genere è una realtà

Il Pd stoppa Renzi e la Conti: «Sui candidati decide Bologna» Comunali, la segreteria nazionale frena sulla fuga in avanti del leader di Italia Viva che ha lanciato la sindaca. Boccia: faccia le primarie. Lei: vorrei incontrare Letta.

Dalla segreteria nazionale del Pd arriva una frenata alla fuga in avanti del senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che ha lanciato per la corsa alle elezioni amministrative d’autunno la sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti. Dal Nazareno viene ribadito che ad avere il primato nella scelta dei candidati sono i territori e i percorsi avviati in questi mesi, confermando il punto di vista già espresso dal segretario provinciale dem, Luigi Tosiani. Senza troppi giri di parole il responsabile Autonomie territoriali ed Enti locali, Francesco Boccia, invita la prima cittadina a presentarsi eventualmente alle primarie: «Chiunque è disposto ad allargare la coalizione accetta le regole, ossia le primarie, basta accettare le primarie e si allarga la coalizione. I candidati saranno scelti sempre e comunque dai territori, il partito bolognese e regionale hanno fatto un ottimo lavoro, chi ha da fare ulteriori proposte oltre quelle emerse può farlo candidandosi».

Conti ribadisce: «Ci penso»

Su questa ipotesi Conti durante una diretta radiofonica su Radio Uno ha continuato a tenere tutte le porte aperte e annuncia anche che vorrà incontrare il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, per parlargli della sua proposta per la città: al contrario di Renzi poi non chiude a possibili alleanze con il M5S. Per la sindaca infatti nulla è stato ancora deciso, soprattutto nella sfida tra i due assessori Alberto Aitini e Matteo Lepore, in pole position per le primarie. «Il Pd ha già scelto Lepore? Veramente no, ci sono sicuramente le primarie con Aitini — chiarisce la sindaca —. Se io parteciperei? Ci sto riflettendo, non è una scelta semplice per me. È una decisione impegnativa dal punto di vista personale e anche politico. Sicuramente c’è una parte di città, come quella moderata, che magari non si sente rappresentata in questo momento dai candidati che sono in campo e che rischiamo di veder scivolare altrove o di non vedere andare al voto. Io alla mia seconda rielezione ho vinto con l’81%».

Lo stop da Roma

Ma uno stop a Italia Viva arriva anche da Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato: «Ogni territorio deciderà chi voler candidare e cosa fare. Renzi dovrà dire con chi vuole stare perché per ora ci ha detto solo con chi non vuole stare e noi vogliamo costruire un grande campo largo». Per quanto riguarda i rapporti con il Nazareno, Conti aggiunge che «mi piacerebbe parlare con Letta perché è una persona che stimo. Non mi ha chiamato e non lo conosco di persona, ma ho apprezzato molto alcune sue affermazioni, mi è piaciuto molto quando ha detto che bisogna essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicali nei comportamenti. Mi sono sentita rappresentata». Sui Cinque Stelle osserva che «c’è una parte molto buona nel M5S, noi dobbiamo parlare alle persone. Renzi non è d’accordo? Ci sono dinamiche nazionali che io rispetto, ma a livello territoriale ci sono realtà che vanno coinvolte». Non mancano le frecciate al suo ex partito (ha lasciato il Pd nel 2019): «Le mie scelte contro il consumo di suolo mi hanno comportato quattro milioni di euro di richieste danni personali. È una vicenda che mi ha molto ferito perché la volontà di costruire era stata esplicitata anche da gran parte dei dirigenti del partito». Tornare nel Pd? «Sono riformista e non lo vedo un partito particolarmente orientato verso i riformisti».

*Nel. PD comanda la Ditta. Sono tutti caminetti e crostate, Donne venite con Italia Viva dove la parità di genere è una realtàultima modifica: 2021-04-11T08:14:28+02:00da bezzifer
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