Elogio dell’astensione dicono.Abbiamo sempre votato perché votare è un dovere oltre che una conquista costata troppo sangue. Ma, con una offerta politica di così scarso livello, dedita al gioco delle tre carte tramando intese con alleati diversi da quelli con i quali si presentano all’elettorato, con programmi che neanche la fata turchina avrebbe il pudore di promettere, possiamo unirci al voto delle masse dei social che, talvolta entusiasticamente, si accingono a depositare nelle urne? Possiamo sentirci obbligati al voto in queste condizioni? Non votiamo perché la nostra coscienza, orgogliosamente, si rifiuta. E un giorno potremo dire: io non c’ero…. magra consolazione.
Ritengo i tempi siano maturi per dare almeno trentina di milioni di voti al partito “democratico” … voti consapevoli di gente competente e cazzata… che non avrebbe timore di tagliargli prima la mano non dovessero rispettare il patto con il popolo tenendo in ordine anche la finanza.Penso che in questa tornata elettorale sia molto importante tenere d’occhio l’affluenza alle urne… visto che fino a ora il sistema ha fatto di tutto per scoraggiare la partecipazione al voto facendo intendere che i partiti sono tutti uguali.

VOTANDO SI DA Potere al popolo? Poi se il popolo bue vota Salvini o Di Maio, non che Berlusconi o Melone. Vorrà dire che non desiderano avere una persona che li guidi, ma un padrone che li comanda, perché loro son saprebbero come fare per acquistare un piatto di minestra per sfamarsi.E’ una vita che i grandi delinquenti si arricchiscono e i poveri diventano più poveri , ma questo stato di cose appare un disegno sfocato ai poveri che non vedono nulla di catastrofico per loro stessi, e si accontentano del piatto di minestra.E applaudano alla luna contenti di poterla mangiare quella minestra !!