La democrazia vince sempre sui populisti.

Senato, il governo pone cinque fiducie sul Rosatellum. Scatta la bagarre. M5s si bendano occhi, De Petris occupa per protesta sedia di Grasso.

Forzatura dei tempi per chiudere sul Rosatellum prima del voto in Sicilia. Bagarre in Aula. Mdp lascia la maggioranza. Mercoledì primo voto e il discorso, annunciato e temuto, di Napolitano.

“MDP FUORI DALLA MAGGIORANZA” Di nuovo? E’ un continuo… E entro, e esco, e vado, e torno… Ma basta! Siamo mica in un albergo con le porte girevoli! E che diamine!

ORA ARRIVA LA PARTE COMICA: i grillini che fanno la ola a Napolitano .Grillini e centri sociali , i soliti scalmanati che non accettano la democrazia parlamentare. O si fa come dicono loro, oppure fanno caciara. L’importante, per noi italiani onesti,che campiamo del nostro stipendio, o della nostra pensione,è che i Veri Delinquenti, mai arrivino al governo.Una bella notizia tra tre giorni l’italia avrà una nuova legge elettorale e si potrà sciogliere le camere entro dicembre.Ecco perché sono terrorizzati i partiti del niente.

Ma vedete, il punto è che la correttezza istituzionale chiederebbe, è vero, un dibattito parlamentare per costruire una ipotesi col maggiore consenso possibile. Questo in un parlamento serio e istituzionale appunto. Ma in questo parlamento di comari urlanti, strepitanti, di rancorosi, di voltagabbana e di opportunisti i fatti hanno dimostrato (per 4 anni e mezzo!) che non è possibile, col risultato che il paese si trova senza una legge elettorale decente e coerente. Allora che fare? Rosato & C hanno fatto un ultimo tentativo tirando fuori un compromesso che almeno allinea i due rami e introduce una dose (troppo ridotta ahimè) di maggioritario. Ma il solito parlamento di cui sopra si è scatenato con decine e decine di emendamenti da votare a scrutinio segreto, puntando ai sabotatori che pensano che per avere una chance in più di riavere la cadrega preferiscono il proporzionale alla prima repubblica. A forzatura (fatta con tecniche legittime per carità) si risponde con una forzatura (la fiducia, altrettanto legittima), in maniera perfettamente corretta.

Molto bene,avanti con le 5 fiducie,la prossima volta non fanno i furbi con i voti segreti.questi hanno solo paura del voto,ma la pacchia è finita,sono finiti 5 anni di stipendio solo a sbraitare e a fare sceneggiate.Non era meglio abolirlo questo Senato,doppione inutile ? Se è vero che ben 64 leggi sono nel limbo per questo balletto tra le due Camere,tra cui lo ” ius culturae”,la domanda è : quanto ci costa avere le due Camere paritetiche? Non riesco ad immaginarlo…..quel 4 dic, una data nefasta.

Ma la cosa divertente è che i Padri Costituenti NON volevano fare una seconda camera doppione della prima. C’era chi proponeva una Camera delle Professioni, chi una Camera del Territorio (come Renzi), chi altro, ma non trovandosi d’accordo. “Da una parte, dunque, c’era la Camera dei deputati, titolare di una «rappresentanza generale del popolo indifferenziato»; dall’altra, il Senato, con la «volontà dello stesso popolo» manifestata attraverso il suffragio universale, «ma in una veste diversa», basata sulla rappresentanza di categorie. L’idea dei costituenti era di considerare due elementi fondamentali della loro tradizione: le autonomie dei territori e i corpi intermedi, intesi come rappresentanza di «certi interessi sociali più eminenti e importanti: per esempio, la cultura, la giustizia, il lavoro, l’industria, l’agricoltura». È per questo che in un primo tempo i costituenti raggiunsero un accordo «sulla composizione mista del Senato», che prevedeva i 2/3 dei senatori da eleggere tra le categorie professionali e 1/3 dei membri nominati dai Consigli regionali. È un’idea antica quella di collegare il Senato con le autonomie, che per la cultura popolare sturziana era il baricentro dell’Ordinamento” vedi https://www.uninfonews.it/riforma-del-senato/. Poi la fecero com’è ora, ma l’idea era che venisse sistemata la cosa in seguito con la forma Regionale, una volta ovviamente “create” le Regioni: “questa intuizione però non ha avuto seguito, perché le Regioni non esistevano ancora”. Chiaro che i Costituenti vedevano più lontano di noi, che vogliamo tenerci il doppione inutile e dispersivo.

L’errore fondamentale di tutti i tentativi andati a vuoto per rivedere la Costituzione ( tanto denaro e tempo sciupati) è stato di credere che il Parlamento potesse farlo.La sola cosa sensata da fare era la elezione di un’Assemblea Ricostituente a parte,coinvolgendo prima i cittadini sulla via giusta da intraprendere e non ,a cosa fatte col referendum.Anche perché il Parlamento è prima di tutto in conflitto d’interesse e poi non sono all’altezza di fare un lavoro simile,ci vogliono personalità specifiche.Anche questo referendum ultimo è una barzelletta…..tanto rumore per niente,perché non succederà niente.Con la nuova legislatura tutto sarà dimenticato.

La democrazia vince sempre sui populisti.ultima modifica: 2017-10-25T08:47:26+02:00da bezzifer
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