Probabilmente arriverà una sentenza avversa, ma ben dopo le elezioni.

In campagna elettorale senza sentenza di Strasburgo.Alla Corte europea è Il giorno di Berlusconi. Tempi lunghi, prudenza e cautela degli avvocati.

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Questi giudici sono sensibili o no ai timori che le cancellerie e i burocrati Ue nutrono verso la “calata dei barbari” . Molto dipende da questo.

Contro i ”populismi” non è da escludere che il sistema si inventi qualcosa da far impallidire la ”santa alleanza” -con lo sbarco in Normandia- contro il demonio Hitler.

TUTTI i sistemi sono dotati di “auto protezione” ossia vengono usati dagli uomini (persone fisiche in carne ed ossa) per proteggere le loro rendite di posizione. Quello che sopra pavento è uno dei ricorsi storici più frequenti. L’ultimo caso italiano al riguardo risale al ’68 ed anni successivi, quando il “sistema italiano”, per difendersi dagli attacchi al potere provocati dai movimenti giovanili in tutto il mondo, si inventò letteralmente il “terrorismo” facendo precipitare l’Italia nel periodo degli anni di piombo. L’effetto disgregativo dei movimenti sessantottino fu quindi compensato da un opposto movimento riunificato re che stabiliva nel terrorismo un “unico nemico” cui fare fronte comune. Questa tecnica, l’identificare un nemico comune per riaggregare, ha radici molto più antiche ed è una delle tecniche più spiegate all’università in materia scienze politiche. Si può addirittura risalire ai periodi tribali preistorici, nei quali tribù in guerra tra loro però si riaggregavano per combattere avversari molto più potenti.
Quindi….in sostanza….SI….un “sistema”, anche se imperfetto, è dotato di autoconservazione e l’autoconservazione, come ben si sa, è un elemento primordiale che prevarica il concetto di vita e di morte (Mors tua vita mea)…..Dal che possiamo solo affermare che un “sistema” se ne sbatte di concetti “futili” quali la distinzione tra il bene o il male, tra la verità o la falsità…… Quello che interessa ai “sistemi” è avere sempre un parafulmine sul quale indirizzare l’attenzione di quanta più gente possibile….e se questo genera morti o guerre, pazienza…..il fine giustifica i mezzi. In questi periodi questo parafulmine è rappresentato dal “populismo”, dal “pericolo populista”……..Lascio a voi valutare la cosa….quello che preoccupa più me in questi periodi è l’invasione della Combutta da parte dei cararmatini nemici……. la mia speranza è che possa essere utile l’indifferenza per fermare un sistema e votare in massa maggioritaria personaggi che portino avanti il bene del paese ITALIA e questo e rappresentato da un solo partito il PD e dal suo segretario MATTEO RENZI futuro presidente del consiglio.
PS:– Stiamo scoprendo la vita breve del populismo europeo.
I nostri vicini d’oltralpe vivono esperienze sulle quali noi italiani non abbiamo mai riflettuto a fondo. Ricordiamo quindi che la rivoluzione francese dei tempi nostri è stata architettata e realizzata da una prosperosa signora. Che dopo aver scippato il partito populista al padre, è giunta a sfiorare la più alta carica della Repubblica Francese. Ma forse nei suoi calcoli sbagliò qualche previsione. Forse nella campagna elettorale fu consigliata male, e sottovalutò alcuni rischi. E così un giovanotto francese di bellissime speranze, ancora fresco di studi giovanili, dai quali aveva attinto perfino la matura consorte, è riuscito a ridimensionarla. La sconfitta del populismo lepenista era quasi passata sotto silenzio, con rassegnazione, dopo il risultato del voto. Ma poi, come per un male sottile, ne ha ingigantito le sofferenze, quasi fino a spegnerne ogni spinta entusiastica. La Francia pertanto ci ha fornito la prova che il populismo nasce impetuoso, soprattutto sotto la spinta di mille giovanotti di colore, quando attraversano grandi deserti e grandi mari, come il nostro Mediterraneo. Ma poi, in silenzio, si avvia verso una mesta sonnolenza, basata su consensi sempre più calanti. Gli amici più vicini raccontano che la delusione è stata così grande, per questa cinquantenne energica, che avvertendo un inedito disagio personale di fronte a nuovi impegni, forse rinuncerà ad affrontare altre prove, abbandonando la politica. Al calo costante del populismo francese si contrappone la lenta risalita del comunismo francese, quello di Jean-Luc Mèlenchon, che comincia a preoccupare anche lo stesso Macron. Ma forse Parigi ci indurrà, molto presto, ad accettare una realtà ben diversa: il populismo in Europa nasce rapidamente, sotto la spinta emotiva di fattori esterni, ma poi crolla con altrettanta velocità. Se il principio troverà altre conferme l’italiano Salvini dovrà stare molto attento a come giocherà le sue carte. Anche lui, un tempo grande amico della Le Pen, potrebbe rischiare, di brutto. Magari grazie a un miracoloso recupero di un ultraottantenne di belle speranza, che di nuovo si ripresenta nel panorama della politica italiana. Con una faccia da noi molto conosciuta, per i disastri che riuscì a combinare lungo un estenuante ventennio. Del quale tuttora siamo impegnati a leccarci le ferite. A voi ITALIANI la libera democratica scelta. Ma dopo non venite ha piangere SUL latte versato.
IO STO CON RENZI.

 

Probabilmente arriverà una sentenza avversa, ma ben dopo le elezioni.ultima modifica: 2017-11-23T11:46:20+01:00da bezzifer
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