Archivio mensile:novembre 2017

Bravo Matteo, i dati oggettivi mostrano che il PD è l’unico riferimento per chi non si rassegni al declino

Renzi chiude non rinnegando nulla dei mille giorni, anzi rilancia ancora sugli 80 euro. Lancia la campagna elettorale e cerca di farsi largo tra Berlusconi e Di Maio

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Alla Leopolda Renzi fa Renzi. La coalizione? “Chi ci sta è benvenuto ma alle nostre condizioni” Biotestamento sì, no ius soli.

Bravo Matteo, i dati oggettivi mostrano che il PD è l’unico riferimento per chi non si rassegni al declino e per i giovani che non chiedono il reddito di cittadinanza, ma un’opportunità di lavoro per realizzare se stessi, com’era prima del 95, quando l’Italia cresceva più degli altri, compresi i redditi medi e non erano ancora arrivati Berlusconi e D’Alema a portarla in rovina per 20 lunghi anni. Per anni, siamo cresciuti più della Germania, non dobbiamo rassegnarci.
E’ indubbio che durante i 4 anni di governo del Nuovo PD siano state approvate riforme importanti che hanno permesso di avviare un percorso di risanamento del paese. Siamo però solo agli inizi, perché 20 anni di stagnazione e declino non solo a livello economico, ma anche sociale e di sentimenti profondi della popolazione, hanno introdotto in Italia una visione pessimista sul futuro che deve essere contrastata e superata per ridare slancio alla crescita e poter mobilitare tutte le risorse e competenze disponibili su questo obiettivo .
Le molte riforme che rimangono da fare sarebbero state facilitate dal’approvazione di una nuova costituzione, ma lo stato attuale di arretratezza del paese in tutti i settori e il suo posizionamento agli ultimi posti in tutte le classifiche europee e mondiali che stimano l’efficienza dei vari settori ed il livello di benessere dei cittadini, ci dice che ci sono cose che vanno comunque fatte e sostenute da chiunque non voglia rassegnarsi al declino.Si tratta dunque di ripartire da un bilancio positivo, solido e condiviso, perché sostenuto da dati oggettivi e verificabili da tutti, di quanto è avvenuto nel passato e di quanto sia stato fatto durante i 4 anni di governi del Nuovo PD. 
C’è poco da discutere se si guardano i dati. 
Abbiamo ricominciato a investire, a uscire dalla recessione in cui aveva cacciato il paese Monti e a crescere dal -2,0% del 2014 a più del 1.5% forse 1,8% di crescita del PIL nel 2017 , riducendo finalmente lo spread di crescita con gli altri paesi da -2.0% al -0.6% e forse anche meno e il deficit annuo dal -3.0% del 2014 al -2.0% del 2017, aumentando dopo anni i redditi medi del 2,5% nell’ultimo anno e creando 1.000.000 di nuovi posti di lavoro di cui circa metà permanenti. Fanno pena le critiche di quelli che negli anni precedenti ne hanno persi milioni con il 25% di produzione industriale perché non sono tutti permanenti
Ma questo non basta
Bisogna identificare un nuovo insieme di obiettivi al’interno di una visione unitaria che consenta al paese di consolidare la crescita e ridiventare capace di garantire un aumento costante del benessere ai propri cittadini in modo sostenibile, non continuando ad elargire nuovo debito alle proprie corporazioni elettorali senza fare investimenti . 
Il mondo di riferimento per la Sinistra e Destra otto-novecentesche interpretate da una parte da D’Alema, Bersani ed eredi di Bertinotti e dal’altra da Berlusconi, dopo Keynes non esiste più, come dimostra il fatto che tutti i paesi avanzati hanno saputo garantire dal 95 al 2014 ai propri cittadini una crescita del 30% del reddito medio, produttività e PIL e il mantenimento dei livelli occupazionali , mentre l’Italia di Berlusconi e D’Alema quella dell’anti comunismo e anti Berlusconismo è rimasta completamente ferma e oggi i redditi medi degli italiani sono ancora quelli del 95 con in più milioni di famiglie sotto la soglia di povertà e i giovani disoccupati al 34%
Il Nuovo PD deve proporre con forza al paese una visione generale concreta per la costruzione di una Nuova Italia, al’interno di una Nuova Europa più equa e giusta, capace d’innovare, crescere e garantire un costante aumento sostenibile del benessere a tutti i propri cittadini, all’interno di un quadro redistributivo, di giustizia sociale ed inclusione che permette di vivere in armonia perché usa i surplus per prendersi completamente cura delle fasce più deboli, di quelli che perdono il lavoro e di quelli che non arrivano più per età o malattie ad avere i mezzi per vivere e perché garantisce allo stesso tempo sicurezza nei territori ed integrazione, entro limiti programmati e sostenibili, perché senza questo la vita diventa un incubo per molti. 
Una Nuova Italia e una Nuova Europa digitali, capaci d’innovare, garantire nuovo sviluppo e creare nuovi posti di lavoro non solo per i giovani con competenze più elevate che devono trovar il loro posto nella Nuova Italia, ma anche, sfruttando i surplus, in settori tradizionali per migliorare/completare le infrastrutture pubbliche e private ferme da 20 anni, una Nuova Italia capace di competere nel mondo e di utilizzare i progressi tecnologici per far vivere meglio i propri cittadini in un’economia circolare di rispetto per l’ambiente e d’inclusione per i più deboli, una Nuova Italia che rende i cittadini più partecipi delle scelte politiche e capaci di sfruttare al meglio per la propria crescita personale i nuovi mezzi che il progresso economico rende costantemente disponibili

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Virus5Stelle è gestita da Claudio Piersanti e Adriano Valente. Entrambi sui loro profili personali condividono numerosi contenuti pro Movimento 5 Stelle e contro Renzi

Chi fabbrica le fake news?

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Il caso dei siti di fake news, scoperchiato da un’inchiesta di Buzzfeed e da un articolo del New York Times, sta segnando il dibattito italiano. La scoperta di una rete di siti che alimentano la diffusione di fake news lancia l’allarme in vista delle prossime elezioni politiche: si temono ingerenze sul voto, per esempio da parte della Russia, già sospettata di aver messo lo zampino nelle consultazioni americane, francesi e tedesche.

A casa nostra, i beneficiari – forse ignari – di questo network di “bufale” sarebbero i partiti anti-establishment, Lega e M5S. La domanda che ci si pone ora è: quanto questi partiti erano consapevoli della situazione, e quanto scientemente se ne sono avvantaggiati?

Peraltro con l’inchiesta di Buzzfeed e con ciò che ne è conseguito sono emersi collegamenti fra i siti “pseudoleghisti” e “pseudogrillini”, come se il network fosse unico, malgrado i due partiti siano distinti e contrapposti.

I rappresentanti di M5S e Lega hanno smentito un loro coinvolgimento ufficiale, ma sono emersi i nomi di diversi personaggi a cui sarebbero riconducibili siti e account facebook: alcuni si presentano apertamente come attivisti, altri invece no.

LA FAMIGLIA COLONO

Fra questi ultimi c’è ad esempio Giancarlo Colono, un imprenditore di Roma che come ha raccontato Buzzfeed, si occupa di Web 365, azienda che controllerebbe almeno 175 domini di siti di news o presunte tali e diverse pagine facebook con migliaia, se non milioni, di iscritti. Fra esse figurano DirettaNews e iNews24, che sono state sospese da Facebook. Si tratta di pagine molto seguite: per Diretta News, che pubblica soprattutto articoli di gossip e cronaca, si parla di circa 25 milioni di interazioni. I temi sono simili a quelli trattati da iNews24, che però, scrive il Post, “appare più politicizzato”. Nella galassia dei siti di Colono figura anche “La luce di Maria”, concentrata su temi religiosi e consigli sulla salute dalle dubbie basi scientifiche. Buzzfeed cita anche il fratello di Colono, Davide, fra i proprietari di DirettaNews. Davide Colono in un’intervista video ha difeso il lavoro della propria testata ribattendo che “vogliono dare un segnale che tra un po’ chiuderanno la bocca a tutti. Se non parli il loro linguaggio non puoi più parlare. Non puoi scrivere quello che pensi”.

GLI “SPAMMER” GRILLINI

Ma il dibattito sulle fake news non riguarda solo l’inchiesta di Buzzfeed. Il New York Times ha citato ad esempio il caso della foto di Maria Elena Boschi e Laura Boldrini al funerale di Totò Riina: una notizia clamorosamente falsa che ha però fatto il giro del web. La foto reca il marchio di “Scalcio”, una pagina satirica, ma gli amministratori ne hanno rinnegato la paternità. Secondo l’Agi, il primo ad aver condiviso la foto incriminata sarebbe Mario De Luise “un diffusore seriale di notizie false prese da blog di controinformazione”, la cui pagina è stata cancellata. Il gruppo alla Camera del M5S ha preso le distanze dalla foto, ma quel contenuto è stata ripreso dalla pagina Virus5Stelle, offrendo alla Boschi il destro per tirare in ballo il candidato premier grillino Luigi Di Maio.

Virus5Stelle è gestita da Claudio Piersanti e Adriano Valente. Entrambi sui loro profili personali condividono numerosi contenuti pro Movimento 5 Stelle e contro Renzi, il Pd, Berlusconi, eccetera. Di Valente compaiono alcune foto in compagnia di Beppe Grillo (in foto) e Luigi Di Maio, anche se sono state scattate in occasione di manifestazioni pubbliche del M5S e dunque non significa che i leader lo conoscano. Piersanti e Valente si presentano come sostenitori del M5S, anche se non sono emersi legami comprovati con il gruppo dirigente del partito.

GLI “SMASCHERATORI”

Sul fronte opposto, in questa storia, compaiono gli “smascheratori”, ovvero quelli che hanno scoperto le varie connessioni fra i siti di fake news. Il primo ad averne parlato è Lorenzo Romani, che su Twitter si definisce esperto di monitoraggio web. In un’intervista ad Affari Italiani, ad agosto, era stato il primo a rivelare i collegamenti fra il sito noiconsalvini.it e una galassia di spazi web di controinformazione, compresi alcuni riconducibili a sostenitori del M5S. Il legame si concretizzerebbe in particolare nei proventi delle pubblicità, che sarebbero riconducibili al medesimo amministratore. Del tema si è occupato anche Andrea Stroppa, esperto in cybersecurity, oltre che consulente di Matteo Renzi. Stroppa è una delle fonti citate dal New York Times, e peraltro ha messo in dubbio l’inconsapevolezza della Lega delle connessioni con i siti pro 5 Stelle. “In tutti questi mesi di attività – con decine di aggiornamenti giornalieri ai siti – dalla Lega Nord non si sono accorti di ricevere soldi dai click da siti pro-m5s che “per errore” gestivano” ha ironicamente twittato il consulente renziano.

LO SPIN DOCTOR DI SALVINI

Nella vicenda è coinvolto anche Luca Morisi, lo spin doctor di Matteo Salvini. Morisi ha dato una spiegazione sul collegamento fra il sito noiconsalvini e quelli del M5S, sostenendo che la responsabilità sarebbe di un ex sostenitore del M5S. Costui avrebbe contribuito a costruire la pagina “Noi con Salvini”, copiando e incollando i codici di altre sue pagine. “Ma noi non abbiamo nulla a che fare con i siti pro Putin o pro 5 Stelle”, ha sostenuto Morisi.

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Le piroette di Bersani e D’Alema su lavoro e Cgil.Ve le ricordo!

Vi ricordo le piroette di Bersani e D’Alema su lavoro e Cgil

Di fronte alla giornata di “mobilitazione” contro il governo proclamata per sabato 2 dicembre dalla segretaria generale della Cgil Susanna Camuso, che il giorno dopo parteciperà molto probabilmente al raduno degli scissionisti del Pd, ricambiando così la scontata presenza di costoro alla manifestazione sindacale del giorno prima, Fabrizio Rondolino si è tolto il gusto di ricordare un congresso del Pds del 1997. Segretario del partito era Massimo D’Alema, col quale Rondolino lavorava. Segretario della Cgil era Sergio Cofferati.

I tempi sono diversi, e in parte anche gli uomini, e le donne. Ma i problemi maggiormente spinosi del mondo del lavoro sono rimasti, ahimè, gli stessi: la crisi del posto fisso, le nuove forme di occupazione, la difesa dal precariato, la disciplina dei licenziamenti, le pensioni, eccetera. Ai bagni estivi di mare continuano a seguire quelli autunnali di protesta.

Allora, mentre alla guida del governo c’era Romano Prodi e D’Alema, anche se Rondolino ha omesso di ricordarlo, o non lo ricorda più neppure lui, soffriva delle lentezze, indecisioni e quant’altro del professore emiliano, l’appuntamento congressuale del Pds si trasformò in una ramanzina, a dir poco, al sindacato. Il segretario del partito rimproverò praticamente a Cofferati di attardarsi a difendere chi era già protetto di suo, dalla solidità dell’azienda dove lavorava a quella del contratto collettivo, e di fregarsene di chi lavorava senza alcuna protezione, o non lavorava per niente.

Purtroppo quando l’anno dopo toccò a lui di andare a Palazzo Chigi, preferendo sostituire Prodi piuttosto che andare alle elezioni anticipate reclamate dal presidente del Consiglio dimissionario dopo la fiducia negatagli da Bertinotti e compagni, D’Alema già cominciò ad annacquare il riformismo vigoroso di cui aveva dato prova muscolare al congresso.

Figuriamoci adesso che sono passati da quel congresso vent’anni, durante i quali D’Alema ha contribuito prima a costruire e poi a sfasciare un nuovo partito di sinistra chiamato Pd, sul cui segretario egli esprime ogni volta che ne ha occasione i peggiori giudizi, sino a considerarlo sul piano politico -per non parlare degli aspetti personali dello scontro perenne- un intruso, un uomo di destra infiltratosi in una formazione di sinistra.

Fra gli scissionisti, D’Alema è il più ostile a Renzi e a tutto ciò che egli ha fatto al governo e- secondo lui- ha imposto al suo successore a Palazzo Chigi. Le cui offerte o proposte al sindacato, ogni volta che si apre o riapre una vertenza, com’è accaduto sull’allungamento dell’età pensionabile per effetto della maggiore durata media della vita, non sono mai sufficienti a chiuderla con un’intesa, anche a costo di sfasciare la tanto perseguita e mitizzata unità sindacale con la Cisl e la Uil.

Pier Luigi Bersani, un altro riformista persosi per strada, è corso appresso a D’Alema cambiando persino carattere, riuscendo a inacidire anche la sua vecchia o usuale bonomia imitata da Maurizio Crozza.

Finirà per perdere il suo perenne sorriso sulle labbra, e abbronzatura annessa, anche il presidente del Senato Pietro Grasso, nuova icona della sinistra pura e dura. Che, non potendo definire radicale perché mi sembrerebbe di tradire la memoria di Marco Pannella, preferisco continuare a chiamare al quadrato, anzi al cubo.

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Con Matteo Renzi alle Leopolda 2017. Tutte le foto

«Tutti gli anni ci dicono: “Non ci sarà nessuno, Renzi solo come un cane…”, e ogni anno vengono migliaia di persone diverse con idee da condividere e progetti da confrontare. Per parlare di politica tra persone diverse ma in libertà»: con queste parole, Matteo Renzi, segretario del Pd, ha aperto l’ottava edizione della Leopolda a Firenze.

Proseguendo, Renzi – accolto al suo arrivo dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Elena Boschi – ha presentato i co-conduttori di questa “L8″, che vedrà come protagonisti i “Millennials” iscritti al Pd che si alterneranno sul palco nel corso della tre giorni.

La manifestazione vedrà alternarsi 44 tavoli tematici – su sport, innovazione, politiche dell’immigrazione, difesa dell’Europa, lavoro, sfida ai populismi – coordinati da sottosegretari, qualche ministro, parlamentari Pd. Fra questi il ministro del lavoro Giuliano Poletti, quello dello sport Lotti, il viceministro degli esteri Mario Giro, il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli, quello alla giustizia Gennaro Migliore, quello alla presidenza del Consiglio Sandro Gozi.

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BuzzFeed e New York Times sul rischio fake news politiche in Italia cosa dicono

È stato il sito BuzzFeed Newsin un servizio di Alberto Nardelli e Craig Silverman, ad accendere i riflettori sulla rete di siti da cui partono migliaia di fake news in grado di influenzare l’opinione pubblica. Una notizia ripresa dal New York Times, che in vista della prossima campagna elettorale ha sottolineato come l’Italia rischia di essere “il punto debole di una sempre più vulnerabile Europa”. Dietro alla campagna di disinformazione ci sarebbe la Russia, sospettata di aver già messo in atto gli stessi metodi nelle presidenziali Usa, nel referendum su Brexit e Catalogna e nelle elezioni in Francia e Germania.

L’INCHIESTA DI BUZZFEED

Cosa ha scoperto Buzzfeed? Sostanzialmente che esiste una rete di siti di notizie che ruotano attorno a Giancarlo Colono, imprenditore romano, che tramite l’azienda Web 365 controllerebbe quasi 200 domini e alcune pagine Facebook con migliaia di follower, responsabili dello “spamming” delle fake news. Ma chi sarebbero i beneficiari – ipoteticamente ignari – dell’opera di propaganda? Secondo il New York Times, che riprende un report di Ghost Data, società di Andrea Stroppa, esperto in sicurezza informatica e consulente di Matteo Renzi, si tratterebbe dei movimenti anti-establishment, in particolare la Lega di Matteo Salvini e il M5S di Beppe Grillo. Stroppa ha quindi evidenziato come diversi siti di fake news sarebbero riconducibili a presunti attivisti di Lega e M5S.

L’ALLARME DI LORENZO ROMANI

L’inchiesta di Buzzfeed è stata ripresa anche dai principali quotidiani italiani, anche se del tema qualcuno si era occupato già mesi fa. Si tratta di Lorenzo Romani (nella foto), che su Twitter si definisce esperto di monitoraggio web. Ad agosto Romani aveva pubblicato sul suo profilo Twitter uno schema da cui si evince una connessione fra molti siti di news (o presunte tali). “Il sito di @Noiconsalvini monetizza (i proventi della pubblicità, ndr) su stesso account AdSense di siti ed ex siti pro-Putin, #M5S, complottisti #Novax e #alieni. Perché?” si chiede Romani.

Lo stesso Romani il 7 agosto  intervistato , a cui aveva spiegato come aveva svolto la propria indagine, incentrata in particolare sul sito noiconsalvini.org. “Ero interessato a capire chi lo gestisce, se c’è qualcuno che monitora l’andamento del sito, se per caso il sito incassa denaro con la pubblicità online –si legge nell’intervista – Per fare ciò bisogna cercare, nel codice del sito web, i cosiddetti “tracking code”, cioè dei frammenti di codice che identificano, qualora esista, l’account che visualizza gli accessi al sito e quello che “incassa” i soldi derivanti dalla pubblicità”. Romani ha scoperto che “gli stessi tracking code del sito noiconsalvini.org sono utilizzati anche da altri siti web. In particolare, iostoconputin.info, un sito di propaganda pro-Putin, usava lo stesso codice nel 2016. Così come nonsiamosoli.info, sito di disinformazione sugli alieni, e poi mondolibero.org, complottisti.com, stopeuro.org, eurocrazia.info, tutti siti di fake news tendenti verso una ben precisa direzione politica”.

Fra i vari siti, ce n’è poi uno chiamato “imprese5stelle,org”. “Insomma, alcuni indirizzi web riconducibili a M5S e Lega sembrano avere uno stesso amministratore che incassa i soldi delle pubblicità… per farne quale utilizzo?” si chiedeva Romani.

LO SPIN DOCTOR DI SALVINI: “NOI NON C’ENTRIAMO”

Va detto che i fatti – almeno per quanto è emerso sin qui – non sembrano presentare violazioni della legge, anche se sono evidenti le implicazioni politiche, non soltanto sul piano nazionale. Non sono neanche dimostrati i legami diretti con i vertici dei partiti in questione, che invece tendono a scaricare la responsabilità su singoli attivisti. Per spiegare la connessione fra i domini “leghisti” e quelli “grillini” Luca Morisi, lo spin doctor di “Noi con Salvini”, si è giustificatodicendo che un ex sostenitore del M5S avrebbe aiutato a costruire la pagina Noi con Salvini. “Ha copiato ed incollato i codice dalla sua pagina di sostenitore dei M5S, così come quelli di Io StoConPutin.info, con quelle di Salvini. Ma noi non abbiano nulla a che fare con i siti pro-Putin o pro-5 Stelle”. La spiegazione, però, non convince Stroppa. “In tutti questi mesi di attività – con decine di aggiornamenti giornalieri ai siti – dalla Lega Nord non si sono accorti di ricevere soldi dai click da siti pro-m5s che “per errore” gestivano” ha twittato il consulente renziano.

LA FOTO DEL FUNERALE DI RIINA

Alla vicenda della rete di siti di disinformazione si intreccia un altro caso scoppiato in questo giorni, quello di un’altra fake news: sui social si è diffusa una foto (per la precisione un “meme”) della sottosegretaria Maria Elena Boschi (del Pd) a un funerale. Nella didascalia si scriveva che quelle fossero le esequie del boss Toto Riina. La notizia, ovviamente, è falsa, ma ha avuto un’eco imponente. Il primo a diffonderla sarebbe tal Mario De Luise, sedicente attivista grillino. Non solo, la foto è stata rilanciata dalla pagina Virus5Stelle, gestita da Claudio Piersanti e Adriano Valente che a sua volta gestisce altre nove pagine, tra cui “M5s news”. Abbastanza perchè la Boschi decidesse di cavalcare la polemica politica, tirando in ballo il candidato premier del M5S Luigi Di Maio chiedendogli in sostanza di dissociarsi.

DI MAIO: VIGILI L’OCSE

Il gruppo alla Camera dei grillini ha quindi giudicato “inaccettabile attribuire al M5S una foto che circola su internet”, mentre Di Maio ha replicato alla Boschi dicendosi sì “preoccupato per le fake news, ma ancor più preoccupato per quanto è successo in Sicilia con il voto di scambio”. Ha poi chiesto all’Osce di monitorare le operazioni elettorali e le modalità di informazione. La polemica, però prosegue, perché c’è chi, nonostante le smentite, ribadisce i legami fra i vertici del M5S e i diffusori di fake news. Per esempio lo stesso Lorenzo Romani, che su Twitter pubblica alcune foto che ritraggono Valente assieme a Di Maio e anche a Beppe Grillo. Provocatorio il tweet: “Allora, Di Maio, lo conosci questo Valente?”

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BE METTERE INSIEME Un 32% è una buona partenza per battere il CDX.MA PER CERTI ESSERI RIPPUGNANTI Evidentemente mettere insieme fascisti, omofobi, razzisti, conservatori, invece si può fare tranquillamente…

Alleanze, Pisapia: “Alfano in coalizione? No, ma sapremo mettere insieme centro e sinistra”

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Il leader di Campo Progressista: “Veniamo da sinistra, ma lavoreremo a un nuovo centrosinistra”. Alfano: “Sette giorni per decidere. Con il Pd se con un nostro candidato premier” 

Mi meraviglio che molti commentatori siano sorpresi dalle parole di Pisapia, quando sarebbe bastato fare mente locale e ricordare la sua presa di posizione a favore del SI al referendum costituzionale.Tutta la questione sta nel fatto che non esistono alternative e di questo dobbiamo chiederne il conto e incavolarsi. Alfano non è destra, altrimenti dovremmo dire che Meloni e Savini sono nazisti! Meglio stare con chi ha votato le unioni civili, divorzio breve, codice antimafia, codice degli appalti, abolizione dimissioni in bianco, bonus bebè…  che chi ha votato contro. P.S. Tra un paio di settimane Alfano & C. voteranno pure lo ius soli e il biotestamento, alla faccia dei razzisti, omofobi, fascisti.Avete scoperta dell’acqua calda , il centro- sinistra si fa con partiti di centro alleati con partiti di sinistra se no che centro-sinistra è ?  Rassegnarsi al duo eredicappellato-comico che non fa ridere, gli adepti tirapiedi e lustrascarpe vari dove giggino o’ripetente è il meglio riuscito (aiuto)  vuol dire mandare l’Italia e le future generazioni in rovina.Certo che con il vecchio e resuscitato pentapartito c’è il rischio di tirarsi dietro i deliranti meloni e salvini, speriamo bene e di fare a meno di queste assurde e risibili figurine.

Il problema per voi è Renzi. Ma dovete mettervi in testa che RENZI  è stato eletto con le primarie! E lo ha eletto il suo popolo, la sua gente ,me compreso! Lo volete capire che non è stato lui a rottamare i Bersani ,D’ Alema, Speranza et company ma siamo stati noi! Fatevene una ragione! Si chiama democrazia! C’ è chi viene eletto con poco più di 300 voti e chi ne prende un milione e trecento! Non vedo perché si debba portare rispetto al primo mentre il secondo viene vessato! In quanto alle sue analisi,guardate di studiare meglio la posizione politica attuale, avete mai visto voi un politico che si sia dimesso senza alcun paracadute né di soldi né di poltrone? Io si’ si chiama Renzi!  Io penso invece che voi dovreste farvi una bella analisi per capire cosa intende voi per sinistra, visto i numerosi provvedimenti portati alla conclusione dal governo Renzi, non ho detto promessi ma fatti anche con leggi di carattere sociale che tutti i governi negli ultimi 20 anni portavano come bandiera all’inizio per poi metterli nel cassetto.
Alcune leggi fatte dal Governo Renzi non sono perfette ma se cercare la perfezione porta a non fare nulla preferisco qualcosa di imperfetto ma che arrivi ad una conclusione perchè è sempre meglio che non fare niente.
Vi prevengo sull’obiezione ormai un tormentone costante che è art 18, per esperienza vissuta l’art 18 è stato applicato pochissime volte perché la maggior parte delle controversie venivano risolte con risarcimento economico, per fatti più gravi Jobs Act fornisce le stesse tutele.

Si vede dai tanti commenti irosi, volgari, calunniosi, che più prende forma l’alleanza CSX e più aumenta la paura dei suoi avversari. Mastella ex ministro di Berlusconi fece l’alleanza con il DS di D’Alema-Bersani-Fassino e con Rifondazione Comunista di Bertinotti e Vendola..Martin Schulz, leader dell’Spd in Germania, ha detto: “Non possiamo comportarci come bambini capricciosi” aprendo nuovamente una ipotesi di grande coalizione con la Merkel. Ecco la differenza con i politici italici. E poi ci chiediamo perché la Germania cresce e noi no??? I politici tedeschi lavorano per la Germania, i politici italiani lavorano per la sopravvivenza dei loro rispettivi schieramenti politici. Tutto qui! e francamente mi pare che anche in italia non manchino e non siano mancate le grandi coalizioni, solo che i tedeschi le chiamano grandi coalizioni e gli italiani inciuci. Inutile dare alla politica meriti e colpe dell’economia.

Fuori dai luoghi comuni non è che la Germania attraversi un buon momento, anzi tutt’altro che però essendo tedeschi possiedono tutt’altra dignità sia politica che come popolazione. I politici nostrani lavorano (quando lavorano ) solo per il loro soprco tornaconto personale, altro che per i partiti, magari!  Invece dobbiamo pure finanziare i partiti dal momento che i lor signori gozzovigliano in famiglia.

La classe politica  rappresenta la società ,purtroppo il cittadino Italiano differisce da quello tedesco in senso dello stato cultura ecc. ecc. In Germania non rivoterebbero un signore che al governo si è fatto scortare  dai carabinieri escort alla propria dimora riprese in tv o fatto prendere per i fondelli dalla Cancelliera e dal presidente Francese in mondovisione o chi si è fatto leggi personali e depenalizzato il falso in bilancio come non rivoterebbero chi in condizione favorevoli ha aumentato debito pubblico e in quattro anni la corruzione è a livello della Bulgaria lavoro nero e evasione fiscale fuori controllo o politici che hanno affermato che con la mafia ci si deve convivere. I politici sono lo specchio della società.

CARO COCOMERO DEL SEMPRE NO SE CE RENZI: Lo sai bene anche Tu: Non è che le dici sbagliate, le hai dette tutte a rovescio, pensa che il PD rottamato in soli 2 anni ha salvato il Paese e la Tua Famiglia, ma non tanto per dire, tragicamente vero. Pensa che gli esperti ti dicono che nel 2015-2016-2017 è stata recuperata più evasione di tutti tutti tutti gli anni precedenti battendo ogni record: 15 miliardi nel 2015-19 miliardi nel 2016 ecc. Il Jobs Act è stata una delle Riforme più preziose da 70 anni: mentre dell’Art.18 ne ha usufruito solo lo 0,00001% dei lavoratori in 50 anni, il J.A. ha dato molte più tutele e risorse a Operai e a chi il lavoro non ce l’ha ed ha costruito 950.000 posti nuovi durante la crisi PIÙ terribile ecc.Be che dire: disoccupazione dal 14% al 11%, PIL dal -1,7% al +1,8% (atteso), pressione fiscale dal 44% al 42,9% (con gli 80 euro al 40%), deficit/pil dal 3% al 1,7%, record recupero fiscale (19 mld)… mi sembra proprio di poter dire che l’Italia è fuori dal tunnel, dentro c’è rimasto solo lei, a quanto ulula…Ma lo sappiamo di chi è il merito: del leader Massimo che ha dimostrato di saper tramare e pontificare alla grande e di operare alla minima! O magari di Di Battista che, appena si è sistemato un po’, a spese degli Italiani, si è chiesto ” cui prodest? ” e si è risposto ” solum et semper mihi” e si è dedicato al suo pargolo ed ai suoi viaggi! E fa benissimo (così fan tutti/e ), però la smetta di essere ipocrita e di pontificare affermando che vuol aiutare gli altri!

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Difficile commentare . Acuto,profondo,brillante . Gli intellettuali di Magna grecia erano dilettanti in paragone .Povera Italia. Con queste teste (perche’ e dubbio se dentro ci sono cervelli)

L’orologio rotto della Leopolda. Viaggio tra i militanti dove la ferita del 4 dicembre brucia ancora. Calcetto, manovre su Consob e Millennials: cronaca di una giornata nella pancia del renzismo. Di Alessandro De Angelis Vicedirettore, L’Huffpost

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Poveraccio.Non sai come figurartela questa Leopolda ve’? Coraggio.
Sei il degno rappresentante di quel 59% che neanche si è accorto di essersi sparato sui cabasisi, in quel 4 dicembre che tanto ti fa godere.Come voterà il popolo del si’ del 4 dicembre?sarebbe interessante saperlo perché loro decideranno l vittoria alle prossime politiche,dando per scontato che il no è diviso in almeno tre o quattro schieramenti.

E ti pareva….Continuano gli articoli delle non-notizie.L’importante è sputtanare, sparlare, inventare. Il partito del tutti-contro-Renzi adesso tira in ballo… l’orologio rotto!
Invece di ragionare sul fatto che la sconfitta al referendum non è stata tanto la sconfitta di Renzi, ma dell’Italia intera, che adesso si ritrova con Senato doppione inutile (e di conseguenza una chiavica di legge elettorale in cui nessuno vince), con le regioni che fanno ognuna quel che gli pare, con le inutilissime provincie ancora in voga per non parlare del Cnel, invece di fare autocritica, cosa ci rivelano? Che i renziani (udite! udite!) sono ancora dispiaciuti della vittoria del No. Grande scoop, grande giornalismo? No: grande leccaculismo per i prossimi governanti ( e intanto quelli dell’orologio “non rotto”, ossia quelli del partitino bersaniano innalzano il vessillo dei rottami novecenteschi: articolo 18, concertazione sindacale, assistenzialismo statale e tasse alle stelle)

Caro De Angelis,un orologio rotto, l’ora giusta, la prende due volte al giorno.Te non l’azzecchi mai! PERCIÒ ALESSANDRO DE ANGELIS  tu non si rotto sei fermo. Poveraccio come può raccontare e giustificare gli 8.000 OTTOMILA giovani della Leopolda ? Il loro entusiasmo , l’ impegno, le decine di tavoli di discussione ? Allora questo “giornalista” allievo e galoppino del Falso Quotidiano di Travaglio , come molte volte fa, inventa le cose, costruisce notizie false, non potendo comprendere ed informare su un evento così grande ed impegnativo ed importante che solo un partito come il PD è in grado di realizzare. Meno male che era tutto previsto ed uno dei primi tavoli di dibattito alla Leopolda è stato proprio sulle “Fake news” Da questo essere (De Angelis), non è dato di capire come riesca a scrivere articoli assolutamente privi di contenuto, che nulla hanno a che fare con l’informazione e con la cronaca. Nello stesso tempo, non è dato di capire perché articoli che recherebbero danno alla credibilità di qualsiasi testata vengano regolarmente pubblicati. Che articolo ridicolo! Si vede lontano un miglio il pregiudizio anti PD. Quando vinceva, tutti a salire sul carro eh! Ora invece si cerca di guardare chi vince per spiccare il salto, ma può darsi che sbagli i suoi calcoli caro giornalaio.

D’Alema è diventato l’immagine del rancore senile, della dialettica tossica, ma De Angelis, il suo sicario e taglia gole, raggiunge vette incomparabili di abiezione. Ma quando rovista negli anfratti più oscuri, alla ricerca di colpe occulte e di preservativi usati, non c’è un serpente a sonagli che lo morde?Ma questo sorcino dalemiano sfigato possibile che non riesca a trovarsi una donna e sfogarsi con lei? Passa giornate riempiendo con vomito e rancore gli spazi altrui, a me il povero sorcino de angelis fa sinceramente molta compassione. Dall’articolo si evince che il povero sorcino deangelis è sottoposto a una frustrazione personale tipica dell’isolato sociale, impotente (forse non solo mentalmente) a interferire nei cambiamenti di un Paese distrutto anche grazie alla collaborazione (deindustrializzazione, inciuci vari e spartizioni appalti pubblici…) del suo padrino politico baffino (con la destra parassitaria, cafona, conservatrice peggiore) e che ora vorrebbe ergersi a ricostruttore della sinistra (quella reazionaria e parassitaria non confondiamoci) dopo avere varie volte distrutto o tentato di distruggere ogni tentativo di trasformare la sinistra ideologica, inconcludente e conservatrice senza idee sul futuro, in un soggetto sociale moderno, dinamico, protagonista (vincendo le elezioni NUMERICAMENTE). attivo nei mutamenti sociali, economici, burocratici, culturali… pena la morte del sistema Italia. Sorcino de angelis solo una povera disperata penna prezzolata…Mi dispiace che il sorcio De Angelis non sta qui (alla LEOPOLDA) Altrimenti sono convinto che una bella scaldatina su una catasta di legna non gliela toglieva nessuno.Che dire di costui? Mi vengono in mente una serie di epiteti ma nessuno in grado di descrivere compiutamente il personaggio. Una vergogna per la professione…. il mio cane se lo incontra sicuro che gli piscia sugli stinchi.

PS: L’articolo del De Angelis, non nel riportare quanto sta accadendo alla Leopolda, ma nel cucirci intorno i propri commenti (ad esempio: “un undici di titolari fedelissime”!?! Forse De Angelis le conosce? Le ha intervistate? Corrispondono tutte alla categoria di “fedelissime”? Lui non lo sa, lo scrive, senza saperlo. Come questo, nel suo articolo si trovano molte altre perle, apprezzamenti “panciosi”, di chi forse si sente autorizzato ad interpretare le cose non per quello che sono, ma per la trasmissione che se ne può ricavare dalla “rete”, dalle nuances percettive). Ho coniato, proprio per lui, questo nuovo aggettivo, dopo il ben più noto, innocente ed accreditato “petaloso”. “Pancioso”: che è lo stile del nuovo giornalismo che non analizza, non interpreta, non costruisce ragionevoli e fondate ipotesi, ma si riduce a riportare chiacchiere da comari pettegole e invidiose, tanto meglio, anzi, se “gelose”. Non glie ne faccio una colpa: nell’era informatica e della comunicazione globalizzata, quando, cioè, sono scomparsi i legami affettivi e collettivi che una volta presiedevano alla trasmissione della conoscenza, bisogna pur trovare qualche sostituto. De Angelis ritiene, senza averne le capacità, di offrirsi per questo ruolo. Quella che si è rotta, per quanto mi riguarda, è proprio la professionalità di chi dovrebbe attenersi ai fatti o esprimere commenti ad essi pertinenti. Quali sono le informazioni riportate nell’articolo del De Angelis? Qual’è il contenuto? Quale contributo se ne può ricavare? Renzi non mi piace, anche se lo seguo?. Lo faccio perché, se davvero voglio conoscere (facendo tutte le tare) quale avvenire potrà mai avere questo Paese (tanto per i programmi politici che dovesse adottare il PD – che non è detto siano da me condivisi – , quanto per conoscere quali forze politiche vi si dovessero opporre e con quali programmi alternativi) devo prestare attenzione a questo leader ,questo e giornalismo (non per portar acqua a “baffino” o ai più giovani Fassina, o Fratoianni), lo lo faccio perché quando mai dovessi considerare se rimanere in Italia o abbandonare tutto e definitivamente trasferirmi all’estero, fosse pure in povertà, di sicuro non sarà per l’apporto professionale o per i commenti “panciosi” del De Angelis. Gramsci aveva ben considerato, nella sua isolata fatica, il senso ed il valore popolare del romanzo di appendice. Quella attuale sembra una fase storica abbastanza simile a quella della quale il recluso ha scritto. Non ci sono i Balzac, gli Hugò, i Dumas, ma abbiamo pur sempre il topolino De Angelis. Per questa ragione l’espatrio sembra rappresentare alternativa da considerare con molta attenzione.

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A Prodi e basta, sei storia goditi la pensione tu che ce l’hai. Ma dopo che hai perso e riperso quando arriva secondo è il momento di smetterla?

Romano Prodi: “Io alla Leopolda? Non sapevo nemmeno che ci fosse” Il professore sulla kermesse renziana: “Non vedo perché mi dovessero invitare: è una roba da giovani, m’han detto…”

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Dopo questa notizia così importante, andiamo tutti a nanna più soddisfatti.

Ma i politici, in Italia, potranno mai andare ai giardinetti oppure devono essere sempre tirati fuori a sentenziare all’infinito? Tutti statisti indispensabili, poi si vede come rincitrulliscono esempio Il PRODI IL D’ALEMA IL BERSANI & C.Cosa ha fatto di cosi eclatante sempre..se non sistemare la sua cricca mediando, mediando, mediando…mettendo tutti gli ultimi nei guai..

Egregio professore lei ha ben sistemato la sua progenie,naturalmente tutta superdotata di grosse capacità intellettive, ed allora ,per favore,si tolga di mezzo,ripieghi la sua tenda ,e….lasci in pace gli italiani….quelli che non hanno nessun appoggio ,quelli che ,necessariamente ,debbono fidarsi solo sulla loro capacità senza agganci e favoritismi che tengano . Il guaio di questi articoli è che sono frutto di gente che non vuole usare il cervello per ragionare e spargono parole prive di senso o addirittura falsità nei confronti di chiunque venga considerato oppositore. Prima o poi la verità emergerà e la vostra tracotanza si scioglierà come neve al sole. Speriamo solo che non sia troppo tardi per tutti noi.

Buon Lavoro ai giovani della Leopolda.

E’ indubbio che durante i 4 anni di governo del Nuovo PD siano state approvate riforme importanti che hanno permesso di avviare un percorso di risanamento del paese. Siamo però solo agli inizi, perché 20 anni di stagnazione e declino non solo a livello economico, ma anche sociale e di sentimenti profondi della popolazione, hanno introdotto in Italia una visione pessimista sul futuro che deve essere contrastata e superata per ridare slancio alla crescita e poter mobilitare tutte le risorse e competenze disponibili su questo obiettivo .

Le molte riforme che rimangono da fare sarebbero state facilitate dall’approvazione di una nuova costituzione, ma lo stato attuale di arretratezza del paese in tutti i settori e il suo posizionamento agli ultimi posti in tutte le classifiche europee e mondiali che stimano l’efficienza dei vari settori ed il livello di benessere dei cittadini, ci dice che ci sono cose che vanno comunque fatte e sostenute da chiunque non voglia rassegnarsi al declino.

Si tratta dunque di ripartire da un bilancio positivo, solido e condiviso, perché sostenuto da dati oggettivi e verificabili da tutti, di quanto è avvenuto nel passato e di quanto sia stato fatto durante i 4 anni di governi del Nuovo PD. Siamo tornati a crescere e ad aumentare i redditi medi dopo anni e anni.
C’è poco da discutere se si guardano i dati. 

Ma esser contenti di quanto fatto non basta

La Leopolda deve identificare un nuovo insieme di obiettivi all’interno di una visione unitaria che consenta al paese di consolidare la crescita e ridiventare capace di garantire un aumento costante del benessere ai propri cittadini in modo sostenibile, non continuando ad elargire nuovo debito alle proprie corporazioni elettorali senza fare investimenti . 

Il mondo di riferimento per la Sinistra e Destra otticentesche interpretate da una parte da D’Alema, Bersani ed eredi di Bertinotti e dall’altra da Berlusconi, dopo Keynes non esiste più, come dimostra il fatto che tutti i paesi avanzati hanno saputo garantire dal 95 al 2014 ai propri cittadini una crescita del 30% del reddito medio, produttività e PIL e il mantenimento dei livelli occupazionali , mentre l’Italia di Berlusconi e D’Alema quella dell’anti comunismo e anti Berlusconismo è rimasta completamente ferma e oggi i redditi medi degli italiani sono ancora quelli del 95 con in più milioni di famiglie sotto la soglia di povertà e i giovani disoccupati al 34%

Il Nuovo PD deve proporre con forza al paese una visione generale concreta per la costruzione di una Nuova Italia, all’interno di una Nuova Europa più equa e giusta, capace d’innovare, crescere e garantire un costante aumento sostenibile del benessere a tutti i propri cittadini, all’interno di un quadro ridistributivo, di giustizia sociale ed inclusione che permette di vivere in armonia perchè usa i surplus per prendersi completamente cura delle fasce più deboli, di quelli che perdono il lavoro e di quelli che non arrivano più per età o malattie ad avere i mezzi per vivere e perchè garantisce allo stesso tempo sicurezza nei territori ed integrazione, entro limiti programmati e sostenibili, perchè senza questo la vita diventa un incubo per molti. 

Una Nuova Italia e una Nuova Europa digitali, e-Italy ed e-Europe, capaci d’innovare, garantire nuovo sviluppo creare nuovi posti di lavoro, una Nuova Italia capace di competere nel mondo e di utilizzare i progressi tecnologici per far vivere meglio i propri cittadini in un’economia circolare di rispetto per l’ambiente e d’inclusione per i più deboli, una Nuova Italia che rende i cittadini più partecipi delle scelte politiche e capaci di sfruttare al meglio per la propria crescita personale i nuovi mezzi che il progresso economico rende costantemente disponibili

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VA BEE. Confondere ‘PROCESSO’ con ‘INCHIESTA’, la dice lunga sul gradiente di affidabilità di certi articolisti.

La Leopolda processa le banche (anche la Bce): “Istituti amministrati da criminali, riformare la vigilanza” I parlamentari Pd Mirabelli e Vazio, componenti della commissione d’inchiesta, coordinano uno dei più ‘caldi’ tavoli tematici.

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Il processo alle banche si sposta alla Leopolda 2017: dalla commissione parlamentare di inchiesta al tavolo di discussione con risparmiatori truffati e i loro legali. Il senatore Franco Mirabelli e il deputato Antonio Vazio, entrambi componenti della commissione presieduta da Pier Ferdinando Casini, coordinano la discussione forse più spinosa tra i 90 forum tematici della kermesse renziana a Firenze. Piazzato in fondo alla sala della vecchia stazione, un po’ nascosto dietro al piccolo palco per le tv, il tavolo sulle banche è comunque tra i più gettonati di questa edizione della Leopolda. Tema caldissimo, dopo la campagna lanciata da Matteo Renzi contro Bankitalia e sulle responsabilità dei crack bancari degli ultimi anni. Alla Leopolda 2017 va in scena un po’ la ‘vendetta’ renziana a due anni esatti dal caso Banca Etruria, scoppiato in piena Leopolda 2015 con tutte le polemiche su Maria Elena Boschi per gli incarichi del padre nell’istituto di credito toscano. Ecco, quest’anno, in piena campagna elettorale per le politiche di primavera, c’è il contrattacco.

VA BEE.Confondere ‘PROCESSO’ con ‘INCHIESTA’, la dice lunga sul gradiente di affidabilità di certi articolisti.

Tutti a dire “e tu dov’eri quando le banche combinavano i disastri?”. Beh, datte mandato ai vostri idoli stellati o forzisti di chiedere lumi a riguardo proprio a Renzi durante un confronto pubblico in TV. Fino ad ora sia Berlusconi che Di Maio sono stati invitati in più occassioni ma si sono sempre tirati indietro perchè evidentemente sono ben consci che Renzi non c’entra una fava ,e che argomentando con i fatti sminuirebbe tutte le accuse a lui rivolte.

COMUNQUE OCCHIO RENZI !!! Da quando hai voluto la Commissione d’inchiesta sulle banche, tutto il vecchio sistema di potere ti sta facendo la guerra, perfino arrivando a costruire prove false per farti fuori !!!
Gruppi editoriali: Espresso-Repubblica-HP che sponsorizza D’Alema e Bersani,
Intesa Sanpaolo-RCS-Corriere-La7 che sponsorizza il M5S,
Medasiet-Il Giornale che sponsorizza la destra.
Caste: vecchia politica, dirigenti sindacali politicizzati, alta burocrazia, pezzi di magistratura. La grande alleanza delle caste che vogliono preservare la PALUDE e mantenere privilegi e potere di veto per bloccare le riforme.

Renzi non mollare.Mica possiamo far governare M5S: sarebbe come cadere dalla padella alla brace.Avete presente cosa M5S ha combinato a Torino, Roma e Livorno: tutti i sidaci indagati, e pure per cose gravi.E con loro si che i nostri risparmi sarebbero i serio pericolo: con la loro contrarietà all’Euro che, ci farebbero uscire dall’euro. E veramente, saremmo cog|ionati. Già. Votate M5S, che le banche le farebbe fallire mettendo in ginocchio le migliaia di imprese che hanno avuto prestiti per investimenti (che dovrebbero immediatamente restituire e probabilmente fallire), investimenti in azioni a zero lire, e per finire svuoterebbe i conti correnti di tutti. Poi lo Stato dovrebbe pure restituire tutti i depositi fino a 100.000. Un disastro planetario. Voi e i vostri sodali di banche ne capite quanto mia nonna di quark.

Forse dico delle cose che i frequentatori di SACRO BLOG non capiscono. Hanno menti semplici che elaborano al massimo fino al mattino dopo (di grazia se si ricordano dove hanno parcheggiato l’auto la sera prima). I grandi orizzonti? Li vedono come buchi neri. Dopo la disgregazione delle vecchie certezze i loro animi si sono spersi nell’interspazio, alla ricerca di un qualche pianeta su cui posarsi.
Che il loro stato d’animo influenzi parecchio il risultato del PIL è un fatto che non li sfiora nemmeno. Si e no che sappiano cos’è il PIL.

Buon Lavoro ai giovani della Leopolda che hanno menti sveglie veloci e prospettate verso il futuro,il loro futuro..

Il sistema degli “amici” va superato, è un altro fallimento del ventennio ottocentesco inconcludente, fatto solo di anti-comunismo e anti-Berlusconismo e niente di concreto per i cittadini. Bisogna voltare pagina.
E’ indubbio che durante i 4 anni di governo del Nuovo PD siano state approvate riforme importanti che hanno permesso di avviare un percorso di risanamento del paese. Siamo però solo agli inizi, perché 20 anni di stagnazione e declino non solo a livello economico, ma anche sociale e di sentimenti profondi della popolazione, hanno introdotto in Italia una visione pessimista sul futuro che deve essere contrastata e superata per ridare slancio alla crescita e poter mobilitare tutte le risorse e competenze disponibili su questo obiettivo .

Le molte riforme che rimangono da fare sarebbero state facilitate dall’approvazione di una nuova costituzione, ma lo stato attuale di arretratezza del paese in tutti i settori e il suo posizionamento agli ultimi posti in tutte le classifiche europee e mondiali che stimano l’efficienza dei vari settori ed il livello di benessere dei cittadini, ci dice che ci sono cose che vanno comunque fatte e sostenute da chiunque non voglia rassegnarsi al declino.

Si tratta dunque di ripartire da un bilancio positivo, solido e condiviso, perché sostenuto da dati oggettivi e verificabili da tutti, di quanto è avvenuto nel passato e di quanto sia stato fatto durante i 4 anni di governi del Nuovo PD. Siamo tornati a crescere e ad aumentare i redditi medi dopo anni e anni.
C’è poco da discutere se si guardano i dati.

Ma esser contenti di quanto fatto non basta

La Leopolda deve identificare un nuovo insieme di obiettivi all’interno di una visione unitaria che consenta al paese di consolidare la crescita e ridiventare capace di garantire un aumento costante del benessere ai propri cittadini in modo sostenibile, non continuando ad elargire nuovo debito alle proprie corporazioni elettorali senza fare investimenti .

Il mondo di riferimento per la Sinistra e Destra ottocentesche interpretate da una parte da D’Alema, Bersani ed eredi di Bertinotti e dall’altra da Berlusconi, dopo Keynes non esiste più, come dimostra il fatto che tutti i paesi avanzati hanno saputo garantire dal 95 al 2014 ai propri cittadini una crescita del 30% del reddito medio, produttività e PIL e il mantenimento dei livelli occupazionali , mentre l’Italia di Berlusconi e D’Alema quella dell’anti comunismo e anti Berlusconismo è rimasta completamente ferma e oggi i redditi medi degli italiani sono ancora quelli del 95 con in più milioni di famiglie sotto la soglia di povertà e i giovani disoccupati al 34%

Il Nuovo PD deve proporre con forza al paese una visione generale concreta per la costruzione di una Nuova Italia, all’interno di una Nuova Europa più equa e giusta, capace d’innovare, crescere e garantire un costante aumento sostenibile del benessere a tutti i propri cittadini, all’interno di un quadro ridistributivo, di giustizia sociale ed inclusione che permette di vivere in armonia perchè usa i surplus per prendersi completamente cura delle fasce più deboli, di quelli che perdono il lavoro e di quelli che non arrivano più per età o malattie ad avere i mezzi per vivere e perchè garantisce allo stesso tempo sicurezza nei territori ed integrazione, entro limiti programmati e sostenibili, perchè senza questo la vita diventa un incubo per molti.

Una Nuova Italia e una Nuova Europa digitali, e-Italy ed e-Europe, capaci d’innovare, garantire nuovo sviluppo e creare nuovi posti di lavoro non solo per i giovani con competenze più elevate che devono trovar il loro posto nella Nuova Italia, ma anche, sfruttando i surplus, in settori tradizionali per migliorare/completare le infrastrutture pubbliche e private ferme da 20 anni, una Nuova Italia capace di competere nel mondo e di utilizzare i progressi tecnologici per far vivere meglio i propri cittadini in un’economia circolare di rispetto per l’ambiente e d’inclusione per i più deboli, una Nuova Italia che rende i cittadini più partecipi delle scelte politiche e capaci di sfruttare al meglio per la propria crescita personale i nuovi mezzi che il progresso economico rende costantemente disponibili

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Che vuole fare? Far chiudere il Blog di Beppe Grillo?Una macchina di fango che ricerca la verginità. Troppe scie chimiche.

Luigi Di Maio si appella all’Osce per arginare il fenomeno delle fake news.Dopo l’inchiesta del Nyt, il leader pentastellato invoca l’intervento degli osservatori europei alle prossime elezioni.

Risultati immagini per fake news e Di Maio

“Se c’è il pericolo che questa campagna possa essere inquinata dalle fake news, anche se mi preoccupa di più il voto di scambio, allora rilancio e dico: invochiamo il controllo dell’Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) per le elezioni politiche, come avevo chiesto per la Sicilia”. Lo ha detto il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, a margine di un incontro a Milano. “Chiediamo all’Osce – ha precisato Di Maio – di monitorare non solo le operazioni elettorali ma anche la libertà di stampa e le modalità di informazione”.

Di Maio il colpevole, assieme a chi controlla il suo partito, che cerca di fingersi innocente, sperando che nessuno legga l’articolo del NYT.

“The Five Star Movement has hosted on its associated websites” (DI PROPRIETA’ DELLA CASALEGGIO) “anti-Renzi propaganda originating on Russian outlets such as Sputnik or RT.”

“This week, government officials publicly denounced pictures on websites SUPPORTIVE of the FIVE STAR MOVEMENT, a web-savvy anti-establishment party, that FALSELY captioned a government minister’s appearance at a funeral to make it seem as though she were mourning Salvatore Riina, the murderous Mafia boss.”

“he official web page of a movement promoting Matteo SALVINI, leader of the far-right League party, shares UNIQUE Google codes with a fan and propaganda page supportive of the FIVE STAR MOVEMENT.
The codes, used to track advertising and web traffic, are also shared by an array of other sites, some of which spread wild conspiracy theories, attack Mr. Renzi or deliver explicitly pro-Russian spin.”

Forse bisognerebbe mandare l’OCSE direttamente alla Casaleggio. O basterebbe vedere da dove arrivano i soldi alla Casaleggio per capire.Quante risate ci potremmo fare! Ognuno di noi ha un limite oltre il quale non regge più le falsità che dice. Ed infatti, la stragrande maggioranza di noi, grazie a questi limiti fisiologici, siamo ritenuti persone mediamente affidabili. Ma questo limite per i grillini è così alto che tutte le altre persone normali, incapaci addirittura di pensare che si possa giungere a tanta spudorata falsità, scambiano le enormi bufale messe in rete dai pentastellati come verità. E’ la tecnica di tutti gli imbroglioni seriali; è la tecnica dei grillini che nell’imbroglio seriale sono maestri.

I testimoni di “Genova” MDP ci hanno spiegato in tutte le salse che le preferenze sono il sale della democrazia, dopo quello che è successo in Sicilia i Pentastellati ci hanno spiegato che perso a causa delle preferenze date sugli impresentabili, qualche in presentabile c’era anche nel m5S, si mettessero d’accordo con se stessi.Ah ah ah ah ah occhio Giggino che se arrivano i controlli i primi fregati siete voi pentadements. Sta già testando le scuse da usare in primavera dopo la badilata stile Sicilia che prenderanno

 

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