Bravo Matteo, i dati oggettivi mostrano che il PD è l’unico riferimento per chi non si rassegni al declino

Renzi chiude non rinnegando nulla dei mille giorni, anzi rilancia ancora sugli 80 euro. Lancia la campagna elettorale e cerca di farsi largo tra Berlusconi e Di Maio

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Alla Leopolda Renzi fa Renzi. La coalizione? “Chi ci sta è benvenuto ma alle nostre condizioni” Biotestamento sì, no ius soli.

Bravo Matteo, i dati oggettivi mostrano che il PD è l’unico riferimento per chi non si rassegni al declino e per i giovani che non chiedono il reddito di cittadinanza, ma un’opportunità di lavoro per realizzare se stessi, com’era prima del 95, quando l’Italia cresceva più degli altri, compresi i redditi medi e non erano ancora arrivati Berlusconi e D’Alema a portarla in rovina per 20 lunghi anni. Per anni, siamo cresciuti più della Germania, non dobbiamo rassegnarci.
E’ indubbio che durante i 4 anni di governo del Nuovo PD siano state approvate riforme importanti che hanno permesso di avviare un percorso di risanamento del paese. Siamo però solo agli inizi, perché 20 anni di stagnazione e declino non solo a livello economico, ma anche sociale e di sentimenti profondi della popolazione, hanno introdotto in Italia una visione pessimista sul futuro che deve essere contrastata e superata per ridare slancio alla crescita e poter mobilitare tutte le risorse e competenze disponibili su questo obiettivo .
Le molte riforme che rimangono da fare sarebbero state facilitate dal’approvazione di una nuova costituzione, ma lo stato attuale di arretratezza del paese in tutti i settori e il suo posizionamento agli ultimi posti in tutte le classifiche europee e mondiali che stimano l’efficienza dei vari settori ed il livello di benessere dei cittadini, ci dice che ci sono cose che vanno comunque fatte e sostenute da chiunque non voglia rassegnarsi al declino.Si tratta dunque di ripartire da un bilancio positivo, solido e condiviso, perché sostenuto da dati oggettivi e verificabili da tutti, di quanto è avvenuto nel passato e di quanto sia stato fatto durante i 4 anni di governi del Nuovo PD. 
C’è poco da discutere se si guardano i dati. 
Abbiamo ricominciato a investire, a uscire dalla recessione in cui aveva cacciato il paese Monti e a crescere dal -2,0% del 2014 a più del 1.5% forse 1,8% di crescita del PIL nel 2017 , riducendo finalmente lo spread di crescita con gli altri paesi da -2.0% al -0.6% e forse anche meno e il deficit annuo dal -3.0% del 2014 al -2.0% del 2017, aumentando dopo anni i redditi medi del 2,5% nell’ultimo anno e creando 1.000.000 di nuovi posti di lavoro di cui circa metà permanenti. Fanno pena le critiche di quelli che negli anni precedenti ne hanno persi milioni con il 25% di produzione industriale perché non sono tutti permanenti
Ma questo non basta
Bisogna identificare un nuovo insieme di obiettivi al’interno di una visione unitaria che consenta al paese di consolidare la crescita e ridiventare capace di garantire un aumento costante del benessere ai propri cittadini in modo sostenibile, non continuando ad elargire nuovo debito alle proprie corporazioni elettorali senza fare investimenti . 
Il mondo di riferimento per la Sinistra e Destra otto-novecentesche interpretate da una parte da D’Alema, Bersani ed eredi di Bertinotti e dal’altra da Berlusconi, dopo Keynes non esiste più, come dimostra il fatto che tutti i paesi avanzati hanno saputo garantire dal 95 al 2014 ai propri cittadini una crescita del 30% del reddito medio, produttività e PIL e il mantenimento dei livelli occupazionali , mentre l’Italia di Berlusconi e D’Alema quella dell’anti comunismo e anti Berlusconismo è rimasta completamente ferma e oggi i redditi medi degli italiani sono ancora quelli del 95 con in più milioni di famiglie sotto la soglia di povertà e i giovani disoccupati al 34%
Il Nuovo PD deve proporre con forza al paese una visione generale concreta per la costruzione di una Nuova Italia, al’interno di una Nuova Europa più equa e giusta, capace d’innovare, crescere e garantire un costante aumento sostenibile del benessere a tutti i propri cittadini, all’interno di un quadro redistributivo, di giustizia sociale ed inclusione che permette di vivere in armonia perché usa i surplus per prendersi completamente cura delle fasce più deboli, di quelli che perdono il lavoro e di quelli che non arrivano più per età o malattie ad avere i mezzi per vivere e perché garantisce allo stesso tempo sicurezza nei territori ed integrazione, entro limiti programmati e sostenibili, perché senza questo la vita diventa un incubo per molti. 
Una Nuova Italia e una Nuova Europa digitali, capaci d’innovare, garantire nuovo sviluppo e creare nuovi posti di lavoro non solo per i giovani con competenze più elevate che devono trovar il loro posto nella Nuova Italia, ma anche, sfruttando i surplus, in settori tradizionali per migliorare/completare le infrastrutture pubbliche e private ferme da 20 anni, una Nuova Italia capace di competere nel mondo e di utilizzare i progressi tecnologici per far vivere meglio i propri cittadini in un’economia circolare di rispetto per l’ambiente e d’inclusione per i più deboli, una Nuova Italia che rende i cittadini più partecipi delle scelte politiche e capaci di sfruttare al meglio per la propria crescita personale i nuovi mezzi che il progresso economico rende costantemente disponibili

Bravo Matteo, i dati oggettivi mostrano che il PD è l’unico riferimento per chi non si rassegni al declinoultima modifica: 2017-11-26T17:07:20+01:00da bezzifer
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