Primo Voto: l’Italia che il 4 marzo vota per la prima volta

Un mia opinione  che parte dai giovani e dal linguaggio a cui sono più abituati, quello dei social, ma si apre a tutta la società. Un dialogo tra elettori che include anche i neo-italiani e chi non vota da tanto tempo. E in fondo anche chi va sempre alle urne: perché votare è sempre come la prima volta. A poco meno di un mese dalla data delle elezioni politiche arrivano gli ultimi sondaggi, il clima si fa più acceso e crescono le polemiche. Con questo scenario come ci può formare un’opinione che porterà alla scelta nella cabina elettorale?

Ho letto che questi giovanissimi passano tanto del loro tempo sui social: credo di conseguenza, che si formino le loro idee politiche (e non solo) su quello che questi nuovi mezzi di “partecipazione sociale” (sic), offrono. Vorrei consigliare non solo di votare ma di leggere (non sui social) un bellissimo libro illuminante di Alessandro Dal Lago: Populismo Digitale, la crisi, la rete e la nuova destra. Sicuramente avrebbero molti più elementi per osservare e valutare il tempo che stiamo vivendo. Auguri.E andate tutti a votare! Però prima di farlo, consiglio di leggere con attenzione i programmi politici dei vari partiti. I programmi vanno confrontati e studiati con metodo scientifico. Quelli che ci sembrano più realisti e concreti vanno presi in considerazione. Esercitiamo al massimo la ragione e meno la simpatia o il rancore. Affidiamo l’Italia nelle mani di governanti sapienti e con grande capacità di giudicare con equilibrio e ragionevolezza. Il prossimo governo segnerà  il destino dell’Italia se esso porterà felicità o infelicità per i nostri figli! E quando andate a votare rivolgete un pensiero a chi ha sacrificato la propria vita per consentirvi di votare e di vivere in un continente in ragionevole livello di pace come mai lo era stato nel passato