IL GOVERNO BANDA BASSOTTI Vietato dissentire, sembra Chicago anni Trenta.

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Persino in politica dovrebbero esistere dei limiti, ma abbiamo scoperto che non è così. Dall’opposizione facevano cagnara ogni giorno. Dal governo, dopo 40 giorni non esiste ancora il famoso decreto Genova (che secondo Toninelli già da venerdì era sulla scrivania di Mattarella…).

 

1- Si è scoperto che il decreto, alla fine, sarebbe stato redatto e spedito alla ragioneria: però non c’erano cifre e nessuna copertura. Le sta ancora cercando la ragioneria, quegli stessi tecnici che Di Maio vuole cacciare a pedate.

Non è chiaro se sia già stato individuato il commissario straordinario. Forse sì, forse no. Si sa solo che per lui hanno stanziato 200 mila euro l’anno di compenso. Il sindaco di Genova si è offerto di farlo gratis, ma non gli hanno nemmeno risposto. Motivo: i 5 stelle vogliono un uomo di fiducia, che come prima cosa bocci il bellissimo ponte disegnato da Renzo Piano (è un’archistar mondiale, quindi una merda…). E magari approvi quell’orrore disegnato da un architetto di cimiteri, ma che piace tanto a Grillo. Toninelli insiste per avere un ponte sul quale si possa passeggiare e giocare: con vista sul gasometro.

2- L’ordine dei giornalisti della Lombardia ha deciso di esaminare la posizione di Rocco Casalino (quello che minacciato coltellate ai tecnici della ragioneria…). Risposta: il decreto per abolire l’ordine dei giornalisti è già sul tavolo del governo.

3- Di Maio, altro campione, quello che controlla personalmente i conti della ragioneria (e che in due giorni aveva letto il contratto Ilva, 23 mila pagine…), vuole fare come Macron. Non ha ancora capito che il nostro rating è sei scalini più in basso e a appena due dalla dichiarazione di junk, spazzatura: dopo di che nessuna istituzione finanziaria potrà comprare i nostri Bot. Se Tria insiste con lo stare bassi con le spese non è mica perché è un sadico. Semplicemente legge i giornali e li capisce, cosa che Di Maio non fa.

4- Intanto, il presidente Mattarella sta passando al microscopio il decreto Salvini su immigrazione e sicurezza, sul quale gravano pesanti sospetti di incostituzionalità.

Oggi si vive così, nell’Italia 2018 del cambiamento.

IL GOVERNO BANDA BASSOTTI Vietato dissentire, sembra Chicago anni Trenta.ultima modifica: 2018-09-26T10:07:53+02:00da bezzifer
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