E’ solo una riunione di amici del Pd e di Renzi che discutono. Non è una buona cosa? dicono dal accozzaglia gilalloverde &c

LA LEOPOLDA, LA FASTIDIOSA.

Ma a chi dà fastidio la Leopolda?

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Quali suscettibilità irrita nel disordinato panorama della politica italiana?
Cosa muove nei precari equilibri dell’area del centrosinistra?
Come si incasella infine nelle liturgie classiche del mondo dei partiti?
Sono domande che sorgono spontanee vivendone l’esperienza in diretta e giudicando nel contempo i resoconti e i retroscena riportati dalla maggior parte dei media.
Qualcosa non quadra.
Qualche migliaio di persone si riunisce liberamente (da nove anni, mica da ieri), senza bandiere di partito, anche se la vicinanza al PD è ovvia, ma non vuole entrare nelle polemiche di corto respiro sugli equilibri di potere, ascolta parlare per tre giorni persone famose (e non spocchiose) ma anche perfetti sconosciuti, giovani (tanti: strano, vero?) e meno giovani, che vanno lì a portare null’altro che le loro esperienze nei campi più svariati, dall’amministrazione pubblica al volontariato, dalla scuola alla ricerca, dalle professioni alla semplice cittadinanza.
Qualche migliaio di persone accomunate dalla passione per la politica, un campione molto particolare di società, dove certamente si trova anche l’opportunismo, figuriamoci se non c’è, ma dove la stragrande maggioranza ascolta, parla, applaude, talvolta si commuove perfino.
A chi dà fastidio tutto questo?
Ci si chiede come possa non essere solo becera propaganda o campagna elettorale per un candidato a qualcosa, qualsiasi cosa, soprattutto adesso che l’animatore, ovvero Matteo Renzi, pare essere fuori dal campo dei contendenti.
Non può essere possibile.
E allora, cosa c’è sotto? Cosa c’è di non detto, di sottinteso, quale secondo fine, quale losco retroscena?
C’è qualcuno sano di mente che può tormentarsi con queste domande epocali?
E se invece non ci fosse null’altro che l’amore per la politica, quella roba che dovrebbe occuparsi della cosa pubblica, del benessere comune, della convivenza pacifica e ordinata?
Certamente improbabile, pressoché impossibile, in un tempo in cui tutto è corrotto e corruttibile, tutto sa di lobby, di marcio, di establishment, di élite, di poteri forti, …
Non può essere che qualche migliaio di persone vere, con le loro storie, le loro passioni, i loro problemi, le loro paure, si possano ritrovare per dirsi che qualcosa si può ancora fare, che si può sperare in un futuro migliore, in un progresso sano ed equo, in un riformismo mite ma efficace. Non può essere.

Cosa volete che vi dica? A me non importa cosa possano pensare i fini e penetranti retroscenisti dei media. Davvero non mi importa.
Mi importa invece che le persone là, dentro la vecchia stazione, quelle con cui ho parlato, con cui ho diviso tavoli e commenti, code al buffet e batture di spirito, si sentano in sintonia tra di loro e si propongano di non mollare al cinismo, allo scetticismo, alla disperazione.
Basta quello: è più che sufficiente per andare avanti e fottersene allegramente dei più raffinati retroscena.

QUESTA E LA LEOPOLDA QUESTA E LA POLITICA CHE VOGLIAMO QUESTA E L’ITALIA CHE VOGLIANO E L’AVREMO.CIAO ROSICONI.

E’ solo una riunione di amici del Pd e di Renzi che discutono. Non è una buona cosa? dicono dal accozzaglia gilalloverde &cultima modifica: 2018-10-21T17:48:00+02:00da bezzifer
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