Mancano soldi per tutto. Ma i 5 stelle e la Lega si ostinano a non voler capire. Rischio recessione sempre più vicino.

ITALIANI VOLETE L’ESPLOSIONE GIALLOVERDE NO! OK ANDIAMO VERSO IL FALLIMENTO ITALIA MA RICORDATEVI CHE L’AVETE VOLUTO VOI.

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Sta esplodendo un po’ tutto. Il governo è impegnato a scrivere la risposta ai rilievi della Commissione di Bruxelles. Servirà tutto il giorno, dicono. I due vice sostengono che l’Italia non arretrerà nemmeno di un millimetro. Altre fonti sostengono che verrebbero abbassate le previsioni di crescita: quelle vecchie sono francamente ridicole. Ma il punto non è questo: si sa che i due vice vogliono mostrarsi duri perché pensano che questo giovi alle loro fortune elettorali. Poi si vedrà.

1- Intanto, però, cominciano a esplodere le contraddizioni. La manifestazione di Torino non era prevista e imbarazza i 5 stelle, abituati a dominare la piazza, non a esserne dominati. Per di più da sette sconosciute signore. Nemmeno casalinghe disperate, ma professioniste affermate. Inoltre, non si può trascurare l’Elevato che irride alle disgrazie del bellunese. Insinuando che il crollo di migliaia di alberi sia solo una farsa.

2- Il procedere a testa bassa sul reddito di cittadinanza (ormai una sorta di elemosina) e pensioni di cittadinanza sta creando grandissimo imbarazzo alla Lega: infatti, come era prevedibile, l’intera operazione si sta rivelando un grandioso trasferimento di risorse da Nord a Sud, e questo proprio mentre i 5 stelle osteggiano le cose che al Nord interessano: la Tav, il lavoro, la ripresa. Giova, a questo proposito ricordare che dei 2300 miliardi di debito complessivo dell’Italia, almeno mille sono soldi già andati al Sud, in cambio di quasi niente: manca tutto, solo assistenza.

3- Ma non basta. I 5 stelle proseguono nel loro folle disegno di abolizione della prescrizione, sempre e comunque, promettendo processi più rapidi, ma non sanno come. In più, adesso vogliono andare avanti sul conflitto di interessi e su una non meglio precisata legge sulla stampa: tutte cose che alla Lega interessano meno di zero.

È probabile che alla fine i due vice riescano a tenere insieme questa compagine sgangherata, ma è altrettanto vero che essa è già morta. Come è vero che tanto il reddito di cittadinanza quanto la quota 100 stanno via via diventando fantasmi, residui di una campagna elettorale fantasiosa.

In questa situazione i consensi, se pur rimangono alti, cominciano a scendere. E il peggio deve ancora venire. Tutti i centri di previsione hanno tagliato le stime di crescita per l’anno prossimo. Ma qualcuno comincia a parlare della seria possibilità di un’Italia che finisce in recessione prima delle elezioni europee, cioè verso aprile. Non si può escludere.

Le manovre economiche per evitare tutto ciò sarebbero semplicissime, ma non verranno mai prese: rientrare nei ranghi e rinunciare formalmente alle sciocchezze dette in campagna elettorale. Ritirare cioè reddito e pensione di cittadinanza, quota 100 e decreto dignità di Di Maio. Tornare, in una parola, al governo Renzi- Gentiloni.

Mancano soldi per tutto. Ma i 5 stelle e la Lega si ostinano a non voler capire. Rischio recessione sempre più vicino.ultima modifica: 2018-11-13T11:22:12+01:00da bezzifer
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