Ecco come il M5S fabbrica fake news.Alla fine tutto torna? Certo no. La trama di questa storia sarà probabilmente ancora più intricata di così, Rocco Casalino più inaffidabile. Una cosa però sia utile d’insegnamento. Prima di cliccare o condividere (come nel caso della smentita fake su Casalino) una qualunque notizia su un qualunque sito fate un giro per capire chi c’è dietro, dentro e davanti. Si sa mai.

Ecco come il M5S fabbrica fake news. La smentita alle esternazioni di Casalino diffusa da un sito satellite della Casaleggio & Associati.

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C’è voluto tutto il giorno ieri per mettere fine allo squallido affaire, che ho raccontato qui, e che ha visto protagonista Rocco Casalino, portavoce di Palazzo Chigi. Le frasi irritanti sugli anziani e sui bambini down erano vere. Un po’ datate, ma autentiche, come dimostra il video ripreso quel giorno ad un corso per giornalisti da ufficio stampa e non una recita, come si è affrettato a sostenere il Movimento.

Il primo sito ad alzare un muro è stato Silenzi e Falsità, informazione apparentemente innocua e indipendente. E dichiaratamente grillina. Il sito è diretto da Marcello Dettori, 30 anni, ragazzotto molto rampante, già collaboratore della Casaleggio & Associati.

L’editore del giornale online è Moving Fast Media, che nella pagina di presentazione scrive: “Informare i cittadini è la nostra missione: denunciamo i Silenzi e le Falsità dei mainstream media. Il nostro team è operativo 7 giorni su 7 per produrre notizie di qualità che forniscano al lettore una visione a 360 gradi su ciò che accade nel mondo. Leggiamo i giornali, guardiamo i talk show e seguiamo gli sviluppi della politica per essere al corrente dei fatti importanti che non vengono messi in evidenza. Condividiamo con voi il nostro punto di vista sugli eventi internazionali, con la massima onestà intellettuale”.

Risaliamo la china, per capire bene dove si posiziona Silenzi e Falsità, tanto ambizioso quanto inattendibile. L’editore è Moving Fast Media, sede a Sestu, vicino a Cagliari. Il fratello di Marcello Dettori si chiama Pietro, 32 anni, per lungo tempo anche lui collaboratore di Gianroberto Casaleggio e poi di suo figlio Davide. Ora è uno dei quattro soci della piattaforma digitale Rousseau, che gestisce l’intera l attività politica del Movimento.

C’è di più. Come riporta Dagospia Il giovane Dettori, attraverso la sua Moving Fast Media (costituita appena 11 mesi fa), avrebbe ottenuto una consulenza con una società di Lugano che si chiama MediaTi holding, a cui fa capo il più importante gruppo editoriale della Svizzera italiana, proprietario del Corriere del Ticino, un quotidiano, a cui si aggiungono televisione, radio e un sito di news.

L’ad di MediaTiHolding era a quel tempo Marcello Foa, oggi potentissimo presidente Rai. Simpatizzante di Salvini, sovranista dichiarato Foa è stato l’amministratore delegato della Società editrice del Corriere del Ticino, che l’ anno scorso ha assorbito MediaTi holding. Foa ha lavorato anche a Il Giornale della famiglia Berlusconi.

L’estate scorsa L’Espresso ha messo insieme le tessere del puzzle e come ha scritto Il Sole 24 Ore: “Il settimanale ha rivelato che Foa aveva partecipato lo scorso marzo a un pranzo a Lugano tra Salvini e Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump che ha appena annunciato la fondazione di un movimento di destra europeo. In quell’articolo, seguito dalla querela di Foa che lo ritiene inqualificabile e gravemente diffamatorio, il settimanale raccontava anche che la MediaTi holding di Lugano di cui Foa è Ad, proprietaria del Corriere del Ticino, figura tra i clienti della Moving Fast Media, società creata a fine 2017 da cui dipende il sito di informazione Silenzi e Falsità gestito da Marcello Dettori. Fratello di Pietro, ex dipendente della Casaleggio associati oggi tra i quattro soci dell’Associazione Rousseau e tra i collaboratori del vicepremier Luigi Di Maio a Palazzo Chigi”.

Alla fine tutto torna? Certo no. La trama di questa storia sarà probabilmente ancora più intricata di così, Rocco Casalino più inaffidabile. Una cosa però sia utile d’insegnamento. Prima di cliccare  o condividere (come nel caso della smentita fake su Casalino) una qualunque notizia su un qualunque sito fate un giro per capire chi c’è dietro, dentro e davanti. Si sa mai.

Ecco come il M5S fabbrica fake news.Alla fine tutto torna? Certo no. La trama di questa storia sarà probabilmente ancora più intricata di così, Rocco Casalino più inaffidabile. Una cosa però sia utile d’insegnamento. Prima di cliccare o condividere (come nel caso della smentita fake su Casalino) una qualunque notizia su un qualunque sito fate un giro per capire chi c’è dietro, dentro e davanti. Si sa mai.ultima modifica: 2018-11-15T11:31:24+01:00da bezzifer
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